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Dopo aver mangiato ho messaggiato con Lisa, aggiornandoci su tutto.
Infatti mi ha detto che molti professori si chiedevano del perché della mia assenza e lei ovviamente ha detto la classica scusa.
"No prof sta male".
Alla fine gli ho detto per filo e per segno del perché stessi lí, e come me lei è rimasta sbigottita, tanto che mi voleva raggiungere fin qui dicendomi che per me era pericoloso stare da sola, ma io l'ho rassicurata dicendole che in due sarebbe stato doppio il pericolo.
E così l'ho convinta, ovviamente promettendola che mi sarei fatta sentire ogni giorno.

Alla fine si fecero le 18, quasi ora di cena e io stavo comodamente sul mio letto a pensare a ciò che dovevo mangiare.

Mystic Grill.
Ti prego basta, ne ho abbastanza.
Sushi.
No, ho fame e dista troppo.
Pizza.
Non ho mai visto una pizzeria qui e non vorrei nemmeno chiamare ad una, perché sicuramente dovró aspettare almeno mezz'ora, se mi va bene, per averla.E quindi con questo ritorniamo al dramma Sushi.
È come se fosse una reazione a catena.
Bhe devo dire che non esistono altri locali dove mangiare.

Ma ciò che interrompe i miei pensieri è il suono del mio cellulare.
Elena.
Pronto iniziai.
Ehi ciao Linda, volevo avvisarti, anche se è un pò tardi, di venire a cena da noi, ovviamente se hai altri piani... disse lasciando la frase in sospeso.
Certo! perché non andare a cena da Elena?
Sì, certo mi farebbe davvero piacere.

Ok allora saresti pronta verso le 19.30? Domandó.
Certo, allora a dopo, ciao Elena! La salutai.
Ciao Linda! Ricambió e io chiusi.

*casa di Elena*
"È buonissimo questo pollo"dissi io abbozzandomi di quella delizia preparata da Stefan.
Fortunata lei, ha un cuoco come fidanzato.
"Grazie, ma non è uno dei miei piatti migliori"disse, e io rimasi a bocca aperta, tanto che quel particolare fece ridere tutti.
"Allora aspetteró con ansia di assaggiare gli altri"dissi con un sorriso che andava da un orecchio a un altro.
Poi dissi "ma come mai Caroline non viene? non sembra una ragazza che fa ritardo".
"Infatti è una ragazza puntualissima, infatti anche per noi questo fatto è insolito"disse Bonnie.
"Vabbè avrà avuto qualche contrattempo, certe volte la madre le fa dei discorsi sulla raccomandazione"disse Elena.
"Uh la madre è un poliziotto e quindi è sempre in guardia, sai sopratutto in questo periodo"disse Bonnie.
"In questo periodo? E perché mai?"dissi io confusa, dovevo sapere di più.
"Oh bhe ci sono diverse uccisioni che sembrano causati da morsi di animali"disse Stefan.
"Oh"fu tutto ciò che dissi prima che suonasse il campanello.
"Oh deve essere Caroline"disse Elena alzandosi dalla sedia.
Ma quando ritornò Caroline non era sola, con lei c'era anche un uomo.

Capelli nero pece.
Occhi azzurri come il ghiaccio.
Denti appuntiti come un vampiro.
Fisico slanciato.

Non ci potevo credere, era lui.
L'uomo del mio incubo era qui.
Io rimasi in evidente shock, tanto che anche lui se ne accorse e disse ridendosela "lo so che sono bello ma così mi consumi"e poi rise, rise solo lui, ma poi venne affiancato da Caroline.
"Ragazzi vi presento il mio nuovo ragazzo Damon"disse Caroline appena si riprese.
"Ti presento Linda, Stefan, Elena e Bonnie"continuó con un sorriso a 32 denti.
E poi ci strinse le mani.
Io fui l'ultima.
E appena me la strinse, una scarica di brividi mi percorse tutta la schiena.
E non solo era dato solo dal contatto ma anche da come mi guardava.
È come se mi guardasse dentro l'anima.
Mi sentivo spoglia ai suoi occhi.
Ma appena si staccò si sedette a tavola seguito da Caroline.
Ciò che notai in quei minuti era lo sguardo di Stefan.
Che si seppe essere il fratello.
Bhe non sembrava che andassero tanto d'accordo.
Sopratutto dagli sguardi che li lanciava.

Appena finirono ci sedemmo sul divano.
O meglio io, Stefan, Elena e Bonnie ci sedemmo sul divano, mentre Damon si sedette sulla poltrona pieghevole e Caroline, invece, su di lui.

Quest'ultima sembrava strana sin da quando era entrata.
Portava una sciarpa al collo e non se l'è tolta neanche una volta.
Strano da parte sua.
Rispondeva male a tutti.
Strano da parte sua.
E rideva, ma non una risata qualunque, ma una risata forzata.
Strano da parte sua.
"Ehi Caroline non stai sudando? Fanno 20° con il camino acceso"disse Elena provando a togliere la sciarpa dal collo di Caroline.
Ma lei la spinse così forte, che la fece andare dell'altra parte del divano.
Tutti noi, anzi solo noi tre, la guardammo a bocca aperta, mentre Damon se la rideva.
Già mi sta sul cazzo questo Damon.
Anche se devo dire che ho anche paura di lui.
Anzi su quello che ha fatto a me nel sogno.
Non so se quello era uno premonitore o un segno.
Per avvertirmi di qualcosa.
Si ma di cosa?.
Mi domandai.
"Linda, giusto?"disse Damon, dopo che Caroline si fu seduta, concentrando tutta la sua attenzione verso di me.
"Sì"risposi.
Fredda, ma spratutto breve e concisa.
"Una domanda"disse aspettando qualche secondo di silenzio.
Tutti stavano aspettando cosa aveva da domandare.
A me.
E poi perché a me?.
Cosa voleva da me?.
Ma l'attimo dopo tutte queste domande scomparvero, generandone altre ancora più incasinate.
"Noi due ci conosciamo?" Boom.
Disse lui freddo, generando però dentro di me un esplosione.

Se qualcuno mi dovesse chiedere in questo preciso istante.
Cosa c'è nella tua testa?.
Sapete cosa risponderei?.
Il caos.

How deep is your love? ~ Damon Salvatore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora