<[Capitolo 2]>

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Tutti cominciano a prendere la loro via lentamente.
Jessica e Carlton si avviano a passi lenti nella parte opposta a quella dei loro amici.
Le luci delle torce colpiscono sui muri, che sono consumati, ci sono i disegni dei bambini che sembrano muoversi da quanto le linee tracciate su quei fogli siano dispersive. Il silenzio che c'è è quasi stregato. Si vede che nessuno entra dentro in questo locale da anni. È come se questo luogo avesse sviluppato un rapporto col silenzio, così forte che non può essere spezzato. È tutto così fermo, così...morto. Loro non sanno che forse stanno calpestando il pavimento di un luogo pieno di traumi. Ma ovviamente non si vede. Si può soffrire anche in silenzio. Starà soffrendo qualcuno lì dentro?
Jessica spezza il silenzio.
Scontra uno scaffale e lo fa dondolare e il cigolio cessa dopo una manciata di secondi cadendo a terra.
"ODDIO COS'È STATO?!" Urla Carlton, fermandosi.
"Scusa, sono stata io..." Dice Jessica con un filo di voce.
I ragazzi proseguono senza parlare, più velocemente però. Hanno paura di incontrare qualcosa?
Il suono dei loro passi leggeri e smarriti si propaga da tutte le parti, con un eco di come quando sei dentro a una chiesa.
I due camminano uno affianco all'altro.
Sono alla ricerca di trovare qualcosa da esplorare, analizzare, osservare. Nei corridoi è abbastanza in ordine, significa che non ci sono stai esploratori prima di loro. Esploratori o Disturbatori? Carlton si assicura che la torcia sia carica mentre Jessica si guarda intorno, un po' preoccupata ma curiosa di vedere tutto quello che c'è. Un luccichio li attira. Cos'è? Un anello? Un orologio? I due si abbassano per vedere da dove viene quel riflesso. È dentro una ventola. Però è aperta, anche se nel locale non sia entrato nessuno, a parte loro. Entrambi i ragazzi sono curiosi di sapere di che cosa si tratta quello strano luccichio.
"Okay..ma adesso chi ci entra lì?"
"Io non ci passo"
"Allora ci andrò io..."
Jessica si abbassa e con cautela entra nel condotto stretto e infinito.
Sembra che non ci sia fine lì dentro.
Una volta ci passava aria, ora non più. Anzi, essere in quello spazio è soffocante.
Mentre Jessica striscia lì dentro la sua curiosità aumenta sempre di più. Quella cosa sembra essersi allontanata.
Jessica va avanti fino a sparire.
"Jess ci sei..?"
"Carlton..qui c'è altro da vedere.."

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ANGOLO AUTRICE!

Ciao bella gente! Spero che questo capitoli vi siano piaciuti! In questi giorni lavorerò sul terzo capitolo! E vi avviso che da lì succederanno delle cose un po' strane...
Grazie per aver letto la mia storia fino a qui, significa molto per me <3

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