Nove

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"Giusto un pochino, Sana era così frustrata e nervosa da aver ordinato delle bottiglie intere al posto dei soliti drink" Tzuyu si era portata una mano nei capelli per massaggiare un po' la cute "e, dato che detesta bere da sola, ha ben pensato di approfittare della mia incapacità a dire di no"

"Spero tu non abbia guidato per arrivare qui, non sei nelle condizioni di farlo"

"La mia macchina ha il pilota automatico, non sono una stupida" era entrata in casa senza attendere che si spostasse, spingendola col suo corpo "e poi non c'è alcolico che riesca a stendermi abbastanza da impedirmi di raggiungerti"

Momo aveva battuto le palpebre svariate volte "capisco, sei fuori come un balcone. Ti prendo un bicchiere d'acqua, vieni con me"

La più alta l'aveva inseguita come un cagnolino fedele ed allegro, saltellando pure di tanto in tanto e standole sempre accanto "grazie per la premura"

"Figurati, anche se preferirei prenderti a sberle fino a farti tornare lucida. Sarebbe divertente"

"Sai, un modo per ottenere questo risultato c'è ed è molto più rapido della violenza" il suo sguardo era passato dall'essere tenero a qualcosa di molto più serio.

"Sono tutta orecchie, voglio andare a dormire e non posso farlo se mi stai tra i piedi"

"Se chiudi gli occhi te lo dico"

"Perché dovrei fare una cosa tanto scema? Parla e basta così facciamo prima"

Un sospiro scocciato era uscito dalle labbra di Tzuyu "ce la fai a non contestare su ogni singola cosa? C'è un motivo se ti ho chiesto di chiudere gli occhi e gradirei la tua collaborazione"

La mora, testarda com'era, non aveva alcuna intenzione di dargliela vinta e si era appoggiata al bancone "te lo scordi, è maleducazione non guardare la persona che ti sta parlando"

A quel punto, presa dalla frustrazione mischiata al coraggio dato da tutto l'alcol che aveva ingerito, si era mossa in avanti per prenderle il viso tra le mani "non arrabbiarti per la mancanza di romanticismo perché è tutta colpa tua"

Dette quelle parole non le aveva dato nemmeno il tempo di rendersi conto della situazione: la stava già baciando, senza fretta né facendo pressione, sulla bocca.

Anche se Momo non era solita accettare determinati gesti non era stata in grado di spingerla via, concedendole di approfondire il bacio ed aggrappandosi a lei con tutte le sue forze.

Aveva immaginato il loro primo bacio almeno un milione di volte e non si sarebbe mai aspettata che esso potesse avere il sapore dolciastro di un alcolico fruttato, ma non poteva di certo lamentarsene.

Le era sfuggito un sospiro nel momento in cui le labbra di Tzuyu si erano staccate dalle sue per potersi avventurare sul suo collo, al quale stava riservando un trattamento quasi migliore.

Se il suo intento era quello di farla cadere ai suoi piedi c'era riuscita alla perfezione, infatti la più giovane non aveva opposto resistenza quando una scossa di piacere aveva percorso il suo intero corpo.

"Posso toccarti senza che ci siano i vestiti di mezzo?" la stava accarezzando proprio dove il contatto era desiderato "se da sopra i pantaloni reagisci così sono curiosa di guardarti mentre ti procuro il più grande dei piaceri"

"F-forse è meglio di no" il suo viso era più rosso che mai.

"Perché?" la pressione delle sue dita si era fatta un po' più decisa "non vuoi fare sesso con me? Il tuo corpo mi sta suggerendo di sì"

"Non posso farlo" le aveva preso il polso in un patetico tentativo di riuscire ad allontanarle la mano "non mi piace"

"Allora perché hai il respiro affannato e mi stai urlando con gli occhi di distruggerti?"

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