cap. 11 "all i want for christmas is you"

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"i just wanna see my baby standing right outside my door"

"buongiorno bimbo" mi diede un leggero bacio sulle labbra
"mh"
"è natale"
"che ore sono" mugugnai
"le 8:35"
"è presto"
"si ma bisogna aiutare in casa bimbo"
"ok"
"ti aspetto giù, cerca di scendere entro le 9....ti amo" mi scoccò un bacio sulla guancia
"ti amo anch'io"
mi alzai da letto, anche un pò controvoglia.

non stavo bene quella mattina.

"Ale, Alice è in ospedale che deve fare un'operazione d'urgenza.
non preoccuparti se non risponde, sempre se le scrivi.

per natale non chiedo di esserci di persona perchéso che sei da Luna...ma almeno un messaggio per farla stare bene...

ci sentiamo Ale, ogni tanto vieni a farci visita che manchi tanto anche a nonna.
buone feste.
mamma"

misi una felpa e andai sul tetto, presi anche una sigaretta e fumai guardando il sole che piano piano mi scaldava le ossa.

pensavo.

pensavo a quanto egoista io sia nei confronti della mia sorellastra...ok forse no.
mia sorella.
Alice c'era nel suo modo di esserci quando mi tagliavo fino al midollo.
ed io?
io ho cercato di allontanarmi da tutti il più possibile per non farli stare male con la mia malinconia.
non accorgendomi che effettivamente causato dolore anche non volendo.

sono un mostro.

devi punirti Alessandro.

il palazzo è alto, mi farei del male sicuro.

"Ale t'apposto?" sobbalzai vedendo Den uscire dal terrazzo sottostante
"si" dissi scrollando i pensieri "stavo solo pensando"
"da quanto fumi?" domandò notando la sigaretta tra le dita
"non dirlo a Luna" lo ammonii "non adesso che abbiamo trovato il nostro equilibrio"
"eravate in un periodo disordinato?"

troverò, troverai l'equilibrio nel disordine

"si ma tutto apposto...poi le dirò che ogni tanto fumo" dissi facendo un tiro
"solo quando sei in pensiero" si appoggiò alla ringhiera rivolgendomi lo sguardo dal basso
"mh" tirai su col naso "esatto"
"preoccupato per essere soprassato dai nostri cugini?" rise
"anche" spensi la sigaretta sul mattone del pavimento/tetto "perché soprassato?" domandai rivolgendogli lo sguardo, cercando di capire quanto alto fosse il salto..
"perché c'è Elenoir che è ossessionata di te"
"ah..figo" sorrisi saltando giù dal tetto atterrando nel terrazzo affianco a lui
"ma non eri quello che soffriva di vertigini?"
"si ma fa adolescente ero il parkourista più bravo di como" dissi battendogli la mano sulla spalla "andiamo" entrai dalla porta finestra di camera sua, andando in cucina salutando Seline con un bacio in testa e Luna con uno scompigliamento dei capelli per poi abbracciarla da dietro
"da dove sei passato?"
"dal terrazzo" urlò Den dall'altra stanza "è saltato giù dal tetto" continuò raggiungendoci, Seline e Luna si girarono e fecero la stessa espressione
"ma sei impazzito?! potevi farti male!" prese parola Luna
"si ma sono tutto intero"
"se sbagliavi anche solo di un centimetro volavi di sotto"
"tanto ci sono abituato" sussurrai forse un pò troppo forte tanto che Luna mi tirò una manata alla testa
"aia" massaggiai il punto colpito "ha fatto male"
"la prossima volta te ne tiro una più forte" disse tornando a cucinare i pancake
"comunque Alex" si schiarì la voce Seline "non so se Luna ti ha già detto qualcosa ma stasera andrete in discoteca da mio fratello" sgranai gli occhi...io? in discoteca? scherziamo?
"n-no non mi ha detto nulla"
"sai com'è ci siamo appena alzati da letto....Ale puzzi di fum-"
"Alex andiamo un secondo in stanza? ho bisogno di parlarti" mi salvò (per il momento) Den, lo seguii velocemente chiudendo a chiave la porta

la mia canzone per te-Alex WyseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora