˚ ༘✶ ⋆。˚ ⁀➷ 𝐔𝐍𝐈𝐓𝐄𝐃 𝐈𝐍 𝐆𝐑𝐈𝐄𝐅 #🌘
( . . . 𝘵𝘦𝘦𝘯 𝘸𝘰𝘭𝘧 )
▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬
𝘀𝘆𝗻𝗼𝗽𝘀𝗶𝘀 : : Margot Bleil è tornata a Beacon Hills e sembra non aver portato nulla di buono con sé. O...
CHAPTER FIVE ! — rischio e ricompensa (chaos rising,,, st3 ep2)
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬
MARGOT ERA UN TURBINIO DI EMOZIONI che oscillavano tra la rabbia furente e la voglia di uccidere. Mettere mano sul viso prepotente di Derek e staccarglielo con la sola forza bruta, pareva il sogno idilliaco che la faceva riposare dolcemente la notte. Non solo era delusa dal fatto che le avesse taciuto la verità, ma anche che si fosse dileguato velocemente e, come un fantasma, la evitava, sparendo dalla sua abitazione per giornate intere. Ma quella mattina, oh... Quella mattina l'avrebbe colto in fragrante, mostrandogli con chi aveva a che fare.
Per prima cosa, si era svegliata al levar del sole con un mal di schiena atroce: dormire nel pick-up per così lungo tempo si era rivelato una vera e propria tortura. Dall'amare quella vettura, ora, provava solo odio. Successivamente, era salita sulla propria bicicletta e, pedalando velocemente, raggiunse la nuova dimora di Derek in meno di trenta minuti. Aspettò fuori dal loft, con il freddo a farle compagnia, finché non vide la camaro entrare nel parcheggio sotterraneo. Dopodiché, attese alcuni minuti per evitare di incrociarsi e non lasciargli, così, l'occasione di fuggire dalla scappatoia perfetta. Appena vide una figura —seppur mingherlina rispetto all'alpha— passare davanti all'enorme finestra, la quale copriva quasi tutta la parete dell'ultimo piano, s'addentrò a passo svelto in quello che doveva essere una vecchia fabbrica abbandonata.
Aprì la porta d'ingresso, una lastra di metallo pesante; salì le scale a chiocciola, stando attenta a non inciampare; evitò qualche masso di cemento lasciato a terra e, quando si trovò difronte all'appartamento di Derek, spalancò l'entrata scorrevole con tutta la rabbia che aveva in corpo.
«Stronzo, mi hai mentito!» gridò, squarciando il silenzio che si era creato nell'enorme loft dallo stile industriale.
Isaac stava facendo avanti e indietro davanti alla finestra, lo sguardo corrucciato ed un ansia che la si poteva tagliare con il coltello. Derek, invece, pareva rilassato, seduto su uno sgabello ed intento a leggere. «Buongiorno anche a te» rispose quest'ultimo, non degnandola di uno sguardo.
«Mi eviti da giornate intere e questo è tutto quello che hai da dire?!» continuò ad urlare la bionda, incrociando le braccia al petto.
Derek alzò un sopracciglio. «Non ti sto evitando, ho avuto da fare»
«Cazzate!» imprecò «Prima trovavi sempre il tempo per me»
Il sole, coperto da nubi grigiastre, riempiva lo spazio con una luce fioca ma, paradossalmente, accecante. Isaac si morse un labbro: decise di dirigersi verso il sofà nero, cercando di dare ai due lo spazio di cui avevano bisogno. Quell'estate, la quale, ormai, pareva già svanire tra le fenditure del tempo, oscurata dagli eventi misteriosi che stavano riempiendo le loro giornate, era stata colma di esperienze e nuove avventure per la giovane Bleil. Non solo era partita con una persona che a malapena conosceva, girando per l'America, ma era anche riuscita a valicare il suo disturbo da stress post-traumatico, divenendo abile nel corpo a corpo. Tutto ciò, poté avvenire solo grazie a Derek, al suo sforzo e alla sua pazienza. Tuttavia, se Stiles e Scott sarebbero venuti a scoprire questo segreto, in aggiunta al fatto che lei si trovava a Beacon Hills già da mesi, tutti i pilastri su cui si stava reggendo faticosamente, sarebbero crollati con un soffio di vento.