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Dimmi solo perché

Evidenzia i colori
Tempestati di diamanti
Gaia.S.

☆☆☆

Entro nell'aula di fisica con i capelli sul volto e mi siedo velocemente. Ieri non sono andata a scuola e non so bene come recuperare le ore perse.

Il professore entra salutandoci con un sorriso. Inizio a prendere appunti e l'ora sembra passare velocemente.

Il suono della campanella, ci avvisa della fine della lezione. Mi preparo per andare nella prossima aula, ma il mio braccio viene tirato da qualcuno. Prego con tutto il cuore che non sia lui, ma guardando il riflesso nella finestra, vedo il volto di Kyle. Mi fa girare verso di lui.

Sposta i miei capelli dal viso, scoprendo i miei lividi.

Lo guardo negli occhi, i quali sono contornati da un viola chiaro e le sue guance sono rosse come non mai.

«Che cos'è successo?» Chiede, con una voce così bassa da farmi tremare l'anima.

«Ti avevo detto di non parlarmi più, lasciami» rispondo senza calcolare minimamente la domanda. Mi stringe di più il polso, avvicinandomi a lui.

«Rispondi alla mia fottuta domanda» dice, scandendo bene tutte le parole. La frase mi muore in gola e io rimango immobile a fissarlo. «Cathy...» il mio cuore perde un battito.

«S-sono caduta dalle scale. Ora lasciami, ti prego» non risponde, continua a guardarmi più incazzato di prima.

«Perchè continui a mentirmi...» domanda più a se stesso che a me. Potevo rispondere in modo più gentile magari, potevo anche solo scusarmi per il mio comportamento. Ma non sono fatta così, non riesco a fingere bene. E la frase che mi uscì subito dopo, fu solo veleno, veleno puro al 100%.

«Non ti conosco nemmeno, non so assolutamente chi tu sia. Smettila di starmi appiccicato» Sussurro a denti stretti e questa volta fu lui ad allontanarsi da me, per la prima volta.

Inizio a dirigermi verso la prossima aula, senza pensare più a nulla, se non prendere appunti. O meglio, disegnare, perché la prossima aula è proprio quella di arte.

Prendo posto, per poi guardare la finestra. Sento la porta sbattere, mi giro per vedere una Cloe bella infuriata. Mi guarda male, per poi sedersi di fianco a me.

«Che diavolo hai fatto a mio fratello?!» Domanda alterata, si scrocchia le dita e io ingoio a vuoto. Inizio a tremare come una foglia e le lacrime scendono alla velocità della luce. Mi alzo di scatto, correndo fuori.

Entro fiondandomi in un bagno libero, chiudendo a chiave subito dopo. Piango silenziosamente, asciugandomi con la manica della felpa.

«È lì...» sento dire da una ragazza, delle botte sulla porta mi fanno sobbalzare.

«Cathy... lo so che sei lì, scusami non volevo spaventarti. Esci ti prego, così parliamo» scuoto la testa per dire di no, anche se lei non mi può vedere.

«Cosa volete tutti da me?» Chiedo più a me stessa che a Cloe. Sento un attimo di silenzio, vedo i piedi della ragazza allontanarsi. Si sposta nel bagno di fianco al mio, per poi scavalcarlo ed atterrare davanti a me. Sgrano gli occhi impaurita.

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