Chapter 5.

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"Mio Dio..." Questo è il mio unico pensiero mentre attraversiamo dei cerchi blu enormi.
"Tieniti stretta!" Sento urlare Cameron, e riesco a vedere che è un po' preoccupato. Mi avvicino alla sua schiena conficcando le unghie nelle sue spalle mulatte.
Finalmente i varchi blu del portale finiscono, e finiamo scaraventati in una specie di foresta, piena di fiori rosa, blu e gialli.
Mi guardo intorno mentre sono sdraiata a terra, osservando le piante che iniziano ad alzarsi e mi si avvicinano, avvolgendomi delicatamente i polsi e tirandomi su, poi scompaiono di nuovo nel terreno.
"Oh signore..." Mi guardo intorno, quando una farfalla fatta d'acqua mi atterra sul naso. Urlo come una forsennata correndo avanti e indietro.
"Esmeralda, calm-!" Prova a dire Cameron prima che gli cada addosso.
La farfalla è ancora lì.
"Vieni qui..." Sussurra Cameron porgendo l'indice verso la creatura, che balza sul suo dito senza indugiare. Lo guardo mentre si alza e posa la farfalla sul ciglio dell'acqua, e lei riprende a... Pattinare, diciamo così su di essa.
Ho il petto che va su e giù in modo piuttosto irregolare.
"Cameron... Dove siamo?"
"Calma piccolina! Non siamo ancora arrivati." Ghigna aiutandomi ad alzarmi e si dirige verso un sentiero in cui l'erba non c'è.
Mentre lo seguo mi guardo intorno, meravigliata, di tutte quelle cose così innaturali.
Una pianta si alza ergendosi maestosa e mi impalo a guardarla.
Si avvicina in modo lento e dolce, fino ad arrivare di fronte la mia mano e far sbocciare un fiore viola, porgendomelo.
Avvicino titubante le dita, staccandolo dalla base erbosa.
"Ecco... Grazie."
La pianta mi carezza con la punta di sé stessa la guancia, poi torna al suo posto.
"Alla Gamerta piaci."
Mi giro a guardare Cameron, confusa.
"Alla... Cosa?"
"Gamerta, Esmeralda. È come.. La vostra madre natura, in pratica." Mi spiega infilandomi il fiore fra i capelli.
"Cos'è questo posto, Cameron?"
"Te lo spiegherà lo sciamano."
Entriamo in un piccolo villaggio e noto dei ragazzini che lottano.
"Non mi sconfiggerai!" Grida uno facendosi uscire un fulmine dalle mani.
Sgrano gli occhi mentre l'altro con una ruota scansa il fulmine.
Diamine non ci riesco io e ci riescono i bambini...
Lui ride alla mia espressione stupita e mi accompagna fino ad una tenda da cui esce una donna incinta, poi entriamo.
Il vecchio signore alza lo sguardo dalle sue carte mistiche per guardarci, allora prende un bastone e lo batte in testa a Cameron.
"Ahi!"
"Cameron, quante volte devo dirti che non puoi portarti qui tutti i ragazzi che vuoi? È già tanto se hai portato Nash!" Grugnisce il vecchio con voce dura. Il montato lo fulmina e si massaggia la nuca.
"Sciamano, io penso sia lei."
L'ultra novantenne sgrana gli occhi e mi guarda, avvicinandosi velocemente a me per poi ispezionarmi la fronte.
"Senta, dev'esserci un errore..." Tento di spiegare ma lui non mi risponde e scosta di botto i capelli dal mio collo, guardando la voglia che ho lì.
"Oh Gamerta..." Sussurra sgranando gli occhi.
"Già, ehm..." Mormoro imbarazzata. "Ce l'ho da quando sono piccola, ecco..."
"Ascolta, giovane e futura guerriera di Naclecia." Sentenzia lo sciamano. Sgrano gli occhi.
Naclecia?
"Questo che tu porti sul collo non è un livido, bensì un marchio!" Lo vedo armeggiare con una matita che poi porta sul mio collo, e lo sento unire tutti i punti della voglia.
"Ascoltate!" Urla l'uomo correndo fuori.
Tutti si girano a guardarlo.
"La nostra salvatrice è qui! Lei ci salverà da Drapion Il Malvagio!"
Tutti esultano e già l'idea di avere un peso così enorme sulle spalle, mi fa svenire e cadere a terra, frastornata fa così tante emozioni in una sola giornata.

Capitolo allungato di 200 parole. Spero vi piaccia!❤️
Alla prossima!

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