Sospiro ancora
Sei disinformato sulla tua vita
Troppo occupato
a conoscere quella altrui
Gaia.S•ℂ𝕒𝕥𝕙𝕪•
☆☆☆
Buio. Non vedo altro, se non il vuoto cosmico. Provo a muovermi, camminando in quello spazio deserto.
Un bagliore si espande improvvisamente davanti a me, socchiudo gli occhi, provando a capire di che cosa si tratti.
Inizio a vedere tutto sfocato e quella magia, inizia man mano a diventare sempre più potente. Più mi avvicino più respiro a fatica, ma la curiosità di lanciarmi al suo interno e comprendere che cosa ci sia dietro quella fonte di luce, mi spinge a volere delle risposte.
Passo dopo passo, i miei occhi si chiudono quasi del tutto e un senso di fastidio, si impossessa del mio corpo. Provo ad alzare le palpebre per scrutare qualcosa, ma sembrano pesare tonnellate e rimangono solamente sigillati.
Sento, improvvisamente, un canto leggiadro provvenire da ogni direzione. Volteggio su me stessa provando ad intendere la direzione, ma questa dolce melodia è dappertutto.
Mi rilasso definitivamente, è così armoniosa. La sento quasi come un calore, ipnotizza i miei arti rendendoli di ghiaccio. Mi siedo, respirando a pieni polmoni quel poco che riesco.
Quel calore così piacevole, d'un tratto finisce, iniziando a bruciare veramente. Mi alzo di corsa scottata, ma questo fuoco è rovente e mi brucia pian piano.
Non riesco a piangere, non ne sono in grado. Provo a liberarmi dalle fiamme che mi circondano, ma non ci riesco, è tutto così incandescente.
Una voce sciacqua via quel dolore, è come un'ondata fresca in una giornata calda. Così piacevole.
«Cathy...» mi chiama e io sorrido sentendomi meglio e al fresco. Allungo le mani davanti a me, scostandole subito, appena tocco qualcosa di rovente.
«Così ti fai del male... svegliati ti prego, colui che ti sfiora il cuore è di fianco a te. Non abbandonare l'impossibile, non nascondere l'introvabile, lasciati guidare, così non ti scotterai mai più» questa voce è la stessa di quella che cantava la melodia. Provo a dire qualcosa, ma cado. Cado di nuovo nell'oscurità, sembra un burrone, così ripido. Così enigmatico e infinito.
Apro di colpo gli occhi, guardando spaesata quella che riconosco sia la mia camera.
Delle braccia mi avvolgono il busto e io rimango immobile sentendo questo piacevole contatto. Solo ora noto che il mio viso, è fradicio dalle mie lacrime.
Guardo di fianco a me, colui che mi sta abbracciando. Kyle.
Noto con preoccupazione il suo volto rigato dalle lacrime. Lo fisso disorientata, socchiudendo leggermente la bocca «Kyle...» pronuncio a gola secca. La sento ardere come fuoco in un camino, arida come un deserto. Sembra quasi che non bevessi da secoli.
Immediatamente, mi passa un bicchiere ricolmo d'acqua fresca e io lo bevo, come se fosse la bevanda più buona del mondo. Senza nemmeno riprendere fiato, butto giù quella prelibatezza per la mia gola secca.
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Le Stelle Non Piangono
FantasyNell'antichità esistevano due divinità, la Dea Luna e il Dio Sole. I due si erano innamorati l'uno dell'altra. Un amore vero, così profondo da riuscire a sconfiggere qualsiasi male. Decisero di condividere questo sentimento che gli univa, agli abit...