Facciamo una premessa: IO VI AMO. Grazie di leggere i miei film mentali. Non so come ringraziarvi, ho iniziato questo libro solo un mese e mezzo fa e sono già arrivata a questi obbiettivi... è incredibile!
Vi ringrazio anche io, dato che almeno ve la sopportate voi e io me ne sto bello tranquillo.
Oh Al non preoccuparti. Oggi ti divertirai un sacco...
Io cosa? Cosa hai intenzione di farEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
*Cade in un portale interdimensionale aperto da Atlas [perché lei è la scrittrice e nel suo libro può fare tutto quel cazzo che le pare] cadendo dal soffitto in una stanza circolare che ricorda per l'arredamento una stanza dell'Hazbin Hotel.
Alastor si guardò intorno spaesato. Dove era finito da un momento all'altro? L'aria lì dentro sapeva di pittura fresca unita a puzza di putrefazione.
Si rese presto conto che nella stanza non c'erano né porte né finestre, e che quindi era intrappolato in 4 mura. Da solo.
E senza un'apparente via d'uscita.Usare i suoi poteri per tramutarsi in ombra e spostarsi fuori di lì sarebbe stato inutile dato che non poteva attraversare le pareti, in più non sapeva che cosa si celasse dall'altra parte del muro.
Mentre malediceva Atlas per averlo buttato in quella stanza, si chiese che cosa avrebbe potuto fare da solo. Proprio quando meno se lo aspettava, un portale si aprì da una parete.
Dato che era dall'altra parte della stanza, aspettò qualche secondo prima di avviccinarsi. Fu una pessima scelta. Una valanga di corpi gli arrivarono in faccia, facendolo cadere all'indietro.
Quando riaprì gli occhi si ritrovò seppellito da almeno tre persone: aveva Angel sopra la parte destra del corpo, con la sua testa vicino al piede; le gambe erano intrappolate entrambe da Charlie, che era caduta di faccia e si massaggiava il naso; infine aveva qualcun'altro, che non vedeva, ma che era sulla maggior parte del suo corpo e aveva un ginocchio proprio sui suoi genitali.
"Quest'odore è così... buono! Chi è che profuma così? Credo di averlo già sentito."Alastor, non potendo girare la testa verso la provenienza dall'odore, aspettò pazientemente che Angel gli si staccasse di dosso. Solo ora notava che oltre al non identificato di sinistra addosso aveva anche Husk sulla pancia, tenuto sollevato dai corpi di Angel e di... Lucifero.
"CAZZO!!" Panico. Solo e unicamente panico. Lucifero aveva solo aperto la bocca per pregare Vaggie di alzarsi da sopra il suo braccio, ma Alastor non poteva non riconoscere quella voce.
Dopo svariati minuti di attesa c'era solo una domanda a cui non era ancora riuscito a rispondere. Per quale cazzo di motivo era ancora sopra di lui?Lucifero intanto, guardava con la coda dell'occhio le reazioni di Alastor. Era pienamente consapevole di avere un ginocchio sulle sue palle e una mano proprio sul pettorale. Fu incredibile quando il re aprì bocca, chiedendo a Vaggie di restituirgli il suo braccio. Sulla faccia di Alastor passarono tutte le emozioni possibili immaginabili, tra cui sembravano ripetersi più spesso l'imbarazzo e il panico.
Ad un certo punto Alastor si girò verso Lucifero, guardandolo negli occhi. Nonostante avesse ancora il suo sorriso di facciata, l'ex Serafino riuscì a leggergli gli occhi come se fossero un libro aperto. Rimasero così minuti interi, guardandosi in faccia a vicenda.
Lucifero non si mosse di un millimetro neanche quando sentì il suo ginocchio alzarsi leggermente.Alastor sentì una scarica elettrica lungo la schiena mentre si tuffava nel mare d'oro degli occhi di Lucifero. Non si accorse nemmeno di non star più sorridendo. Ad un certo punto lo sguardo gli cadde sulle labbra del re degli inferi ed una forza sconosciuta provò a spingerlo ad avvicinarsi.
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Hazbin Hotel- One shots [Anche su richiesta]-
Fiksi Penggemar"Un saluto a tutti quanti, potete dirmi dove son? Non so come ci sia arrivato ma forse presto lo capirò. Di certo un angelo non sono, e direi meglio così... quella bontà non mi si addice, Com'è che ci si diverte qui?" ALASTOR NON PREOCCUPARTI TE...