Quattordici

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"Vuoi davvero essere trattata come una qualunque? È vero che faccio del mio meglio per far stare bene chi mi porto a letto, ma sono tutte delle zoccole come me" il cuore di Jeongyeon non era mai stato tanto irrequieto quanto in quel momento.

La persona che era stata capace di catturare il suo interesse era distesa sotto di lei, senza maglietta e, come aggiunta, le sue guance erano arrossate in un modo adorabile ed eccitante allo stesso tempo. Non parlava, si limitava soltanto a guardarla con desiderio.

No, non avrebbe mai potuto approfittare di quella situazione "hai bevuto tanto, non lo vuoi sul serio"

"Pensi di sapere cosa voglio? Che presuntuosa troppo piena di sé"

"Ecco, questa è una cosa normale detta da te. Ora ti riconosco" si era mossa per togliersi da quella posizione fin troppo intima.

Ma qualcuno aveva ben altro in mente e glielo aveva impedito servendosi di un abbraccio "non ti piaccio abbastanza da voler fare sesso con me?"

Per evitare di pesare su di lei stava facendo leva sulle braccia, tenendo il viso molto vicino al suo. Fin troppo vicino "non è questo"

"Allora cosa? Credevo fossi una ricercatrice di avventure di poco conto e soprattutto di massimo qualche ora" aveva infilato le mani sotto la sua maglietta per accarezzarle la schiena.

"La mia lucidità sta andando a farsi fottere, smettila" aveva premuto la fronte contro la sua, tenendo gli occhi chiusi per godersi la sensazione di quel tocco delicato "dimmi la verità: avevi già programmato ogni cosa?"

"È stato tutto un caso, lo giuro" Chaeyoung non si era mai sentita tanto accaldata in vita sua ed era stato grazie a quella nuova sensazione se aveva trovato il coraggio di ribaltare le loro posizioni "guardami"

La maggiore aveva eseguito dopo pochi secondi, sorprendendosi davanti ad uno sguardo che non le era mai capitato di vedere: era un insieme di passione, tristezza ed affetto, ma per quest'ultimo non ci avrebbe mai messo la mano sul fuoco.

"Sei bellissima"

Quelle due parole affiancate da un piccolo sorriso erano stati il colpo di grazia per Jeongyeon, tanto da aver sentito la necessità di sedersi per stare più vicina "che cosa hai detto?"

"Ho detto che sei bellissima, hai problemi di udito?" non l'aveva detto col suo solito tono di superiorità, era stata quasi scherzosa. Le aveva persino spostato una ciocca di capelli dietro l'orecchio "certo che ne hai messi parecchi di orecchini, a me darebbero fastidio"

"Possibile che un po' di alcolici ti facciano questo effetto? Sei addirittura dolce"

"È probabile che mi stiano impedendo di reprimere quella che sono, dovrebbe essere una cosa positiva"

"Quindi la tua vera personalità è questa?" si era finalmente decisa a guardarla per davvero, osservando con attenzione ogni centimetro di pelle scoperta e maledicendo il reggiseno che le impediva di vederla completamente.

"Diciamo che posso essere anche questa versione di me stessa, la stronza che conosci è reale e non una semplice facciata" sembrava compiaciuta "di solito ci si guarda negli occhi quando si è nel bel mezzo di una conversazione"

Jeongyeon aveva ignorato le sue parole, approfittando di quella vicinanza per stringerla e baciarla sulla bocca senza trattenersi minimamente.

In poco tempo ogni indumento era stato rimosso e la padrona di casa aveva preso il controllo della situazione, sperimentando delle emozioni completamente nuove e travolgenti.

E poi, se n'era resa conto mentre la stava baciando sul collo, aveva sorriso e lei in quei momenti non aveva mai trovato alcun motivo per compiere quel piccolo ma significativo gesto.

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