Dopo il primo giorno di ieri non me la sento proprio di dire che questo college sia adatto a me, capisco la religione e tutto ma è un posto...strano per me.
A partire da quella Magdalene, pensa che sia invisibile ma invece la noto come mi osserva da lontano con i suoi occhi enormi e quell'inquietante sorriso.
Tengo ben salda lo zaino mentre cammino quando qualcuno richiama la mia attenzione tirandomi una palla di carta.
Mi volto e non molto lontano da me ci sono quei due che ho visto ieri da lontano, il più grosso scuote la mano in segno di saluto mentre addenta una ciambella mentre l'altro sembra sulle sue con l'aria quasi innocente.
Non dicono nulla ma non è certo carino lanciare cose addosso alle persone, stringendo la cartaccia mi avvicino a loro e gli e la porgo.
<< è vostra? >> domando senza troppi giri di parole.
Il ragazzo biondo pallido fa un ghigno divertito alzando le spallucce.
<< può darsi di sì come può darsi che te l'ha lanciata lui >> indica divertito il gigante al suo fianco.
Alzo gli occhi al cielo e gli riconsegno gentilmente la pallina improvvisata con la carta.
<< chiunque dei due sia stato, volevo solo dire che non sono un cestino della spazzatura che cammin- >>
<< vuoi una ciambella, zuccherino? >> mi appare magicamente davanti una mano con una ciambella glassata al cioccolato.
Also gli occhi e noto che è il ragazzo più grande ad aver fatto una mossa del genere.
Arriccio il naso leggermente irritata, 'chi diavolo sono questi due? Non li ho mai visti a Salem' penso annoiata dal loro comportamento strambo e da bulletti.
Ma cerco di essere un po' superiore a loro e con un sorrisetto tirato allontano la ciambella.
<< tu sei Holy giusto? >> domanda il gigante.
Io annuisco.
<< Circe Holy, la figlia del reverendo Holy della- >>
<< cazzo ti ha chiesto solo se sei Holy, non penosa presentazione da primo giorno di scuola >> grugnisce il biondo pallido quasi annoiato.
Questo si alza dal posto e si stiracchia per poi dare una pacca sul braccio al suo amico.
<< andiamo Dexter, questa è noiosa >> gli dice.
Io lo osservo quasi offesa, non ho detto o fatto nulla di male per-
<< oh eccoti qua Circe! >> esclama una voce dietro alle mie spalle mentre due mani mi afferrano.
Riconoscerei la voce tra mille perché è diventata quasi una persecuzione: Magdalene.
<< abbiamo lo studio della Bibbia! Ti unisci a noi? >> domanda con quel suo solito sorrisetto inquietante.
Tento di dire qualcosa ma questa mi spinge via senza darmi il tempo di controbattere, come se non volesse che stessi lì accanto a quei due.
Intanto il biondo pallido scuote la mano in segno di saluto e fa un ghigno divertito mentre quell'altro corre verso me e Magdalene.
<< hey pasticcino ripieno di crema catalana aspetta! Ti è caduta una cosa! >> urla e ciò fa fermare la stramba.
Appena ci raggiunge mi porge qualcosa in mano e poi se ne va via.
Abbasso lo sguardo e spalancando gli occhi noto che mi ha lasciato la cartaccia che mi hanno lanciato, 'mi stanno prendendo in giro?' penso indignata dal gesto.-0-0-0-
Chiudo la Bibbia con un tonfo che si propaga tra le pareti della chiesa, distrutta, i ragazzi intorno a me si alzano parlottando a vicenda o vanno via.
I miei compagni di college mi creano un certo senso di ansia: sembrano una massa di burattini inquietanti, ogni loro movimento sembra calcolato e ogni parola scelta con cura, le loro divise, li fa sembrare fatti con uno stampino quasi unico.
Solo ora mi rendo conto che le ragazze presenti hanno tutte le stesse acconciature ed io invece sono l'unica con i capelli tagliati a metà collo.
Pure ora sembra una scena ricostruita, come se stessero recitando un copione improvvisato, noto come a volte i loro sguardi sono puntati su di me.
Mi lascio andare sullo schienale della sedia chiudendo gli occhi mentre un leggero mal di testa sta prendendo forma all'interno della mia fronte.
Odio particolarmente questo tipo di dolore perché inizia a colpirmi ripetutamente agli occhi costringendomeli a chiedere ripetutamente e ogni respiro che faccio è doloroso, le narici sembrano ispirare migliaia di aghi che raggiungono il baricentro doloroso e lo colpiscono ripetutamente.
<< tesoro >> sento la mano di mio padre appoggiarsi sulla mia spalla.
Pigramente apro gli occhi e lo osservo dal basso.
<< tutto bene? Ti vedo un po' scombussolata, Magdalene mi ha detto che hai conosciuto due persone oggi...ne vuoi parlare? >> domanda apprensivo.
'Magdalene una barcata di cazzi suoi non se li poteva fare?' penso velenosa prima di rendermi conto di aver agito di ira.
La mia fortuna è non averlo detto ad alta voce dato che venti preghiere del perdono in ginocchio sui piselli congelati non fanno parte del mio Mercoledì sera ideale.
Faccio un sorriso tirato e lo guardo cercando di rassicurarlo.
<< sono solo stanca della giornata papà, e ho un po' di mal di testa...ti dispiace se torno a casa da sola e vado a riposare? >> domando un po' speranzosa.
Mio padre fa un sereno cenno con la testa prima di baciarmi teneramente la fronte.
<< che Dio sia con te Circe, quando starai meglio mi parlerai di questi due compagni >> conclude prima di allontanarsi e parlare con Magadele e un altro ragazzo.
Alzo il sopracciglio confusa prima di alzarmi dalla sedia e inizio a percorrere la navata.
Non ho capito questo interesse di mio padre per due studenti alquanto dimenticabili.
Le mie orecchie captano la vecchia Granny che parlotta con 'Dio' nello sgabuzzino.
Sospiro e decido di non darci troppo peso, come al solito, e riprendo il mio cammino verso casa.
Anche se è un tratto brevissimo sembra che duri un eternità, mi tolgo il fazzoletto da chiesa dalla testa e mi concentro ad andare in camera mia.
Una volta arrivata chiudo la porta dietro di me e sospiro, appoggio il pezzo di stoffa sull'appendiabiti insieme al rosario di perle e mi tolgo le scarpe pigramente.
I miei passi sembrano pesanti e stanchi mentre raggiungo il letto, mi ci butto di peso e lascio che un sospiro pesante lasci le mie labbra.
'Non so...magari sono ancora in tempo per cambiare college' penso nuovamente prima di decidermi di indossare la camicia da notte.
Mi tolgo la camicia rimanendo in reggiseno e quando mi tolgo la lunga gonna qualcosa rotola fuori dalla tasca...la cartaccia.
Gemo roca mentre la afferro e mi avvicino al cestino.
'Quei due bulletti...non alzano il culo nemmeno per buttare via una-' i miei pensieri si interrompono alla vista di un numero: 10/09.
Confusa apro il pezzo di carta accartocciato e si rivela essere un bigliettino con su scritto:'voglia di divertirti tesoro? 10/09 alle 00:00, Hell's Gate
~ Evan'
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| Salem | Saga Oscura Fanfiction
Fantasy- fanfiction della Saga Oscura (J. Fiorentino) - (ci saranno alcuni personaggi provenienti dalla Saga Oscura di Jonathan Fiorentino mentre altri sono di mia invenzione) Per Circe Holy la vita è un continuo ripetersi, un qualcosa di sicuro e immutabi...