9.

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"Io ti conosco" sputai, ma mi corressi "Non proprio, ma ti ho sognato in un certo senso".
Tutti mi ascoltarono senza fiatare, erano molto attenti a ciò che dovevo dire, e non persi attimo.
Ero sempre stata una tipa che si stava sulle sue, ma ora basta, io dovevo sapere se era vero ciò che avevo sognato.
"Mi hai morso..."continuai.
Tutti dopo quell'affermazione impallidirono ma non ne feci una causa.
"Avevi assunto un aspetto mostruoso, eri pieno di vene che ricadevano su i tuoi occhi...oh i tuoi occhi erano diventati neri, per non parlare dei denti che diventarono appuntiti"dissi io ricordandomi di quell'incubo.
Ma appena aprí bocca per continuare Damon mi interruppe "sei sicura che quello che avevi visto fossi io, insomma io non mordo" disse lui facendomi persuadere, ma io persi completamente la ragione.
Mi dava fastidio la sua presenza.
Il suo modo di fare.
E persino la paura che vi provocava.
Adesso basta.
È ora di mettere fine ai giochi.
"Senti il sogno parlava chiaro, eri tu! Ne sono più che sicura credimi, e mentirei se dicessi che quel sogno non fosse tremendamente reale. Le tue zanne perforarmi il collo, il sangue che ad ogni sorso diminuiva e io mi sentivo sempre più debole. Damon te lo dico chiaro e tondo" dissi riprendendo fiato, mi stavo liberando da un grande peso, e stavo parlando come non avevo mai parlato in vita mia "da quando sei entrato ho avuto seriamente paura che tu mi facessi la stessa cosa che hai fatto nel sogno, il mio sangue era diventato così gelido che pensavo fossi morta e ti prego non ripetere più che non è vero, perché me lo sono sentito dentro la pelle" dissi io finendo, non dovevo dare altre spiegazioni.
Del tema?
Bhe quella era una cosa tra me e me.
"Quindi dí la verità potresti mai fare una cosa del genere nella realtà?" Gli domandai e ne rimase spiazzato.
Nella stanza regnava il silenzio assoluto.
Ma appena Damon aprí bocca Caroline rise e poi disse "bella storia dai adesso parliamo d'altro, anzi a proposito di domani siete pronti?" E per sfortuna il discorso fu sviato.
Ma in quell'asso di tempo avevo notato la tensione di tutti.
Forse ero molto vicina a un segreto, che io non dovevo sapere.
Vampiri?
Probabile.
"Hai già fatto quella domanda non so quante volte da stamattina" disse Bonnie alzando gli occhi al cielo.
E da lì calò la tensione.

Parlammo di molte cose conoscendoci ancora di più.
Durante il discorso 'sport' notai che da una buona mezz'ora Damon mi stava fissando, mettendomi a disagio.
La situazione mi stava dando sui nervi e allora con tutta la pazienza che avevo in corpo domandai ad Elena dove si trovasse il bagno "si trova sopra, prima porta a destra" disse sorridendomi e la ringraziai.
Appena salí le scale una presenza dietro di me mi sbatté al muro.
Chi era?
Damon ovvio, chi poteva essere se non lui?
Mi guardó dritta negli occhi, le sue pupille si dilatarono e disse "tu devi dimenticare ciò che hai sognato" ma era pazzo o cosa?
"Non me lo dimenticherò mai, sappilo, ormai è fatta, purtroppo per te non c'è un qualcuno che mi può fare dimenticare ciò che ho sognato" dissi io ormai, era uscito il mio carattere nessuno mi poteva più fermare.
Ero andata.
"Che caratterino"disse beffardamente ma con una faccia alquanto stupita.
"E comunque no, non lo farò mai" continuó "e poi sono fidanzato non vedi? Non mi puoi sognare sopratutto se facciamo cose un po', come si dice..." disse alzando gli occhi pensando al termine da utilizzare e io sbuffai spazientita.
"Inappropriate" finisce.
"Hai finito?" Gli domandai, ma non ebbi risposta, ma avvicinó la sua bocca al mio orecchio, provocandomi delle scariche elettriche lungo la schiena, e mormorò "ci vediamo bellezza" e poi sparí, lasciandomi lí a bocca aperta.
La stessa frase.
La stessa frase del sogno.
"Ci vediamo bellezza".

How deep is your love? ~ Damon Salvatore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora