Se come no... [📻🍎 pt4]

164 10 22
                                    

Rosie.
Doveva parlare con Rosie.
Alastor non ce la faceva più ad aspettare. Doveva assolutamente raccontarlelo, anche se questo significava anticipare il loro tè del mercoledì di ben quattro giorni.

Si incamminò verso Cannibal Town con il suo solito sorriso e un'andatura a dir poco spedita. Era domenica pomeriggio, ma i negozi del quartiere erano tutti aperti.

Mah. Ai suoi tempi la domenica era giorno di riposo per tutti, perché perfino Dio dopo sei giorni impegnativi si era riposato. Al mattino si andava a Messa e il pomeriggio si dedicava tempo alla famiglia.

Ora il giorno di riposo era il lunedì. Il lunedì?? Dopo la Grande Depressione del '29 [cit EliiBaldii] molte cose erano cambiate, e i risultati erano evidenti.

Finalmente arrivò davanti al negozio della sua più cara amica. L'unico chiuso la domenica e aperto il lunedì. Rosie sì che sapeva il fatto suo... anche dopo che tutti avevano cambiato il giorno di chiusura, lei non si era lasciata influenzare da niente e nessuno e aveva tenuto la sua domenica libera.

La porta del negozio era chiusa, ma le luci interne erano accese e una siluette familiare era seduta al bancone. Alastor decise di bussare sul vetro, ma ebbe di risposta solo l'urlo di Rosie che, senza alzare lo sguardo dalle scartoffie, diceva di essere chiusa.
Alastor sorrise divertito, smaterializzandosi e riapparendo al di là della porta.

-Sei chiusa anche per un vecchio amico?- le chiese fermo davanti alla porta chiusa alle sue spalle.
Finalmente la sua migliore amica si accorse di lui, alzando di colpo la testa e sorridendo appena lo vide.
-Alastor! Ma, cosa ci fai qui?- gli chiese lei, alzandosi dal suo posto e andando davanti al bancone.

Alastor attraversò il salone con tre lunghe falcate, arrivandole proprio davanti. Giusto per farla ridere, si  inchinò facendole un baciamano, le fece fare una giravolta su se stessa e  poi si esibì in una mini coreografia di tip-tap.

Lei rise di cuore vedendo questo, stupita dal fatto che Alastor si fosse lasciato così tanto andare.
-Vecchio volpone, perché tutto questo buonumore? È successo qualcosa che dovrei sapere e che ancora non so?-

-No, mia cara, nessuna novità eclatante...- rispose Alastor distogliendo lo sguardo e arrossendo un pochino.
Arrossendo un pochino!? Ma che diamine gli era preso ultimamente!?

-ALASTOR SEI APPENA ARROSSITO!?- chiese Rosie scioccata.

-D'accordo... ti devo troppo raccontare una... cosa- rispose Alastor, tornado a guardarla. O meglio, guardò l'aria che ora riempiva lo spazio poco prima occupato dalla sua migliore amica.

-Vieni muoviti, sto preparando il tè.- Urlò Rosie dall'altra stanza.

Il demone si affrettò verso la sala da tè che solitamente usavano per chiacchierare del più e del meno quando si incontravano il mercoledì.
Si sedette sulla poltrona di destra, la sua preferita, e iniziò a guardarsi intorno, chiedendosi come poteva dire alla sua migliore amica cosa gli stava succedendo.

Presto si sentì il fischio della teiera, segno che il tè era pronto. Poco dopo Rosie uscì dalla cucina e, come al solito, appoggiò il vassoio sul tavolino da tè in mezzo alle due poltrone. Poi, si sedette di fronte ad Alstor.

Subito dopo aver riempito di tè fumante le tazzine, iniziò a tartassare Alastor di domande. Questo, che non si era mai ritrovato in una situazione del genere, rimase in silenzio, aspettando che la sua amica si stancasse e lo lasciasse parlare.

-Insomma Al! Mi vuoi dire perché sei venuto qui di domenica mattina, tutto di buonumore? Quale è questa cosa? Hai incontrato una ragazza?-

A queste parole le orecchie di Alastor si alzarono per la sorpresa, facendo sorridere Rosie.
-Ho preso nel segno?-
-COSA!? NO!!-
-Mhmh... d'accordo, allora cosa è successo?-

Alastor prese un bel respiro, pronto a raccontare alla donna ciò che lo turbava.

-Allora... da dove comincio...? Ieri pomeriggio ero a fare un passeggiata, no? Poi ho deciso di tornare in hotel quindi mi sono teletrasportato sulle poltrone in sala. Fatto sta che c'era Lucifero che-
-LUCIFERO!?-
-Ah si non te l'ho detto... il re dell'inferno si è trasferito da noi...- disse Alastor [immaginatevi tipo la faccia che ha fatto quando ha detto -Eu, Susan-].

