<< pianterei ogni singolo seme che i mortali posseggono pur di vederti sorridere... >>
Annaspo mentre apro gli occhi, sconvolta dall'ennesimo sogno con lo stesso soggetto.
Mi siedo e mi tengo la testa e il mio respiro è veloce come un cavallo selvaggio, lacrime amare scendono giù dalle mie guance come se ciò che ho appena concluso sia l'ennesimo frammento di chissà quale triste ricordo...
'Che diavolo mi prende da qualche sera?' Mi domando mentre strofino furiosamente i miei bulbi oculari per smettere di piangere.
Pigramente mi siedo, afferro il bicchiere d'acqua accanto a me e dei sonniferi che mio padre mi ha gentilmente preso quella mattina alla piccola farmacia del centro.
Ingoio quella piccola medicina e insieme ad essa svuoto il bicchiere, sento scendere tutto giù dalla mia gola e poi con un tonfo mi butto sul morbido cuscino, mi passo la mano sul volto mentre borbotto qualcosa che nemmeno io comprendo, magari qualche ingiuria. Per fortuna mio padre non è qui presente, sennò mi immagino la punizione che sarebbe arrivata.
Giro la testa e guardo la sveglia elettronica che si trova sul mio comodino: le 03:33, di nuovo, allungo la mano prendendo la penna e mi avvicino al calendario appeso al muro vicino al letto, il segno rosso indica la giornata dove l'ho visto.
Quei capelli mossi e neri raccolti in un coda, gli occhi felini e gialli, le sue...corna decorate da gioielli dorati.
'Un demone, un demone nei miei sogni! Se solo papà sapesse ciò...' penso sconvolta, lo sogno ogni notte, lo vedo fare gesti dolci e romantici come una maledetta sirena che richiama un marinaio.
I sogni sono così vividi che sento perfino il calore delle sue dita quando le passa sulla mia guancia.
Le sue dita...sono perseguitata dal diavolo!
Alzo il cuscino e prendo il rosario, lo stringo al petto mentre chiudo gli occhi.
<< In Nomine Patris, et Filii et Spiritus Sancti... >> faccio il segno della croce mentre inizio a pregare a San Michele Arcangelo in latino chiedendo protezione.
Le mie dita fanno scivolare le perle del rosario mentre cerco di proteggermi dal male, lo stesso male da cui mio padre protegge me e tutta la città di Salem. Lui ci salva ogni volta che ne ha l'occasione anche se non sempre riesce nella sua sacra missione...
'Non mi lascerò andare come ha fatto mamma' mi ricordo quando improvvisamente sento qualcosa muoversi nella mia bocca, che strano...
Forse è il sonnifero che non sono riuscita a ingoiare ma è strano, ma le pasticche non hanno delle zampette.
Sputo via ciò che ho dalla mia bocca e spalanco gli occhi nel vedere che è una mosca, mi domando come diavolo ci sia finita una mosca dentro la mia bocca.
Questa muove le sue ali e rotola sulla pancia ritornando in piedi, si pulisce e mentre ciò accade sento altre piccole zampette salirmi su per la gola.
Spalanco gli occhi e inizio a tossire e perdo battiti nel vedere che sto tossendo delle mosche, più faccio così più vedo quei piccoli insetti cadere sulle coperte.
Vorrei urlare e chiamare mio padre, chiedere aiuto, ormai non basta più tossire perché quelle iniziano ad uscire da sole dalla mia bocca e iniziano a riempire la stanza, il loro ronzio è assordante e pungente.
Inizio a dimenarmi a scacciarle, cerco di portarmi le dita in bocca per togliermele il più possibile da lì dentro, vorrei provare a vomitare sperando che ciò finisca ma queste piccole stronze iniziano a respingere le mie dita.
Io spingo per riuscire a raggiungere la mia ugola ma queste fanno leva per togliermele via e ci riescono.
Le mosche, una volta uscite e asciugate, formano una nuvola oscura che vola intorno a me, ora che ho ripreso la capacità di respirare risento nuovamente bloccare l'aria, la paura ha preso il controllo del mio corpo.
Gli insetti formano due mani e mi tengono i polsi mentre un pezzo dello sciame si stacca e lo vedo smontare con una forza sovrannaturale lo specchio attaccato al muro, facendolo levitare verso di me.
Il cuore si blocca: cosa vogliono fare?
Sto per urlare quando nuovamente sento altre mosche uscirmi dalla bocca impedendomi di farlo.
Lacrime scendono calde dai miei occhi, spaventata a morte mentre vedo lo specchio avvicinarsi a me.
Appena mi arriva davanti sento che un altro sciame mi costringe a guardare ciò che dovrebbe essere il mio 'riflesso'.
Quello che vedo purtroppo non è altro che un incubo, una versione di me che mi è così familiare ma così sconosciuta allo stesso tempo: la pelle tendente al perlacea, ho quattro occhi neri, quattro ali da libellula sulla mia testa, al posto della mia normale dentatura ho dei denti leggermente appuntiti come quelli di uno squalo, tempestata di gioielli e da una mantella rossiccia trasparente.
Questa non sono io, non posso essere sveglia, questo è un orribile incubo.
Inizio a singhiozzare nel vedermi e improvvisamente lo specchio si opacizza come se qualcuno ci avesse alitato sopra, mano a mano appare una frase: oiarbbef 41.
Che cosa significa?
Insieme alla frase appare un simbolo insieme ad un cuore, non so cosa significhi ma inizio a tremare e le mie lacrime si moltiplicano.
Sento che la situazione stia sfuggendo di mano, non riesco a ribattere o a fare nulla, sento la testa esplodere e il mio cuore non sembra farcela, i miei occhi si chiudono pesantemente e sento che il mio corpo crollare sul materasso.
Sento che sto perdendo la coscienza, il ronzio sembra mano a mano sparire ma le mie braccia vengono guidate da qualcuno.
Quel calore...quella morbidezza...dove l'ho già sentita?
Le mie dita toccano qualcosa di freddo come della bigiotteria, come qualcosa che ho già fatto in passato le arriccio afferrando qualcosa di liscio e duro, come due corna.
<< torneranno i bei momenti, te lo prometto piccola libellula... >> sussurra una voce bassa e maschile.
Due labbra si posano sulle mie lasciandomi un soffice bacio mentre il mio corpo e la mia mente decidono di lasciarmi andare...
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| Salem | Saga Oscura Fanfiction
Fantastik- fanfiction della Saga Oscura (J. Fiorentino) - (ci saranno alcuni personaggi provenienti dalla Saga Oscura di Jonathan Fiorentino mentre altri sono di mia invenzione) Per Circe Holy la vita è un continuo ripetersi, un qualcosa di sicuro e immutabi...