[Ambientata subito dopo It start with sorry]
Anche subito dopo che ho detto a Vox che ha il cervello piatto
O wow che cattiveria
heheh... Che cosa hai detto?
Piantala di fare lo spettacolino e fammi scrivere questa one shot
Tornarono in camera abbracciate, da fuori non sembrava che Charlie avesse appena perdonato una spia delle Vees. Ma Vaggie aveva più di una domanda per la testa e appena si chiusero in camera per non essere disturbate le riversò fuori tutte in una sola parola.
-Perché?
-Perché cosa?
-Perché lo hai perdonato?
-Perché, non avrei dovuto?
-Perché ti fidi di lui?
-Perché tu no?
-Perché continui a rispondere alle mie domande con altre domande?
Charlie si sedette ai piedi del letto e sospirò, sorridendo leggermente alla vista del viso arrabbiato della compagna in piedi in mezzo alla stanza.
-L'ho perdonato perché confido nel fatto che tutti possano cambiare.
-MA È UNA CAZZO DI SPIA DELLE VEES! CHARLIE È... È ...
-È una cosa che non sta né in cielo né in terra? Infatti stiamo all'inferno Vaggie. Più precisamente in un Hotel per redimere i peccatori e mandarli in paradiso gestito dalla figlia di Lucifero.- decretò Charlie con espressione offesa e arrabbiata allo stesso tempo.
-Charlie, io posso capire che tu voglia vedere sempre il buono in tutti, ma non tutti cel'hanno. In una sola giornata Sir Pentius ci ha messo in pericolo 2 volte. Io non voglio che succeda niente di brutto.-
-Sir Pentius si è scusato,- Esclamò Charlie -e io confido nella sua parola.
-Non è con una canzoncina mielosa che convinci la gente a cambiare Charlie!!- Urlò Vaggie. Troppo tardi si rese conto di aver ferito la sua ragazza. Charlie si rimise in piedi, afferrò il cuscino di Vaggie e lo lanciò in faccia alla fidanzata.
-Hai ragione Vaggie,- disse Charlie con voce rotta, ma dura come pietra- le mie canzoncine mielose infastidiscono sempre tutti, anche te. Quindi, dato che non voglio infastidirti ancora, trova un altro posto per dormire, che canto anche in sogno.-
Vaggie rimase spiazzata da quella dichiarazione. Vide la sua ragazza rinfilarsi sotto le coperte e spegnere la luce, senza neanche aspettare che lei uscisse. Aprì la porta sbloccando la serratura e fece per uscire, ma all'ultimo ci ripensò. La richiuse sbattendola, come avrebbe fatto se fosse uscita, e si nascose nell'ombra. Dopo qualche secondo Charlie iniziò a singhiozzare in silenzio. Sentirla piangere e non agire per consolarla era una vera tortura per Vaggie. Passarono minuti lunghissimi in cui il pianto della principessa si faceva sempre più forte. Ad un certo punto Vaggie non ce la fece più. Dato che Charlie dava le spalle alla metà del letto della sua ragazza, lei si avvicinò in silenzio, e con la grazia che solo un angelo possiede si sdraiò a pancia in giù sul materasso senza fare il minimo rumore, tenendo il busto alzato con braccia, quasi a toccare Charlie con il mento. Dopo alcuni secondi passati a pesare a cosa dirle, si decise.
-Charlie...- mormorò Vaggie.
-PORCA TROIA!!- Disse la bionda avendo un sussulto e cadendo dal letto per lo spavento.
-Ma tu non eri uscita?!- disse la principessa, rialzondosi in piedi e asciugandosi frettolosamente le lacrime con le mani.
-... No...
-Bhe peggio per te- disse la bionda ricoricandosi sul letto dandole di nuovo le spalle- vuol dire che ti infastidirò con le mie canzoncine mielose.
Vaggie ci rimaneva sempre peggio ad ogni parola. Alla fine le chiese:
-Tu credi che davvero che ogni anima si possa redimere chiedendo scusa?
-Sì, certo.
Allora Vaggie appoggiò il mento al fianco di Charlie.
-Allora mi perdoni?
Lei sospirò, ma poi annuì, prendendo a farle i grattini in testa con calma. Vaggie sorrise leggermente a quella risposta silenziosa e si godette i grattini per un po', ma poi si accorse che Charlie non sorrideva.
-Che cos'hai?
-Tu... Tu pensi veramente c-che le mie canzoni non servano a n-iente?- le chiese Charlie riprendendo a singhiozzare.
Farla stare così era un tortura per Vaggie. Si sollevò da lei e la fece girare verso di sé, prendendole le spalle con le mani.
-Charlie, nonostante la vita mi abbia insegnato che la gente sa solo usarti per poi scartarti quando non le servi più, io credo in quello che stiamo facendo. Ci credo ora come ci credevo il primo giorno. Semplicemente non voglio che nessuno ti usi. Sir Pentius ci ha provato, e tu lo hai perdonato. Ammiro questo lato di te: nonostante tutti ti vadano contro e provino a sabotarti, tu li perdoni. E se per farlo ti servi di una dote bellissima che hai come cantare, mi va bene. Amo tutto di te Charlie.-
Sentendo questo discorso Charlie le sorrise e la abbracciò forte. Vaggie la strinse a sua volta, crogiolandosi in quella stretta tenera che presto si trasformò in un bacio dolce.
-Ami tutto di me eh... dimostramelo.- disse Charlie staccandosi leggermente dalla sua ragazza, con un tono di sfida molto simile a quello che usava Angel per infastidire Husk. Vaggie rimase spiazzata da quelle parole, ma non se lo fece ripetere due volte.Ok cara credo possa bastare così.
Brutto stronzo fammi scrivere la scena hot!
Ho detto basta.
Ma i fan la vogliono!
Beh se la vogliono veramente spammeranno nei commenti la parola Chaggie.
Sei proprio stronzo.
Lo so.
Vb raga avete capito Alastor non me la farà scrivere finché non arriveremo ai 30 commenti con scritto Chaggie. SCRIVETELOOOO VOGLIO SCRIVERLAAAA.A PRESTO CON LA PROSSIMA SHIP!!♡♡
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Hazbin Hotel- One shots [Anche su richiesta]-
Fanfiction"Un saluto a tutti quanti, potete dirmi dove son? Non so come ci sia arrivato ma forse presto lo capirò. Di certo un angelo non sono, e direi meglio così... quella bontà non mi si addice, Com'è che ci si diverte qui?" ALASTOR NON PREOCCUPARTI TE...