-Comunque, dicevo... c'era Lucifero che si stava tipo mettendo a posto il cappello, e ha iniziato a prendermi in giro.-
-Così, a caso.- disse Rosie pucciando un biscotto nel tè e morsicandolo.

-Ti giuro! Allora gli ho rubato il cappello per impedirgli di prenderlo, sai che è nano. Ma lui si è arrabbiato e se lo è ripreso volando. Poi è successa una cosa strana, che è il perché sono venuto qui a chiederti aiuto...- disse Alastor distogliendo lo sguardo.

-Sono tutta orecchie!-
-In pratica mi ha preso per il bavero della giacca e mi ha avvicinato alla sua faccia, minacciandomi di morte. Ma io al posto di spaventarmi, sai il diavolo, sono...-
-SEI???-
-SONO ARROSSITO!- dicendo questo Alastor arrossì di nuovo, quindi si coprì la faccia con una mano. Ovviamente, per rispetto delle buone maniere, omise tutto quello che era successo dopo.

-SEI ARROSSITO!??- gli fece eco Rosie, spalancando gli occhi.
- ...Si...-
Dopo aver sentito questo Rosie si alzò, accese il bastone di Alastor e iniziò a ballarci assieme a ritmo della musica.

-NON HAI IDEA DA QUANTO TEMPO ASPETTAVO QUESTO MOMENTO!!-
-Questo momento quale?-
-IL MOMENTO IN CUI TI FOSTI PRESO LA TUA PRIMA COTTA!!-

-AAHAHAHAHAHUASHHAJAJWWGJAJAMAKAAJHANANAJAOAJANAJAJAIAJJAJSJAIAJAJSJSJWJAKAJAJKAKAMAJAKANANAJAJANABKAAJANNANAJAJAHAJAJAHAJAJAHAJJANAJABABANAAHAHA-
-Alastor, perché ridi così?-

Il demone, ancora con le lacrime agli occhi per la risata, provò a parlare, ma ogni volta che iniziava una frase ricominciava a ridere.
Rosie spense la musica e appoggiò di nuovo il bastone, sedendosi pesantemente sulla poltrona e aspettando che quello scemo cieco del suo migliore amico gli desse uno straccio di risposta.

-IO? PRENDERMI UNA COTTA PER QUALCUNO?? MA FAMMI IL PIACERE UAHAHAHAHHA-
-....Ma ci sei o ci fai?- gli chiese Rosie seriamente stupita.
-Ma tu ci sei o ci fai...-
-Alastor ci sono tutti i segnali!-
-Se come no...-
[Questa scena sta diventando troppo italiana]

-Alastor, sei arrossito mentre ti minacciava di morte e sei arrossito parlandone 2 volte!! Che altri segnali devi avere?-

"Io aggiungerei anche all'elenco ti sei eccitato e ti sei masturbato pensando a lui" Pensò Alastor.
-No Rosie dai... non dire scemenze. A me non è mai piaciuto nessuno, figurati se adesso mi inizia a piacere quel nano del re dell'inferno!- disse il demone, alzandosi e prendendo il suo bastone.

-Come vuoi Al... sappi che la mia opinione in merito non cambia però.- disse Rosie, alzandosi in piedi a sua volta.
Si diressero verso la porta in silenzio e la cannibale la aprì facendo scattare la serratura. Si salutarono e Alastor varcò la soglia del negozio, uscendo fuori. Rapidamente le sue narici si svuotarono del profumo di lavanda e biscotti che permeava l'aria nel negozio e si riempirono dell'odore acre della putrefazione tipico dell'inferno.

-Alastor...-
Sentendosi interpellato, il Demone si girò verso la sua migliore amica.
-Se mai avessi bisogno di consiglio sai dove trovarmi.- Alastor sorrise davvero a quelle parole.
-Grazie Ros... sono fortunato ad averti come amica.- disse, prima di scomparire.

***

Buonsalve a tutti quanti. Ci ho messo tanto a scrivere questa parte, lo so. Mi sono fatta attendere.

Mentre scrivevo mi sembrava un botto di essere nel mezzo di una sessione di gossip con EliiBaldii e l'altra Monnalisa o con sky_fire10 e con TuyYhs

Vi lascio con un po' di suspense... cosa succederà nella prossima parte? Scrivetelo nei commenti (x-Hikaru-x_Anime_Fan e sky_fire10 mi aspetto teorie)

A prestooooooo
-Atlas

Hazbin Hotel- One shots [Anche su richiesta]-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora