Dark Love - L'odio si può trasformare in amore?

8. David

Alisha è una ragazza stupenda, ma non ho proprio intenzione di innamorarmi di lei. Già l'ultima volta è stato abbastanza deleterio.

È per questo che sono fuori a fumarmi una canna alle cinque del mattino, sul balcone che guarda sulla foschia di Londra, piuttosto che dormire finché la sveglia me lo consente, con la sua mano stretta nella mia.

Nella testa ho mille immagini confuse. Intanto questa ragazza folle ha sfidato Steven. Non dico che da un lato non mi sia goduto la scena, e anche l'adrenalina dell'inseguimento mi ha divertito, ma adesso dovrei capire che conseguenze avrà la sua azione. Intanto Steven è il miglior spacciatore della zona e non voglio perdere il suo favore, e se vogliamo dircela tutta anche l'occhio vuole la sua parte, e lui ha quella mascella squadrata che... Va bene, David, sei uscito a fumare per un motivo. Dopo Ezra non ho più frequentato nessuno: ho il terrore di farmi male di nuovo. Ma è anche vero che i miei ormoni esistono, soprattutto dopo aver sentito tutta la notte il profumo spettacolare dei capelli di Alisha, e reclamano qualcosa. Qualcosa che io non voglio dargli. E ritorniamo al punto di partenza: ho quasi finito il fumo.

Il cellulare mi vibra nella tasca della tuta.

"Ehi bro, ma te la sei portata a casa tu quella valchiria?"

Stavo giusto pensando a te, Steven, amico mio. Volevo chiederti se saresti passato oggi dalla White Rose, ma mi hai battuto sul tempo.

"E a te che importa?"

Steven può fare paura, ma non mi interessa molto, tanto la mia vita è piuttosto insignificante.

"Ma te la scopi?"

Figurarsi se non gli interessa quello. Non credo neanche che Alisha sia il tipo da farsi trattare come una di passaggio.

"Secondo te? Ha il ragazzo ovviamente. Lasciala stare".

"Potrei venderti qualcosa di più buono del solito se ci metti una buona parola per me".

"Ma se ci hai inseguito in macchina ieri sera! Guarda che mica se lo è dimenticata" gli scrivo. Questo tizio è incredibile. Non capisco se ci è o ci fa a volte. Va bene essere dei baby boss della malavita ma non hai ancora strumenti che cancellano la memoria.

"Su, posso farle dimenticare anche più di un inseguimento, se me la fai conoscere".

"Ha già passato abbastanza, e non credo sia interessata. Piuttosto, cosa pensavi di vendermi tu?"

"Cosette interessanti che mi sono appena arrivate. Sai, sono in contatto con uno che fa avanti e indietro da Gibilterra..."

Sa benissimo che so cosa significa. Significa sballo di prima qualità. Significa dimenticare per un po' tutto quello che ho in testa. Il dolore lasciato da Ezra, il fatto che Alisha mi piaccia ma non sia alla mia portata, mia madre sempre fuori a massacrarsi per lavoro, questo schifo di posto. Per qualche ora se ne possono andare tutti, e non è un'opportunità che mi perdo facilmente.

"Ci sarai oggi alla White Rose?"

"Secondo te? Ho dei clienti e una ragazza che dovrebbe essere mia".

"Hai un sacco di altre ragazze, lasciala perdere".

"Ci vediamo alla ricreazione, bro".

Mi rassegno. Dov'essere necessario ne discuteremo dal vivo. Steven potrebbe menarmi ma non mi perdonerei l'avergli lasciato in mano Alisha.

Ma forse voglio difenderla solo perché mi ricorda me un anno fa, così innamorato della poesia da non accorgermi che qualcuno mi stava manipolando.

«I tuoi se ne accorgono se stai fuori per un fine settimana?»