cap. 12-"tonight the music seems so loud"

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mi svegliai nel cuore della notte, stavo sudando.
scostai luna delicatamente e feci attenzione a non svegliare le altre ragazze in stanza, mi diressi in cucina e presi un bicchiere d'acqua

"non dormi nemmeno stanotte?" sobbalzai rischiando di strozzarmi con l'acqua
"ciao Liam, mi hai fatto prendere uno spavento"
"non dovresti bere tanto, non dopo aver vomitato almeno" incrociò le braccia al petto, corrucciai lo sguardo in modo interrogatorio
"volevo solo inquadrati, sai stai con mia cugina e-"
"si non ti preoccupare" risposi freddo, misi una felpa e andai sul balcone della sala, guardai un secondo giù per poi pentirmene subito.
saltai sulla ringhiera e andai sul tetto (rischiando anche di cadere)
"ma dove vai??" si allarmò liam, non risposi.

cos'è tutta questa mania nel vedere se sono idoneo per stare con Luna???

misi le mani in tasca e tastai una cosa che non sapevo di avere ancora.
non lì almeno.

tirai fuori una lametta.
no ale, non adesso che è tanto.
non da Luna.
non qui.

poggiai la lama sul polso e in quel momento non sembravo umano.
non provavo nulla, ero vuoto.

"no dai Ale basta" ripetevo, finché non ci fu un rumore che mi fece voltare e al contempo tagliare.

"cazzo!" urlai
"cazzo cazzo cazzo" cercai di alzarmi ma nulla.
avevo mezzo braccio aperto, perché da scemo la lama era in verticale.
"merda, Alex pensa" mi guardai attorno
"che cazzo voglio trovare su un tetto cristo"
"pensa pensa pensa" mi tolsi la felpa e la legai al braccio, così oltre che al vomito, al taglio e al mal di testa aggiungiamo anche la febbre a 40, ma si ale cosa vuoi che sia

"Alex tutto o- cristo ma che hai combinato??" arrivò da me Den
"ti prego non dire nulla a luna"
"Ale cazzo è un taglio?"
"non dirle nulla ti prego Den"
"cazzo me ne frega di luna adesso, stai perdendo sangue" si ok Den, ma non dire nulla a Luna.
"ne tantomeno agli altri"
"ma mi ascolti???"
"DEN CAZZO LO SO CHE STO SANGUINANDO MA ORA COME ORA NON ME NE FREGA UN CAZZO" sbottai alzandomi da solo ciondolando su me stesso
"Ale che ti succede"
"nulla, va tutto bene" iniziai a non vedere più nulla "fammi solo chiudere il taglio"
"fatti aiutare Ale"
"no" allungai la mano per tenerlo distante "faccio da solo" buttai dentro le lacrime
"Alessandro non stai bene"
"l-lo so"
"Ale!"

improvvisamente, nero.

"sei deficente perchè lo fai o perchè lo sei?"
"svegliati dovevi farlo prima"
"perché non ti sei buttato ale?"
"hahahaha emo che si taglia"
"bimbo del cazzo"
"il mondo sarebbe un posto migliore se non fossi nato"
"devi punirti"
"non sai parlare"
"mongolo"
"scemo"
"svegliati cristo, sei ritardato??"
"malinconico di merda"
"depresso"
"che figlio del cazzo, poveri i tuoi"
"meritava di nascere prima alice"
"se i tuoi sapevano che eri così abortivano"
"tu hai dei problemi"
"Alessandro il puttaniere"
"ecco il sognatore, no aspetta, il cretino che spera in un futuro irraggiungibile"
"fatti vedere da uno bravo"
"fuma che almeno muori"
"se ti vedo ti buttò sotto la macchina"
"fa che non ti veda in giro Alessandro, perché finisci sotto 3 metri di terra"
"se fai così muori, te lo consiglio"
"a pallavolo ti arriva la schiacciata in fronte, e non lamentarti perché te ne arrivano altre 500"
"vatti a tagliare deficente"

mi tirai su dal letto col fiatone, anaspavo
"Ale eieiei bimbo è solo un'incubo"
"devo piangere" sussurrai, le ragazze uscirono dalla stanza dopo uno sguardo di luna, probabilmente erano già tutte sveglie.
"che è successo bimbo" non la ascoltai, mi guardai il braccio ed era tutto apposto sospirai e il battito del cuore accelerava sempre di più
"ei respira piano, uno....due....uno....due" strinsi i pugni irrigidendo la mascella
"Alessandro guardami" mi prese ik viso tra le mani e asciugò quelle due o tre lacrime che scesero dall'angolo esterno dell'occhio

la mia canzone per te-Alex WyseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora