"come farò adesso, Sebastian?" chiese Chris, mentre si confidava col suo fidato maggiordomo.
"un Conte non è solito chiedere consiglio ad un maggiordomo, Christopher" rispose serenamente l'uomo.
"ti prego Sebastian, ho bisogno di consigli!" esclamó il ragazzo.
"non c'è un affettivo consiglio da darvi, Christopher. purtroppo è accaduto e adesso siamo costretti ad obbedire, non possiamo fare altrimenti" disse Sebastian, avvicinandosi a Chris e dandogli una leggera pacca sulla spalla.
"non so proprio cosa posso fare" disse Chris sconsolato.
"purtroppo è la vita, Christopher, per quanto terribile possa essere" rispose Sebastian "la vita non è tutta rose e fiori"
Chris guardò il maggiordomo, colpito ma perplesso.
"la vita non viene come vuoi. sta a voi renderla migliore" concluse Sebastian.
l'uomo andò via dopo aver detto quelle parole. Chris abbassò il capo, riflettendo bene su ciò che il suo maggiordomo gli aveva detto.
per qualche motivo, quella frase lo aveva colpito.
come poteva rendere la sua vita migliore quando, in quel momento, proprio la sua vita andava a rotoli?se cercava una soluzione, gli veniva in mente Jeongin.
lo amava, lo faceva star bene.
quando la sua mente era annebbiata, il minore era come un punto fisso di salvezza, un'ultima ancora.
forse Jeongin poteva rendere la sua vita migliore.mentre Chris rifletteva attentamente, si rese conto che l'ora di pranzo era arrivata.
si affrettó a scendere le scale per raggiungere la sala da pranzo, dove sua madre stava aspettando.si sedette al suo posto e, dopo poco, il pranzo arrivò, portato dai due cameriere.
il pasto iniziò in silenzio. dopo vari minuti, la Contessa parlò.
"Christopher" disse, richiamando il ragazzo all'attenzione.
Chris alzò il capo e guardò la madre negli occhi."si, madre?"
"come ben sai, adesso tocca a te prendere il posto di tuo padre" iniziò la donna "ti abbiamo istruito fin da ragazzo perché sapevamo che questo giorno sarebbe arrivato, prima o poi"
Chris seguì attentamente le parole della madre, annuendo.
"finalmente vi sentirete realizzata" pensò Chris "dovrò sposare a tutti i costi la Duchessa Hwang"
"sposerai Yeji Hwang e prenderai il potere di questa casata" disse poi la donna.
"certo madre" disse Chris in un sussurro, abbassando il capo e alzandosi dalla sedia.
fece un leggero inchino alla donna poi, con veloci passi, si allontanò dalla tavolata e si diresse in biblioteca.
lì, avrebbe passato tutto il suo pomeriggio, trovando pace e silenzio.si sedette sulla sua solita poltroncina accanto alla finestra e afferrò il suo libro, "Orlando Furioso".
non lo leggeva da molto e approfittó di quel momento per rilassarsi e finirlo.era Settembre inoltrato e le giornate iniziavano ad accorciarsi.
in quel preciso momento erano le 3:00 del pomeriggio passate e, dalla finestra, filtravano i rimasugli dei raggi caldi estivi, illuminando una certa parte della grande stanza.Chris leggeva davanti alla finestra. ogni tanto alzava gli occhi dalle pagine per dare un'occhiata al paesaggio al di fuori della villa. il loro giardino era splendido quando il sole allungava le ombre degli alberi sull'erba con i suoi raggi aranciati.
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°º I love you all the time º° ^JeonChan^
Fanfiction1809, Seoul. Christopher Banhg è l'unico erede della casata dei Conti più importanti di tutta la Corea. la sua vita da ragazzo è lenta, monotona, piena di lezioni di galateo e buone maniere, fino a quando la loro famiglia non accoglierà un ospite im...