Mi sveglio ancora prima della sveglia stamattina: lo faccio sempre quando qualcosa di grosso è in atto. E oggi è più di qualcosa di grosso. È qualcosa di enorme.
Indosso i miei vestiti griffati. Non so cosa me ne farò alla scuola nuova, ma sono l'unica cosa che mi ricorda della mia vecchia vita, patinata e senza nuvole, e non riesco a separarmene. Jeans stretti ma non troppo, maglietta aderente e una felpa leggera, in caso mi venga freddo: alla scuola che frequentavo prima non avevo bisogno di tutta questa roba dato che avevo la divisa, ma qui sarà tutta un'altra storia. Mi trucco velocemente con gli ultimi trucchi comprati quando avevamo i soldi, non me la sento di uscire struccata.
Non riesco a mangiare niente, sono troppo nervosa. Dovrò anche prendere un autobus per la prima volta nella mia vita perché mio padre ha dovuto licenziare l'autista. Da quando siamo andati in bancarotta e ci siamo trasferiti sono stata costretta a fare un sacco di cose nuove e per nulla piacevoli.
L'autobus è pieno di gente ammassata e rumorosa. Mi siedo in fondo e cerco di leggere il mio Cime tempestose, che mi dà sempre conforto. Quando ero solo una ragazzina ricca e viziata ero quasi scocciata dal non avere qualche brivido in più nella vita, come poteva essere un amore come quello tra Catherine e Heathcliff, e sebbene amassi il mio ragazzo mi mancava qualcosa: sento che però ora starò più tranquilla dato che la povertà mi sembra un brivido sufficiente.
Noto che poco più avanti, schiacciato contro il finestrino, un ragazzo regge tra le mani una copia consumata e con la copertina mezza sbrindellata del mio stesso libro. È magro, sprofondato in una felpa larga nonostante faccia caldo, e ha il viso pallido e bianco segnato da occhiaie profonde e porta i capelli neri a spazzola. Sussulta ad ogni movimento brusco dell'autobus e legge a fatica. Vorrei parlargli, lui sembra l'unico a condividere i miei interessi tra tutti questi ragazzini che parlano solo della loro vita tra sesso, motorini e scampagnate, ma è troppo lontano.
Davanti alla scuola il pullman si svuota e mi risputa sulla scalinata sporca e grigia di questo liceo di periferia. Nulla a che vedere col prato tagliato di fresco, i porticati e le divise stirate di fresco a cui sono abituata.
Mi giro a cercare il ragazzo del libro ma è stato inghiottito dalla folla. Pace, probabilmente troverò qualcun altro con cui parlare.
Fisso per qualche minuto la facciata impietosa della mia nuova scuola e poi mi decido ad entrare.
Durante la prima ora di lezione mi estraneo completamente. Rispondo e dei messaggi: il mio ragazzo perfetto Joshua è preoccupato per me e continua a chiedermi aggiornamenti.
Ehi baby, come stai?
Tutto bene amore, la scuola non è così tragica
In realtà la scuola mi sembra deprimente, ma non voglio farlo spaventare.
Hai già fatto amicizia con qualcuno?
Dammi tempo
Ti prego, dimmi se hai qualche problema, mio padre è comunque un uomo potente, può risolvere tutto. Comunque puoi trasferirti da noi quando vuoi
La sua devozione mi commuove. Appena scoperto della bancarotta dei miei mi ha proposto di andare a vivere da lui: eravamo praticamente fidanzati ufficialmente, ho ancora l'anello di sua nonna, non sarebbe stato un gran problema. Però non me la sentivo di pesare sui suoi e abbandonare i miei contemporaneamente, quindi ho declinato l'offerta. E ora sono troppo orgogliosa per fargli vedere che non resisto e voglio tornare nel mio mondo di prima. Stringerò i denti anche per lui.
Mentre cerco di non abbattermi pensando troppo a Joshua (i denti bianchissimi, gli addominali sotto la camicia della divisa, i capelli afro rasati perfettamente, le labbra piene, le spalle larghe, i baci che mi facevano sciogliere le interiora e il basso ventre), mi arriva un messaggio dalla mia migliore amica. O almeno quella che lo era, dato che da quando, durante l'estate, sono stata costretta a trasferirmi senza organizzare i miei leggendari party in piscina, non mi ha più contattato. Non so bene che pensare di lei e sono stata troppo impegnata per chiamarla per prima.
Ehilà desaparecida, è tanto brutto il nuovo liceo?
Ti importa?
Sono un po' scocciata. Mi scrive proprio ora per questo? Non un "come stai"?
Siamo nervosette eh? Beh potresti dire che ti spiace essertene andata senza salutare.
Ma cosa vuoi, Katrina? Sono io quella in crisi, non tu. Quindi potevi venire a salutarmi tu se ci tenevi. Me ne sono andata in fretta e di certo non ho pensato a fare il giro degli addii.
Mi ha detto Joshua che hai rifiutato la sua offerta.
Questa è una domanda o un'accusa? Le rispondo ancora più irritata, senza far caso alla lezione noiosissima.
E quindi? Ti dispiace per me o mi stai accusando di qualcosa?
Ma no, dico solo che Joshua è un ragazzo d'oro, e tu così facendo te lo fai scappare. Non stupirti se qualcuno te lo soffia sotto il naso.
Smetto di risponderle. Non mi pare proprio il caso di darle corda in questa follia.
La seconda ora è quella di letteratura inglese.
La ragazza davanti a me sta parlando con la sua compagna in modo molto concitato del professore, e quando lui entra capisco perché. Alto, elegante, con i capelli biondi che incorniciano perfettamente il suo viso mascolino e delicato al contempo, con gli occhi viola profondissimi. Dal primo banco riesco a percepire il profumo della sua acqua di colonia.
"Mi chiamo Ezra Mordrake e quest'anno vi farò esplorare un mondo nuovo e diverso, vi insegnerò la letteratura come non l'avete mai conosciuta. Ho specificato che al mio corso voglio solo veri appassionati perché dovete avere delle conoscenze di base dell'argomento ed essere appassionati, non voglio fannulloni. Una volta chiarito questo punto, se state al passo, siete dei miei" dice con il fare da demagogo.
In quel momento, come a sottolineare l'essere completamente svogliato a riguardo, si catapulta in aula il ragazzo del pullman. Da vicino è molto più bello anche se un po' sciupato, e sembra avere un vago odore di legno di cedro.
"Signor... David?"
Il professore era partito aggressivo con il ritardatario, ma ora sembra perplesso, oltre a conoscere già per nome il ragazzo.
Il ragazzo lo guarda strafottente e allo stesso tempo malinconico. Lo sfida, ma è triste. Vorrei chiedergli perché.
Il professore alla fine cede. Non aggiunge rimproveri e fa cenno a questo David di andare a sedersi.
Lui sceglie l'unico posto libero, quello accanto a me.
STAI LEGGENDO
Dark Love - L'odio si può trasformare in amore?
RomanceAlisha, giovane ragazza di 17 anni testarda e bellissima, era abituata ad avere tutto. Conduceva un'esistenza perfetta: un ragazzo amorevole e bellissimo; una vita agiata e senza complicazioni; una migliore amica sempre alla moda e dei genitori perf...