"Esmeralda tesoro, è ora di pranzo!"
Urla mia madre al piano di sotto e sbuffo sonoramente posando la mazza, lo avevo quasi preso dannazione!
"Però..." Ansima Cameron avvinghiato all'armadio. "...bella mazza."
"Scendi e smamma." Mormoro seccata scendendo di sotto, sedendomi a tavola.
"Questa pasta è di nuovo fredda Mary, dannazione!" Urla mio padre, già nervoso per il lavoro.
"Non lo sarebbe se TU non mi avessi iniziato ad urlare contro!" Sbotta mia madre.
Mi tappo le orecchie deglutendo stanca e con le lacrime agli occhi.
Vedo con la coda dell'occhio Cameron scendere lentamente le scale e lo sguardo spaesato.
Guardo i miei genitori che si ricompongono un poco schiarendosi la voce.
Mi alzo battendo un pugno sul tavolo.
"Se però c'è qualcuno in casa voi state zitti eh?!" Strillo in preda alla rabbia, alzandomi di poco la bandana di Taylor.
Ammutoliscono.
"Vi insultate chiamandovi buoni a nulla ... E non vi accorgete neanche più che sono in casa! Con voi non ci voglio avere più a che fare!" Sbatto il piatto di porcellana a terra che si frantuma in mille pezzi insieme al cibo, ed esco sbattendo la porta, lacrimando, ma non perché sono triste, sono soltanto stanca.
Perché non posso avere dei genitori normali?
"Esmeralda... Aspetta..."
Mi fermo e giro la testa a guardare il montato.
"Vieni." Mi porge la mano. "Ti porto via da tutto questo." Sussurra.
La afferro in una stretta ferrea, mentre mi attira in un abbraccio.
"Ci penso io a proteggerti, piccola." Lo sento sussurrare in modo caldo fra i miei capelli, e non posso fare a meno di sorridere, bagnandomi le labbra di lacrime salate e amare.
Si guarda intorno come per assicurarsi che non ci sia nessuno, poi mi sorride schiacciandomi un occhio e inizia a correre.
Dopo un po' ho il fiatone e non ce l'ha faccio più.
"Dove... Dove stiamo andando?" Ansimo, col cuore a mille per lo sforzo.
"Ci siamo quasi Esme." Si ferma di botto dinnanzi a un enorme ...
Muro di un vicolo.
"Mi stai prendendo in giro?" Mugugno, stanca dalla corsa.
Lo osservo sbigottita mentre entra lentamente dentro il muro.
Sono letteralmente traumatizzata, è sparito.
Vedo uscire la sua mano dal muro, e fare il pappagallo con la mano con il sussurro di Cameron in sottofondo, che dice.
"Vieni con me."
Poi mette la mano a conca aspettando che gliela prenda.
Ma sì, infondo, sono stanca di tutta questa monotonia.
La prendo stringendola, e la mano mi tira verso il muro fino a farmici sprofondare all'interno, e l'unica cosa che faccio, è trattenere il respiro.Angolo autrice
Ciao ragazze. Passate da TheJesus , per piacere.
Grazie per le prime visualizzazioni, a presto col prossimo capitolo!❤️
P.s: prossimo capitolo più lungo, prometto!
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Only we in this world.
Science FictionSono delle ragazze normali con una vita normale, forse monotona. Magari Cameron e Nash sapranno riaccenderle un poco. Come? Semplice, con uno schiocco di dita e un bel po' di fantasia. Copertina creata da: @aliss19. Passate da lei, è bravissima!