𝑖𝑣. tell 'em, tell 'em, tell them your-

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CHAPTER FOUR !
— un'illusione passata
(chaos rising,,,  st3 ep2)

CHAPTER FOUR !— un'illusione passata(chaos rising,,,  st3 ep2)

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     STILES E SCOTT profumavano come due piante d'agrumi in un campo di geranio, miscelate attentamente in una bacinella di pepe e di ambrossido. Con la loro camminata audace ed energica, il petto gonfio e la pelle che odorava di dopobarba, sembravano pronti a conquistare il mondo —o, per lo meno, a fare colpo su qualche dolce donzella. Il piano di quella sera era dimenticare, per un momento, le donne che avevano strappato loro il cuore dal petto, danzandoci sopra come ballerine di punta, soffici e leggiadre. Eppure, qualcosa sembrava stonare sotto la luce di quei lampioni, sotto la polvere di stelle che cospargeva loro il capo.

«Che c'è?» chiese Stiles, notando il volto corrucciato dell'amico. Scott guardava il marciapiede con un'espressione indecifrabile, come se cercasse risposte tra le crepe.

«Che vuol dire "che c'è"?» Scott si mise le mani nelle tasche dei jeans, alzando le spalle di tanto in tanto. I suoi occhi vagavano nervosamente dalla punta delle scarpe alle case che si susseguivano una dopo l'altra, in un crescendo di armonia e steccati bianchi.

«Vuol dire che c'è, chiaro?» insistette il moro, il tono leggermente esasperato. Si passò una mano tra i capelli, che si sollevarono in ciocche disordinate, mentre cercava di leggere i pensieri dell'amico.

«Perché me lo chiedi?» Scott sospirò, il suo respiro caldo formava una leggera nebbiolina nell'aria fresca della sera.

«Per lo sguardo che hai fatto!» esclamò Stiles, gesticolando freneticamente. I suoi occhi brillavano di una curiosità impaziente, mentre il tono della sua voce si alzava di un'ottava.

«Non ho fatto sguardi!» Scott inarcò le sopracciglia, stizzito da tale affermazione.

«Era uno sguardo preciso, Scott»

«Cioè? Che sguardo?»

«Quello di chi pensa "non ho alcuna voglia di andare ad una festa"!» insistette l'amico, inclinando la testa e osservando McCall con una punta di sospetto.

«No... È solo che... È strano andare ad una festa di qualcuno di un'altra scuola» mormorò, cercando di trovare le parole giuste, mentre il suo sguardo vagava nel vuoto.

«Ma dai... E che sarà? Un solo bicchiere! D'accordo? Te la caverai!»
Stiles gli diede una leggera pacca sulla spalla, cercando di infondergli un po' di entusiasmo. Tuttavia, non servì a togliergli il muso lungo che gli oscurava il volto genuino.
«Andavo al nido con questa ragazza, capisci? Mi ha promesso che ci presenterà alle sue amiche, perciò, stasera, niente Allison e niente Margot. Stasera andiamo avanti!» esclamò, infine, con gli occhi che scintillavano di aspettativa.

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