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-Luke!- corsi fuori dal bagno, il cuore non faceva che pulsarmi dolorosamente in gola.
-Mh?- con uno scatto, si voltò verso di me. I suoi occhi si incastrarono nei miei, quasi implorandomi di fare qualcosa che proprio non capivo.
-Io ti..- deglutii, mentre giocavo nervosamente con le dita.
-Tu cosa, Amanda?- si avvicinò, mentre io indietreggiavo. Il fiato era sempre di meno, il cuore batteva troppo forte per così poco ossigeno. La parole mi morirono in gola, non riusivo a far uscire nulla. Solo respiri affannati.
-Io ti ringrazio, ehm.. Per ecco, prima.- dissi parecchio impacciata. Mi voltai, dandogli le spalle. Un dolore al petto mi trafisse, facendomi uscire uno sbuffo. Basta. Dovevo solo dimenticarlo. Dovevo solo togliermelo dalla testa.

-Buon Natale tesoro!- percepii un profumino di biscotti, mentre una voce calda e rilassata mi svegliava.
-Mamma?- mugolai, stiracchiandomi.
-Svegliati, è Natale!- anche se il tono di voce era basso, sentii l'emozione scorrerle in corpo.
-Oh, si giusto.. Natale..- mi misi seduta, osservando pigramente il vassoio con dentro biscotti e una tazza di latte fumante.
-Non hai mangiato molto in questi giorni, quindi ho pensato di portarti qualcosa da mangiare.- mi sorrise, lasciandomi un bacio sulla guancia.
-Grazie mille, buon Natale.- l'abbracciai. -Io però direi di andare in cucina, così facciamo colazione insieme.- proposi, uscendo dalle coperte calde. Seguii la figura di mia madre andare in cucina, e dopo esserci sedute, iniziai a spiluccare i biscotti al cioccolato.
-Tesoro, ma che ti succede?- lo sguardo verde e preoccupato di mia madre guizzò a me.
-Nulla, solo che non ho fame.- mi strinsi tra le spalle.
-Amanda, sono tua mamma. Se c'è qualcosa che non va basta dirlo, sai che farei di tutto.- 'allora aggiustami il cuore mamma. Portami un Luke Hemmings che mi sappia amare, perchè è tutto quello di cui ho bisogno'. Annuii piano, mettendo in bocca un pezzo di biscotto. Pure i sapori non erano gli stessi senza il suo che stava sempre sulle mie labbra. Perchè forse era come una specie di filtro. Rendeva tutto più bello, più dolce. Lasciai sul piatto solo le briciole, forzando il mio stomaco ad accettare quel piccolo sfrozo.
-Abbiamo ospiti?- voltai lo sguardo ai fornelli, dove vi stavano padelle e ciotole piene di cibo.
-Si, per il pranzo ho invitato alcune persone, sono sicura che ti sapranno tirare su il morale.- mi lasciò un piccolo bacio in fronte, per poi alzarsi e mettersi ai fornelli.

#Luke
-Mmh, che profumino!- entrai in cucina, stiracchiandomi per bene nei pantaloni blu del pigiama.
-Oh Lucas, dormi ancora a torso nudo?- la calde labbra di mia mamma vennero a contatto con la mia guancia.
-Sempre, tesoro.- gli feci il verso.
-Buon Natale!- sentii due piccole braccia cingermi il collo, mentre aggrovigliava le gambe attorno al mio petto nudo.
-Buon Natale anche a te, principessa.- lasciai un dolce bacio sulla guancia della mia sorellina.
-Lottie, non soffocare tuo fratello.- sentii mamma ridere, mentre girava le crepes nella padella. Lasciai un secondo bacio a mia sorella, per poi sedermi al tavolo.
-Luke, tu mangi vero?- mi porse un piatto con dentro due crepes, che rifiutai riluttante.
-Ma che hai? Mangi davvero poco, sai?- gli occhi azzurri di mia mamma si rispecchiarono nei miei, del medesimo colore. 'Non ho Amanda.' mi ritrovai a pensare, mentre una fitta al cuore mi fece bloccare il respiro.
-Nulla, sarà che dormo molto.- scrollai le spalle. Come scusa faceva schifo, ma era la prima cosa che mi era venuta in mente. -Niente pranzo oggi?- guardai divertito i fornelli vuoti.
-No, siamo da una mia amica oggi.- sorrise, porgendo un piatto a Lottie. -Ci saranno anche Michael, Calum e Ash, non temere.- mi strizzò l'occhio.
-Uhm, bene allora. Lottie viene?-
-No, ha detto che preferisce andare dalla nonna. Sai com'è fatta, si annoierebbe facilmente.- lo sguardo dispiaciuto di mamma un po' mi fece tenerezza. Rivolsi uno sguardo enigmatico alla piccola.
-Sei una piccola peste.- le pizzicai una guancia, facendola ridere.
-Mi sai dire il nome della tua amica? Tanto per sapere se la conosco.- mi sistemai meglio sulla sedia, osservando mia madre.
-Ti basta sapere che la conosci, molto bene anche. Ora vai a prepararti, coraggio. Le ho promesso di darle una mano con il pranzo.- mi lasciò un bacio tra i capelli, scompigliandoli con la mano. Sospirai, e non appena raggiunsi la camera, mi buttai a peso morto sul letto, facendo muovere il foglio pieno di parole scritte la notte stessa. La scritta in rosso lampeggiava sul foglio. Rosso come i suoi capelli. I miei occhi percorsero tutte le lettere. Amnesia. Se solo sapesse che ogni piccola parola è per lei. Se solo sapesse che la notte non dormo, perchè sento ancora il suo profumo aleggiare per tutto il mio corpo, perchè sento il suo tocco delicato ovunque, perchè ho ancora i suoi abbracci incastrati nelle costole, perchè il pensiero delle sue labbra mi manda in estasi. Così testarda, così impuntata sulle sue idee. Diceva che era per il mio bene, per il nostro bene. Ma sinceramente, io stavo ogni giorno più male senza la sua risata, senza poter sentire la sua voce. Aveva detto che per me non provava più nulla, e dannazione, io cosa provavo per lei? Un sentimento così forte, così grande, che nemmeno io potevo spiegarlo. O forse sì, forse era davvero la cosa da cui fuggivo. Forse era..
-Luke! Per quanto tu sia attraente, penso che dobbiamo andare adesso.- Ash entrò nella mia stanza, seguito dagli altri due, intenti a cantare canzoni sul Natale.
-Chi vi ha fatti entrare?- sospirai, non riuscendo a togliere il pensiero di Amanda.
-Woah, contieni l'entusiasmo, non tutto in un colpo!- esclamò Mike, facendomi ridere appena.
-Tua mamma. Quella donna ci ama ormai.- Calum rispose alla mia domanda precedente, sorridendomi.
-Scusate ragazzi, solo che..- sospirai, tranciando la frase.
-Lo sappiamo. Ti manca da fare schifo.- Ash mi lasciò senza parole.
-Tu.. Come..-
-E' impossibile non vederlo. Tutti e due siete sempre con gli occhi persi nel vuoto, mangiate poco o niente e sospirate ogni tre per due.- spiegò, sedendosi accanto a me. -Perchè non ammetti che i tuoi sentimenti verso di lei vanno oltre l'attrazione?-
-Perchè non ne sono sicuro nemmeno io! E' tutto un casino!- mugolai, gemendo rassegnato.
-L'hai scritta tu?- Calum mi mostrò il foglio che poco prima stava nelle mie mani. Annuii. -Dobbiamo provarla il prima possibile, è una figata unica!- esultò.
-Ehm, Luke..- continuò poi, il moro. -E' per..- lasciò la frase in sospeso, lasciando anche gli altri sul filo della curiosità.
-Si, Calum. E' per lei.-

try hard[efp]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora