Ma Gori non poteva essere preso, voleva vivere. Superò la recinzione e incominciò a correre. Era dentro un cimitero, i lumini accesi delle tombe facevano sembrare quella situazione ancora più spettrale. Illuminando con due fari i militari si erano avvicinati, erano a un passo dal piccolo Deisein. Gori notò una buca, era una fossa preparata per qualche bara e lasciata vuota, un nascondiglio perfetto. Si lanciò nella sepoltura facendo un salto di pochi metri, atterrò di schiena sul terriccio umido. Sul fondo della fossa era tutto buio.
I passi dei militari si sentivano anche nell'oscurità della buca. Rumori che si avvicinavano a lui. Poi due urla strozzate, le grida dei militari, versi di dolore e ancora due tonfi, i due soldati che cadevano a terra privi di vita, uccisi da qualcuno o qualcosa.
Gori non capiva che stesse succedendo la fuori, cercò di sollevarsi facendo leva con le mani sul terriccio bagnato quando una voce vicino a lui, nel fondo della fossa, gli sussurrò qualcosa.
- Non preoccuparti. Ci ho pensato io a loro.-
Dimenandosi nella fossa Gori incominciò ad urlare:
-Chi cazzo!? Chi è!? -
Una mano afferrò nel buio il suo collo. Gori urlò ancora più forte tentando di liberarsi dalla presa.
- Io non permetterei a nessuno di sfiorarti. Tu e io siamo uguali. -
Gori riprese fiato, la presa della mano gli liberò il collo.
- Chi sei? -
- La terra. -
- La terra non ha voce! -
- Tu partecipi della mia sostanza, ti nutri del mio suolo e vivi perchè io esisto. Come ti chiami Deisein?-
- Gori.-
- Gorki?-
- No! Il mio nome è Gori!-
- Io sono te, io sono Gori! Il tuo corpo è il mio e il mio è il tuo!-
- Ma non possiamo avere lo stesso nome!-
- Allora io sarò Gorki. Fra noi non ci saranno distinzioni, io t'insegnerò la via della terra e tu sarai i miei occhi da Deisein a Cèlion.-
- A che ti servono i miei occhi Gorki?-
- A vedere meglio Gori.-
Dicono che il dolore non si possa descrivere. Un sentimento troppo personale per essere condiviso. La terra calpestata da milioni di uomini e Deisen soffre ogni secondo, ogni minuto, ogni giorno. Ha imparato a convivere col dolore e anche Gori imparò.
Così passavano i giorni e ogni sera il piccolo Gori si nascondeva dai militari nella stessa bara. Non andava più nessuno al cimitero dopo la notte di sangue, si era diffuso il terrore e dopo le otto di sera suonava il coprifuoco per tutti, uomini e Deisen.
- non altri alimenti giovane Deisen, ti nutrirai esclusivamente di terra! -.
Ripeteva continuamente la terra, Gorki. Dopo tre settimane di dieta basata esclusivamente sul suolo Gori aveva imparato a manipolare la materia della quale si alimentava e così diede un corpo a Gorki, manipolando l'argilla. In principio lo costituì come un adolescente, col passare degli anni Gorki cresceva insieme a lui, la terra si modificava e il ragazzo divenne l'uomo.
- disfati! - .
Urlava Gori quando desiderava che Gorki si dissolvesse, e in una nuvola di fumo via, Gorki era scomparso.
- se continuerai a mangiare un giorno controllerai ogni lembo di terra, ogni granello di sabbia. Finalmente non ci sarà più distinzione fra la tua carne e me -.
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Occhi di vetro. E l'uovo parlò
FantasyIl tempo delle mele è finito nella metropoli di Celion. I cannibali sono tornati e la disperazione è il nuovo sentimento comune. A Celion tutti quelli che non hanno una comune dieta onnivora sono chiamati Deisen. Gori, un Deisen Mermer (mangiatore a...