e i g t h t e e n

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se Chris avesse potuto, si sarebbe ucciso ancora.
ma, purtroppo, era costretto a vivere ancora, in solitudine.

sapeva che non poteva riportare Jeongin indietro. in fondo non sapeva nemmeno dove a essere seppellito il suo corpicino, non sapeva nemmeno se lo avessero fatto, a tutti gli affetti.
a dirla tutta, non voleva andare a pensare che lo avessero lasciato senza degna sepoltura.
gli faceva male pensare a ciò.

se non poteva riavere ciò che gli avevano tolto, si sarebbe creato da solo una degna, nuova vita.

skip time

i vampiri, come non molti credono, sono capaci di girare per le strade di giorno, e Chris ne era pienamente al corrente.
non era di certo la luce del sole ad ucciderli. poteva recarli un semplice fastidio, non così insopportabile.
le due uniche cose che potevano uccidere un vampiro erano un paletto di frassino nel petto e decapitazione.

Chris aveva deciso di passeggiare per le vie della città, per riambientarsi tra quelle strade.
aveva ampiamente deciso di non andare sul ponte della città, poiché gli avrebbe ricordato degli ultimissimi ricordi che aveva con Jeongin. il dolore era troppo per lui e la consapevolezza che il ragazzo che aveva amato non sarebbe mai tornato lo straziava.

quella notte aveva avuto il suo primo pasto, la sua prima vittima.
probabilmente di quell'uomo non si ritroveranno nemmeno le ossa, anche perché aveva macabramente deciso di sostituirle alle sue, nella tomba.

aveva poi recuperato i vestiti di quel povero uomo e gli aveva indossati, casualmente gli stavano benissimo.
quel semplice abito nero e rosso gli stava molto bene e attirava tanti sguardi su di sé.
Chris era bello, e questo lui lo sapeva bene.

mentre camminava per le strade della città, pensava a ciò che avrebbe potuto fare per ottenere, inanzi tutto, una casa.
la prima cosa che gli venne in mente fu di reclamare la villa di famiglia in campagna, fingendosi un lontano parente dei genitori.

"è perfetto" pensò mentre passava per la piazza cittadina "ma.. come faccio con mia madre?! per ora, c'è lei sul trono della casata"

Chris era pensieroso. come poteva fare per ottenere la sua casa.
di regola, quella casa, come tutte le proprietà dei Banhg, gli apparteneva.
ma ovviamente non poteva presentarsi con il nome di Christopher. per tutta la società, il Conte Christopher Banhg, figlio di Elizabeth Banhg, era morto il giorno prima.

sapeva bene di avere zii in città.
suo padre, una volta quando era un bambino, gli parló dei suoi fratelli e dei suoi cugini, che erano ben poco famosi, eccellenti né in politica, né in ogni altro campo.
il ragazzo, sfortunatamente, non aveva mai avuto la possibilità di incontrare i suoi numerosi zii.

gli bastava far scomparire uno di loro e 'prendere il suo posto'.
data la scarsa importanza di quel lato della sua famiglia, gli sarebbe bastato veramente poco per dare un buon inizio al suo piano.

quel pomeriggio, uno dei suoi parenti ebbe una spiacevole visita da parte di Chris.
non gli ci volle molto.
raccolte velocemente tutte le informazioni su quell'uomo, per non essere scoperto.

"è perfetto" sussurró Chris, mentre notava la grande somiglianza che c'era fra lui e quell'uomo "è davvero perfetto"

l'uomo ucciso dal ragazzo era un suo pro-zio.
di nome faceva anche lui Christopher; il suo cognome era leggermente diverso: veniva rimossa la lettera h e si aggiungeva la particella chan dopo il cognome.

era simile, ma a Chris importava che non fosse lo stesso.
si sarebbe fatto andare bene Christopher Bangchan come 'nuovo nome' per il suo piano.

uscì dalla casa dell'uomo dopo aver ripulito tutto e sistemato come se fosse stato un suo compito sistemare l'appartamento.
come se nulla fosse successo, scese le scale e tornó in strada.

°º I love you all the time º° ^JeonChan^Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora