~Please, stay
I want you, I need you, oh God
Don't take
These beautiful things that I've gotAshley
Non respirava.
Era pallidissima.
Iniziai a tremare.
Non riuscii a trattenere le lacrime.
Uscivano a fiumi, e le gocce bagnate finivano sul suo viso bianco.
Dovevo chiamare qualcuno, ma non ne ero capace.
Dovevo salvarla, ma ormai era troppo tardi.
Dovevo farlo. Per lei.
Afferrai il telefono e piano piano, con le dita tremolanti, composi il numero.
《Pronto?》presi un po' d'aria, e risposi. Con la voce che era poco più di un sussurro, e la segretaria dell'ospedale che faceva fatica a sentirmi, le diedi l'indirizzo dell'appartamento.
Quando sentii il rumore delle sirene, piansi ancora di più.
Pensavo che non avrei mai smesso di piangere, che le lacrime salate avrebbero continuato a scendere per sempre.
Non ripulii il mio vomito, ma i paramedici non fecero domande.
Era normale vomitare? Ero stata maleducata? Non mi mossi da lì, nemmeno quando il suo corpo venne portato via.
Non ero riuscita a dirle addio.
E per quanto la conoscessi poco, mi dispiaceva da morire.Mike
Mamma mi aveva concesso di portare Amber a fare la visita di controllo, perché sapeva che si fidava di me.
Qualche mese prima mia sorella si era rotta il polso cadendo dalla bici, e ora dovevamo assicurarci che andasse tutto bene.
Le diedi la mano, e lei me la strinse stretta.
Aveva dieci anni, ma era ancora molto coccolona e appiccicosa.
La adoravo per questo.
Quando spalancai la porta dell'ospedale, vidi molti medici nervosi, che correvano da una parte all'altra.
Non ci feci caso, e portai Amy, così l'avevo soprannominata, al reparto pediatrico.
La visita andò bene, lei era tranquillissima.
Uscimmo dalla stanza, ma i dottori erano ancora su di giri, così mi rivolsi alla segretaria.
《Mi scusi, perché sono tutti così agitati?》lei sospirò.
《Purtroppo è stata molto male una ragazza, non si sa ancora perché. Non ce l'ha fatta.》
《Può dirmi il nome, perfavore?》
Lei roteò gli occhi.
《Non dovrei, ma... con questa simpatica bimba, non le si può dire di no.
Si chiamava Sophie Robinson.
Poverina, frequentava ancora il liceo...》
Ma non ascoltai altro.
Chiamai papà, che venne subito a prendere Amber.
Non potevo lasciarla da sola.
Dovevo aiutarla.
Corsi più veloce di quanto fossi capace, e quando la vidi mi si spezzò il cuore.
Era inginocchiata sul tappeto, non si muoveva.
Le presi il viso tra le mani.
《Ci sono io. Shh.》
La accarezza i capelli, ma non si tranquillizzò.
Non importava, non pretendevo che mi parlasse.
Le diedi un bacio sulla fronte.
《È tutta colpa mia, s-se l'avessi cercata...io...》
《Non è colpa tua. Non lo è.》
Ma fu in quel momento che capii che Sophie aveva mangiato un pezzo del mio Pasticcino.
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We're just broken glass
Romance《Sono solo un pezzo di vetro rotto, pasticcino》 《siamo entrambi vetri rotti, ci aggiusteremo insieme.》 Ashley è una ragazza timida e introversa, che viene obbligata dalla madre ad andare a un famoso liceo per studiare giurisprudenza. La sua coinquil...