la stanza era silenziosa.
l'unico suono che era possibile udire era il battito dei cuori di Chris e Jeongin, che, all'unisono, producevano un lieve suono.
i due ragazzi stavano seduti, Chris sul suo morbido letto, con le braccia che circondavano la vita di Jeongin, mentre il minore sulle gambe del maggiore, con le mani sulle sue spalle.
si guardavano negli occhi, che erano illuminati e percorsi da tante emozioni mischiate tra loro.
nessuno dei due non aveva ancora detto nulla, quel silenzio proseguiva ininterrottamente."Chris.." sussurró Jeongin, portandosi le mani sulle labbra.
"ti amo, Jeongin. dal primo momento in cui ho visto il tuo viso ho sperato di poterti tenere tra le mie braccia per tutta la vita, e di amarti per sempre, poiché fu lì che capii che era questo ciò che desidero davvero" disse Chris sfiorando la guancia del minore e toccandogli una ciocca scura.
Jeongin non disse nulla, semplicemente si lasciò sfiorare dal polpastrelli freddi del maggiore.
"perché devi sempre allontanarti da me, ripetendo che ho il dovere di sposare quella donna?" chiese Chris.
"i-io.." balbettó leggermente Jeongin, con gli occhi che gli si facevano leggermente lucidi "voi non potete amare uno come me"
"perché?"
"vi siete visto, Chris?!" disse Jeongin "voi siete un Conte rinomato e ben accettato, io non che un semplice ragazzo"
"ma io voglio amarti, Jeongin" disse Chris, stringendo a sé i fianchi del minore "è l'unica cosa che desidero. amarti"
"tu mi ami, Jeongin?" sussurró Chris, dopo una breve pausa, colma di esitazione e, forse, paura per la risposta.
i due ragazzi si guardarono negli occhi dopo quella domanda; Jeongin non rispose al maggiore, ma si strinse involontariamente alle spalle di Chris.
Jeongin strinse tra le dita la soffice stoffa sottile della camicia di Chris. abbassò il capo, lasciando scivolare sulla guancia una lacrima, che ricadde dal suo volto rigandogli lo zigomo.
tante altre goccioline ricaddero dopo la prima dagli occhi del ragazzo come stelle cadenti, bagnando le sue guance.Chris prese tra le mani il volto di Jeongin e lo sollevò con delicatezza, accarezzandogli la pelle, e lo guardò.
il suo viso poteva essere tremendamente bello anche quando era arrossato e bagnato dalle lacrime.con i pollici, il ragazzo asciugó le guance bagnate di Jeongin e gli baciò le palpebre e gli zigomi.
"vedete.." sussurró Jeongin con voce spezzata "v-voi non dovreste f-fare così.. con me"
"perché non dovrei?! non posso evitare, né nascondere i miei sentimenti per te e credo che te ne sia reso conto" disse Chris.
"dovreste p-provare a non dimostrar-"
"tu mi ami, Jeongin?" ripetè Chris, interrompendo il ragazzo di fronte a sé.
Jeongin si zittì ancora, dopo un singhiozzo sommesso, a quella domanda.
"mi ami anche tu, non è vero.." disse ancora Chris.
Jeongin chiuse gli occhi e li strizzó, evitando il contatto visivo con quelli profondi e scuri come pozzi di Chris, che lo guardavano costantemente in cerca della risposta.
il minore mosse lentamente il capo verso sinistra, ma il maggiore lo tenne delicatamente fermo tra le mani posate sulle sue guance, che ancora venivano bagnate da tante lacrime.
"mi ami, Jeongin" disse nuovamente Chris, ritornando a fissare negli occhi il minore.
altre lacrime gli bagnarono le mani posate sulle guance di Jeongin.
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°º I love you all the time º° ^JeonChan^
Fanfic1809, Seoul. Christopher Banhg è l'unico erede della casata dei Conti più importanti di tutta la Corea. la sua vita da ragazzo è lenta, monotona, piena di lezioni di galateo e buone maniere, fino a quando la loro famiglia non accoglierà un ospite im...