Verità

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Si erano seduti sugli scalini di casa l'uno affianco a l'altra in un momento di intimità che a memoria lei ricordava non essere mai accaduto

<<quando Goose, il padre di Bradley, è morto io ho passato terribili momenti>> spiegò <<in un primo momento ho smesso di fargli visita e poi ho tentato in ogni modo di essere il padre che non aveva avuto>> quelle parole furono come piccole frecce scagliate contro il suo cuore <<mi sentivo in colpa, impotente di fronte alla morte e ho passato il tempo a cercare di essere suo padre, dimenticandomi di te>> lei trasalì lasciando scivolare un lacrima sul viso <<tu eri e sei amata da tua madre e dai tuoi nonni ed avevi me, io esistevo, mentre lui non aveva nessuno>> scosse la testa <<ma come vedi lui mi odia e forse anche tu>>

<<io non ti odio papà>> disse <<fin da piccola mi sono sempre chiesta perché non avessi scelto me e la mamma. Iceman aveva la sua famiglia, Goose aveva provato ad averne una. Per te è sempre stato più importante volare>> lui la guardò pietrificato <<ma ti ho perdonato tanto tempo fa perché ho capito che non amavi abbastanza mia madre ed io non ero abbastanza per tenerti fermo>>

<<tu sei tutto per me Emma>> si affrettò a dire

<<lo so.. so che in qualche modo hai cercato di esserci e adesso siamo insieme no?>> la strinse fra le sue braccia come se fosse ancora una bambina ed Emma si lasciò cullare da quel calore di cui aveva sempre avuto bisogno.

<<i ragazzi dicevano che fra voi due è successo qualcosa>> riprese il discorso distaccandosi

<<papà..>>

<<ti prego dimmi che si sbagliano>>

<<non è successo niente tra di noi, ho semplicemente cercato di stargli vicino oggi>>

<<tesoro, anche se non lo dice.. lui è come me>> sorrise debolmente <<come suo padre, una sorta di spirito libero>>

<<non capisco cosa stai dicendo>> si alzò in piedi lisciando le pieghe del suo vestito

<<prima di ascoltare le voci su voi, ho visto come lo guardavi stamattina>> Emma divenne paonazza, era davvero così evidente?

<<ti stai sbagliando, lui è.. è..>> scosse la testa <<è assurdo che debba darti delle spiegazioni, lui mi odia tanto quanto odia te. Abbiamo parlato è vero, ma questo non vuol dire nulla>>

<<voglio solo che tu sappia che è molto confuso e che deve rimanere concentrato sulla missione>> si alzò anche lui <<sono sicuro che tu non voglia che possa farsi male>> lei annuì

<<starò lontana da lui>> disse <<se è questo che mi stai chiedendo>> salì le scale di fretta senza girarsi a guardare l'espressione sul viso di suo padre.

Amelia quella sera aveva invitato qualche amica per festeggiare il suo compleanno e il Bar di Penny pareva essere più rosa del solito

<<auguri festeggiata>> Phoenix era appena arrivata con il resto del gruppo e si era chinata per darle un bacio sulla guancia, Emma non era in vena di vedere ancora uniformi o qualcuno che avesse a che fare con Rooster.
Infondo sapeva che suo padre aveva ragione, inseguire qualcuno che praticamente svolge quel mestiere sarebbe equivalso ad essere come Penny, nell'ombra aspettando di essere abbastanza.
Lei ci era già passata ed in più lui odiava suo padre ed era stato molto chiaro sul loro rapporto; si impose di fermarsi e spegnere il cuore prima di fargli prendere il controllo definitivo.

<<insubordinazione>> disse Bob <<resterà a fare flessioni di nuovo per chissà quanto tempo>> mentre Emma preparava due birre bionde per dei signori sulla sessantina

<<fra lui e Mav deve essere successo molto più di quello che sappiamo>> rispose Coyote

<<credo.. credo di sapere cosa>> intervenne Phoenix che gli aveva raggiunti <<noi passiamo molto tempo insieme>> qualcuno accese il jubox ed Emma fra le voci dei vari cantanti improvvisati non riuscì più ad ascoltare nulla

Molto tempo insieme.
Quelle parole si ripetevano in loop nella sua mente, servì da bere e decise di prendersi una pausa

<<Ciao Emma>> Hangmann comparve al suo fianco all'improvviso

<<Ciao Jack>> lo salutò

<<come stai?>>

<<stavo uscendo fuori a prendere una boccata d'aria, vuoi venire?>> lui le sorrise dolcemente

<<certo, sono stanco di giocare con le freccette>>

<<duro lavoro>> cercò di essere simpatica

<<qualcuno deve mantenere alto l'onore>> incrociò le braccia al petto poggiandosi contro il muro ed anche Emma fece lo stesso <<allora??>>

<<quando ho deciso di accompagnare il vostro Maverick>> disse sarcastica <<volevo solo staccare la spina e riflettere sulla strada migliore da prendere>>

<<e adesso?>> chiese curioso

<<adesso credo di stare peggio di prima>>

<<qualcosa mi dice che l'altro giorno al funerale sia successo qualcosa>> lei prese una sigaretta che le aveva dato Amelia dalla tasca dei jeans e l'accese

Respira, si disse.

<<quello che hai visto, ho provato a parlare con Rooster, ma è così pieno di rabbia che credo sia impossibile ed inutile>>

<<ah.. credo che tu sappia già che abbiamo due modi diversi di vederla e non siamo in sintonia>> Emma sorrise <<è probabile che l'unica a cercare di capirlo sia solo Phoenix>> buttò fuori il fumo con fare nervoso

<<tra qualche settimana questo posto sarà un ricordo, non è mia intenzione approfondire nulla> rispose brusca <<spero solo che tutto vada per il meglio, che questa storia della missione finisca>>Hangman le sorrise probabilmente cogliendo la punta di nervosismo nella sua voce

<<su questo puoi stare tranquilla>> indicò se stesso <<insomma mi hai visto?>> la fece ridere per la prima volta in quei giorni

<<torniamo dentro?>> chiese lei buttando il mozzicone, poggiandogli una mano sul petto <<grazie Jack>> lui le cinse le spalle con il braccio facendole strada verso l'interno.

Rooster appoggiato allo sportello della sua macchina rimase fermo, replicando nella sua mente la scena appena vista.

Top Gun: Rooster & Emma MaverickDove le storie prendono vita. Scoprilo ora