6. Steven

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Cazzo, cazzo, cazzo.

Sono in ritardo, sono in un fottuto ritardo.

Stasera si terrà l'enorme festa di inizio anno a casa di quel coglione di McCarter, un ragazzo pomposo con più pettorali che neuroni. È tutto il capitano della squadra di calcio della White Rose High School, una scuola per scappati di casa che però vanta, non si sa per quale miracolo, una buona squadra di lacrosse e una decente squadra di calcio. Nulla di eccezionale, ma tanto basta per rendere Jonathan McCarter il ragazzo più popolare della scuola e, di conseguenza, le sue feste un evento sociale d'obbligo per l'intero istituto.

La festa, probabilmente, è già iniziata ma io devo categoricamente arrivare prima che tutti siano troppo sbronzi per calarsi qualcosa di un più forte.

Mi vesto velocemente e corro fuori diretto verso la mia auto parcheggiata dietro casa. Non è un granché ma sto mettendo da parte i soldi per un'altra macchina che mi permetterà di avere un'immagine più potente e rispettata. L'apparenza nella vita è importante, e io voglio apparire sempre al meglio.

Mi dirigo a tutta velocità in uno dei quartieri meno peggio di questa parte della città. Conosco quasi tutti in questa via, ci sono molti clienti abituali.

Individuo subito la casa di McCarter e, dopo aver parcheggiato qualche metro più in là, mi dirigo verso l'entrata.

Gli affari vanno alla grande, in poco meno di un paio d'ore riesco a vendere quasi tutto quello che ho portato e, nel mentre, riesco pure a strappare qualche strusciatina e qualche promessa di qualcosa di più a fine serata ad almeno tre ragazze.

Riuscirò a soddisfarle e a soddisfarmi senza problemi questa notte, non potrebbe andare meglio di così, ora...

La mia attenzione viene catturata da una voce maschile particolarmente divertita che stava discutendo con una voce femminile decisamente irritata.

"Lasciami! Non me ne frega proprio niente di questa cazzo di palla."

Decisamente irritata.

"Eddai piccol... cioè Alisha, Alisha. Vedi che mi ricordo come ti chiami? Eddai Alisha, vieni, ti dico che è firmata da..."

"McCarter, non mi interessa. Sono venuta a questa festa solo per socializzare con i miei compagni di corso, non mi interessi tu, io voglio solo andarmene da qui."

Vedo spuntare dalla stanza in fondo al corridoio che sto percorrendo una ragazza. Una ragazza molto bella e molto arrabbiata che cammina a passo deciso e furioso nella mia direzione.

Mi ritrovo a pensare che quella ragazza ha qualcosa di famigliare, dove l'ho già vista? Sicuramente non una delle mie conquiste, una così me la ricorderei. Forse...

Ma i miei pensieri vengono interrotti da quel coglione di McCarter che esce di corsa dalla stanza, afferra con violenza il braccio della ragazza e tenta di trascinarla di nuovo nella camera.

"Eddai piccola, non fare la preziosa. Ho visto come mi guardi."

La ragazza che, da quello che ho capito, si chiama Alisha, lo guarda con uno sguardo a dir poco infuriato.

"Scusa? Che idiozie stai dicendo?" gli sputa addosso con disprezzo.

"Ma sì dai. Io e te siamo carne di prima qualità e non possiamo mischiarci con altra gente, mi capisci?"

Sapevo che McCarter era un coglione, ma non pensavo fino a questo punto. Inizia a salirmi una seria irritazione. Non me ne frega niente di questi due ma non riesco a sopportare l'atteggiamento che questo idiota sta avendo nei confronti di una persona debole ed intimorita come...

Dark Love - L'odio si può trasformare in amore?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora