11. Appuntamento a Hogsmade

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Il giorno dopo, i ragazzi furono scortati ad Hogwarts con Lupin e Tonks sul Nottetempo. Ron era entusiasta di questo viaggio, non lo aveva mai fatto. Harry dal canto suo gli ricordò l'esperienza del terzo anno. Lupin e Thonks accompagnarono i ragazzi fino al viale del Castello, <abbiate cura di voi> fece Lupin, poi si rivolse ad Harry, <ascolta... Tutti noi, compreso Sirius vogliamo che impari a proteggerti, sappiamo benissimo che Piton non ti piace, ma è un bravo Occlumante>. Harry annuì e salutò Tonks. I sei ragazzi percorsero il vialetto verso il Castello e corsero verso la Sala Comune. <e se qualcuno dovesse chiederci il perché non ci hanno visto in treno?> chiese Ginny quasi preoccupata, <eravamo in un vagone in fondo e nessuno e ci siamo addormentati> rispose Harry, la rossa guardò il moro e sorrise debolmente. 

Il giorno dopo Harry, Ron e Hermione si  trovarono in Sala Comune per andare in Sala Grande. Mentre i ragazzi si dirigevano verso il tavolo Grifondoro, Zacharias Smith stava percorrendo il tragitto opposto e si accorse di Harry. <oh Harry, volevo sapere...>, <vi farò sapere sempre nel solito modo, ma stasera non posso, ho un...ehm... recupero di pozioni> disse Harry. <santo cielo!>, <devi essere proprio un disastro, di solito Piton non dà mai ripetizioni> esclamò Smith stupito e salutò i ragazzi. <che dici gli faccio una fattura?> chiese il moro all'amico, <lascia perdere> gli rispose. <ciao Harry> esclamò una voce dietro il trio, i ragazzi si voltarono: era Cho Chang. <noi andiamo in biblioteca Harry, ci vediamo dopo> disse Hermione prendendo per il braccio Ron. <com'è andato il Natale?> chiese la ragazza, <abbastanza bene> rispose lui. <il mio è stato molto tranquillo> rispose lei, sembrava quasi imbarazzata. <ehm... c'è un altro weekend a Hogsmade il mese prossimo, hai visto l'annuncio?> chiese Cho. <oh no, non ho ancora visto la bacheca da quando sono tornato, sono stato al quanto... occupato>. <si, è il giorno di San Valentino...>. Harry non stava seguendo il discorso della ragazza, <si... immagino tu voglia...> <solo se va a te> si affrettò a rispondere lei. Harry la fissò, pensava che Cho volesse sapere quando si sarebbe tenuta una nuova lezione dell'ES. <oh non fa niente... ci.. ci vediamo Harry> fece lei e affrettò il passo. Harry elaborò l'accaduto, <Cho! Ehi, CHO!> fece lui seguendola. La ragazza si voltò, <ti va di venire ad Hogsmade con me per San Valentino?>, <oh... si!> esclamò lei e s'è né andò via. Harry la guardò saltellare via e raggiunse i suoi amici in Biblioteca per l'imminente lezione di Trasfigurazione. 

Alle sei del pomeriggio l'entusiasmo di Harry era decisamente diminuito mentre si avvicinava sempre più verso l'ufficio di Piton. Il moro bussò e la porta si aprì cigolando. <entra Potter> disse Piton quasi in un sussurro, Harry entrò nell'ufficio e si sedette su una sedia posta al centro della stanza, il professore era ancora voltato. <professore...> Piton si voltò e con un abile mossa il suo mantello nero fece un mezzo giro seguendo il braccio destro. <Potter, il Preside ha ritenuto opportuno che qualcuno ti insegni l'arte dell'Occlumanzia per chiudere la mente contro gli attacchi del Signore Oscuro> spiegò Piton con le labbra serrate. <perché credete che Voldemort...> <non osare pronunciare il nome del Signore Oscuro> fece in fretta l'altro. <Silente lo usa> fece notare Harry, <Silente è un mago eccellente, se lui si sente al sicuro a usare quel nome...>. Il moro fece a meno di sentire la giustificazione e cercando di essere il più educato possibile, chiese: <volevo solo sapere perché pensate che Vol... lui riesca a leggermi la mente>. <lo sappiamo e basta> rispose freddo Piton, poi aggiunse <la mente non è un qualcosa che si può leggere, è fatta a strati e qualcuno potrebbe scavare nella tua mente per cercare di arrivare ai ricordi più intimi e privato della tua essenza... Tuttavia, il Preside mi ha chiesto di insegnarti, date le mie capacità in materia, come difenderti, chiudendo la mente per impedire di cedere informazioni al Signore Oscuro>. Harry annuì, <cosa devo fare?> chiese, <ora cercherò di forzare la tua mente, vediamo quanto sei capace a resistere... Legilimens> pronunciò Piton. Harry non era pronto e non sapeva come fare, improvvisamente sentì l'ufficio risucchiarsi e poi immagini vivide, ricordi... 

QUEL FILO CHE CI UNISCE- HINNYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora