Capitolo 5

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~ due giorni prima ~

Porto la palettina del gelato in bocca e mi sento in estasi mistica, questo dolcetto freddo è veramente la fine del mondo.
La mia balia mi osserva mentre mangia pure lei, questo posto è veramente il paradiso se non fosse che dovrei pagare per prendere il gelato, 'mortali, strane creature' penso con un accenno di nostalgia per il mio dominio laggiù, li il cibo è gratuito sopratutto per me.
La signora davanti a me controlla l'orologio e si guarda intorno.
<< dovrebbe essere già qua... >> sospira un po' sconsolata scuotendo la testa.
Io alzo le spalle un po' annoiato.
<< sai come è fatto mio fratello: appare quanto meno te lo aspe- >>
<< parlavate di me? >> dice una voce alle mie spalle.
Mi volto e vedo un ragazzone dai capelli castani e un accenno di barbetta e baffi, faccio un sorrisetto tra l'irritato e la felicità perché Dexter mi fa questo effetto: non lo sopporto ma infondo gli voglio un pelino di bene.
Lui dall'altro canto ha il suo solito sorrisino da gatto stronzo oppure, come lo chiamava lei, da gatto matto.
Il giovane davanti a me apre le braccia.
<< fratellino zuccherino! Quanti anni eh? >> dice prima di avvolgermi nel suo abbraccio soffocante.
Ad un primo impatto rimango di pietra perché mi rendo conto che è più forte di me, ma poi riesco a ricambiare il suo fraterno gesto.
<< beh...un po troppi Dex >> borbotto e mi stacco da lui.
Dexter si siede in mezzo a me e alla balia sulla sedia di ferro di questa gelateria, con un gesto della mano fa apparire un cono gelato e inizia a leccarlo.
La balia lo fissa seria, penso che voglia sgridarlo come quando eravamo bambini, è sempre stato un tipo particolare.
Mio fratello sente lo sguardo della donna su di se e la osserva con il suo solito sorriso.
<< oh ma ci sei anche te mamy! >> il suo tono si alza leggermente, probabilmente per la felicità e anche perché sa di aver fatto una cazzata di fronte a lei.
<< Dexter, per l'amor di Satana come ti salta in mente a usare i tuoi poteri davanti ai mortali?! >> ringhia la donna stringendo i pugni.
Lui alza le spalle divertito.
<< lo faccio da troppo tempo e nessuno mi ha fatto domande >> conclude leccando il gelato.
Lascio un sospiro sconsolato massaggiandomi gli occhi con le dita.
Si vede che siamo fin troppo diversi: io educato e seguo le regole (quelle del mio dominio) e poi lui...strano ma con un suo senso logico, anche di aspetto fisico siamo gli opposti, dopotutto stesso padre diverse madri.
Mi appoggio al ferro della sedia e concludo di mangiare il mio gelato.
<< comunque: il tuo messaggio mi ha sorpreso, come sta la tua signora? >> domanda Dexter improvvisamente.
La sua domanda riceve come risposta un mio sguardo omicida, non riesco a capire se è serio o si sta semplicemente divertendo a torturarmi.
<< Dexter... >> lo richiama la balia a denti stretti.
<< che c'è? Mi sembra una domanda lecita...oh giusto conosco anche la risposta: si sta benissimo, un bellissimo pasticcino ricoperto di glassa zuccher- >>
Non lo faccio concludere perché lo afferro per la sua camicia tirandolo a me.
<< cazzo Dexter non giocare con me! Non. Giocare. Con. Me >> minaccio scandendo parola per parola.
Lui continua con il suo sorrisetto e alza le mani tenendo ancora saldo il cono.
<< fratello caro io non sto giocando -dice per poi posare una mano sul mio polso- sono serio come la morte >> conclude dando una leccata al suo dolce freddo.
Io allento la presa, quando si tratta di lei la mia tolleranza è ai minimi livelli.
Sono passati centoventi anni dal fattaccio, da quando ci hanno separati bruscamente e mi hanno fatto soffrire...
Dexter per un attimo sembra intuire qualcosa, prende un oggetto dalla sua tasca e me lo consegna, non so che oggetto sia, forse uno specchio magico, fatto sta che ciò che mi appare davanti la riconoscerei anche se cambiasse di nuovo forma, è lei!
Sento il cuore battere veloce mentre la fame sembra del tutto sparire, stringo il piccolo oggetto tra le mani sentendole sudate e tremanti.
<< il mio piccolo Iris...la mia Circe... >> sussurro passando le dita su quel immagine bloccata.
<< dove...dove sta...? >> guardo sia mio fratello che la balia.
<< ...i-io ho bisogno di vederla...voglio solo riportarla a casa... >> dico sull'orlo della disperazione pensando a tutti questi anni senza di lei, recluso in una cella priva di finestre e dove non sono quasi impazzito.
I due si guardano e la vecchia donna fa un cenno con il capo, Dexter sospira e per la prima volta non lo vedo sorridere ma essere serio quando mi guarda.
<< il nostro Signore...prima ancora che si dimenticasse ha dato Circe a quelli del piano di sopra... >> inizia a spiegarmi il giovane.
Il mio cuore si ferma, 'oh no...ti prego no..' penso spaventato.
<< ...ma quelli di sopra erano troppo occupati con...beh ecco sai cosa, l'altra metà del nostro Signore, quindi l'hanno consegnato al Serafino Holy- >>
<< il Serafino Holy?! Quel pazzo?! >> sbraito improvvisamente richiamando l'attenzione dei presenti, la gran parte bambini con madri.
<< si >> risponde schiettamente la mia balia.
Stringo i pugni e la guardo.
<< in questi centoventi anni non potevi dirmelo?! Dicevi che era tutto apposto e che lei stava bene! Invece vengo a sapere che è tra le mani di un pazzo! >> sbotto accusandola di falsità.
<< Dante! >> mi richiama lei, i suoi occhi puntano verso la gente che ci guarda.
Lascio un gemito frustrato lasci le mie labbra e mi risiedo portando le mani in viso.
<< ...avevi detto che stava bene... >> sussurro disperato.
<< ed è così Dante -la donna mi prende le mani- sta bene nonostante non abbia i suoi ricordi del girone dei Golosi, della Lussuria e con te >> mi rassicura.
La guardo, nonostante mi dica che lei sta bene io a stento le credevo, tra tutti gli angeli proprio lui...
Dexter fa un sospiro e mi posa davanti un biglietto con delle info sopra:

'10/09 alle 00:00, Hell's Gate'

Alzo lo sguardo confuso, invece a lui gli ritorna il sorriso da gatto e batte il suo dito contro la carta.
<< il nostro Signore stranamente l'ha invitata qua, se vuoi vederla ti consiglio vivamente di prenderti una bella camicia mia dolce banana al cioccolato... >>
La balia sta per controbattere ma viene bloccata con un gesto della mano da Dexter.
So cosa voleva dire: non dovrei incontrarla ancora perché dovrei prima parlare con il nostro Signore.
Guardo entrambi prima di chiudere gli occhi e sospirare.
<< ci sarò >>

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