Chris aveva le mani sporche di sangue, così come lo erano le vesti bianche di sua madre.
le lenzuola erano impregnate da chiazze rosse ed anche il pavimento ne era sporco.Chris fece estrema attenzione nel non toccare nulla con le mani tinte di sangue, inoltre badó a non calpestare il liquido con le suole delle scarpe, per non lasciare impronte.
sistemó la donna nel letto, facendo stendere il suo cadavere sulle preziose lenzuola ricamate.
le unì le mani e sistemó il capo sul cuscino. sembrava davvero che dormisse, se non fosse per la terribile chiazza di sangue sulla sua veste da notte.si avvicinò alla Contessa e la guardò. vide come fosse bella anche da morta, e notó come le sue labbra e i suoi capelli ricci e biondi fossero simili a quelli della madre; aveva ereditato tante cose da quella giovane donna, sia nell'aspetto che nel carattere.
poteva aver detto di odiare sua madre, e poteva averlo detto tante volte per la sua severità, ma adesso che non c'era più poteva già sentirne la mancanza.si chinó, avvicinandosi al letto, e baciò la ormai fredda e pallida fronte di Elizabeth.
diede ancora un ultimo sguardo alla madre, poi si allontanò dal grande letto vistoso e si avvicinò alla finestra, intento ad uscire dalla villa con un balzo.aprì la finestra.
prima di saltare giù, fece un profondo inchino alla donna, come ultimo segno di rispetto verso quella che era sempre stata una sua superiore."addio madre" sussurró, sorridendo amaramente.
si alzó dalla sua posizione e, presto, si ritrovó giù dalla finestra, dopo un atterraggio perfetto.
dato il buio ed il silenzio, approfittó per una veloce battuta di caccia.
non appena si ritenne soddisfatto, dopo aver ripulito attentamente i suoi abiti e il suo viso dal sangue, si diresse in città per passare la notte.finalmente la casa sarebbe stata tutta sua, soltanto sua.
la terza ed ultima parte del suo piano poteva esser finalmente messa in atto.
skip time
era arrivato il mattino. Chris aspettava con ansia che quel momento arrivasse.
in un batter d'occhio, non appena la città iniziò a rianimarsi, uscì dalla taverna dove era stato per la notte e si diresse presso un notaio.
lì avrebbe fatto scrivere il foglio di reclamo di proprietà in modo legittimo dopo la morte dell'ultima proprietaria della casa, sua madre, sotto le mentite spoglie del suo pro-zio.nell'ufficio del notaio, l'uomo seduto alla scrivania non si fece nessun problema nel scrivergli quel foglio, facendogli solo qualche domanda un po' più specifica sul suo grado di parentela con la Contessa.
Chris rispose, ovviamente, seguendo le informazioni che aveva trovato sul suo pro-zio.
sapeva che quel notaio non avrebbe fatto nessun controllo specifico, perciò era alquanto sereno."nome e cognome completi, Signore" disse il notaio, impregnando la punta del pennino nell'inchiostro.
"Christopher Bangchan" rispose serenamente Chris.
il notaio annuì e finì di scrivere. non appena completó il suo attento lavoro, mise il foglio finalmente tra le mani di Chris.
un senso di realizzazione invase il corpo del ragazzo."firmate qui, in basso" disse il notaio, pergendo il pennino a Chris. il ragazzo obbedì e firmó per bene il foglio, evitando di macchiarsi con l'inchiostro.
"portate questo foglio in Comune" disse l'uomo "sarà ufficialmente legalizzato una volta che lo Stato avrà approvato questa dicitura"
"capisco" mormoró Chris, riponendo il foglio nel taschino del jilet nero che indossava da sopra ad una camicia bianca.
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°º I love you all the time º° ^JeonChan^
Fiksi Penggemar1809, Seoul. Christopher Banhg è l'unico erede della casata dei Conti più importanti di tutta la Corea. la sua vita da ragazzo è lenta, monotona, piena di lezioni di galateo e buone maniere, fino a quando la loro famiglia non accoglierà un ospite im...