˚ ༘✶ ⋆｡˚ ⁀➷ 𝐔𝐍𝐈𝐓𝐄𝐃 𝐈𝐍 𝐆𝐑𝐈𝐄𝐅 #🌘
( . . . 𝘵𝘦𝘦𝘯 𝘸𝘰𝘭𝘧 )
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𝘀𝘆𝗻𝗼𝗽𝘀𝗶𝘀 : : Margot Bleil è tornata a Beacon Hills e sembra non aver portato nulla di buono con sé. Oltr...
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IL FUMO SI LIBRAVA NEL CIELO, danzando armoniosamente con un filo di vento, mentre il via vai di persone lo spingeva verso l'orizzonte lontano, dove il sole brillava in un'esplosione di colori freddi. Una folta chioma di stelle, raggi di luce cadenti, soffici come seta, era appoggiata al muro della biblioteca: le labbra rosate avvolte alla sigaretta; gli occhi scuri e profondi, incastrati nelle fronde degli alberi; le dita affusolate che sfioravano il dorso d'un libro rovinato. "Suspiria" spiccava in un carattere gotico, dipinto in oro; la copertina rosa era adornata da piccoli occhi neri che parevano avere lo scopo di scrutare l'animo nel profondo. Sul retro, invece, la foto schiarita di Thomas De Quincey sembrava essere l'unica entità che rendeva il tutto reale.
Margot guardò il cielo liberarsi delle poche nuvole che lo oscuravano. Un raggio di luce le sfiorò il volto dalla pelle candida e pura, accarezzandola dolcemente ed avvolgendola in un abbraccio confortante. Respirò profondamente, inalando l'ultimo pezzo di nicotina che le rimaneva. Successivamente, gettò la sigaretta a terra, calpestandola ripetutamente, per poi entrare nella biblioteca della scuola.
L'ambiente era avvolto da un torpore accogliente, le luci soffuse creavano un atmosfera suggestiva, le finestre aperte lasciavano entrare un leggero venticello, mentre gli studenti accalcavano le librerie come uno sciame di api. In un tavolo nascosto da scaffali e corpi rigogliosi di vita, vi erano Allison Argent e Lydia Martin, intente a trovare nozioni su un computer portatile.
La corvina fissava lo schermo del pc con uno sguardo corrucciato, evidenziato da una concentrazione maniacale. Con una mano, sfogliava immagini su immagini, osservandone una ad una scivolare sullo schermo, mentre con l'altra disegnava sul quaderno un simbolo ignoto, tracciandolo ripetutamente con una penna nera.
Margot raggiunse le due ragazze, sedendosi su una delle sedie libere. «Hey» le salutò, una piccola smorfia stampata sul volto. «Che fate?» chiese, poi, con un velo di curiosità.
Allison continuava a spostare lo sguardo dal laptop allo scarabocchio, dal disegno al polso, dove un livido violaceo le stava contagiando la pelle di porcellana. «Hai mai visto una cosa del genere?» domandò, mostrandole ciò che stava facendo. Sulla pagina bianca spiccavano due linee nere che si intersecavano formando un angolo di novanta gradi, con una retta al centro che convergeva verso un punto concentrico.
Margot inarcò le sopracciglia. «Assolutamente no» rispose «È importante?»
«Sto cercando di capirlo» ammise la corvina, tornando al suo da fare.
