🔞🔹Yonaga🔹🔞

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Plenilunio d'autunno:
illuminerà anche
delle nascite

Ito Shintoku

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Il crepuscolo autunnale aveva cominciato a prendere il sopravvento dopo quella lunga giornata fatta da avvenimenti pressoché indescrivibili.
L'atmosfera cambia e la luna comincia a prendere il sopravvento in una notte come tante altre.
Il freddo che ti fa agghiacciare la pelle tanto quanto quella della solitudine.
I colori cambiano, il tempo cambia e tutto continua per la sua via, eppure qualcosa era strano.
Si percepisce qualcosa di diverso, di sinistro e di spaventoso provenire dai tetti della scuola mentre io velocemente salgo le scalinate con un grande groppo in gola.

<<Izuku!>> Urlo mentre il vento trasporta queste sillabe nell'aria sperando che arrivino al diretto interessato ed eccolo lì nascosto nella penombra a singhiozzare e a piangere.

Non potevo fare altro che avvicinarmi cautamente siccome avevo paura che il piccolo broccolo potesse sgretolarsi sul posto in miriadi di piccoli pezzettini.
Era diventato così vulnerabile per tutti gli schiaffi che aveva ricevuto e quante volte il sottoscritto avrà riprovato a raccogliere i pezzi frantumati del suo piccolo cuore.
Davo sempre il tutto e per tutto per lui fino allo sfinimento.

Il suo dolore era il mio dolore.
La sua gioia era la mia gioia.
La sua rabbia era la mia rabbia.
E la sua dolcezza era anche la mia dolcezza.

Tutto ritornava indietro a ruota , tutto ciò che il piccolo nerd percepiva faceva sì che la mia giornata andasse in meglio o in peggio.
Ero così ossessionato dal suo benessere che senza accorgermene mi ero auto annullato solamente per lui.
Adesso era accovacciato a terra con le braccia avvinghiate attorno alle sue gambe nascondendo il suo viso da qualunque essere umano.
Mi siedo cautamente, senza farlo spaventare, e comincio a giocherellare con le sue ciocche di capelli per aspettare una qualsiasi reazione.

Non ebbi risposta, alcuna, solamente silenzio.

Non so per quanto tempo siamo in quel luogo che oramai era diventanto un po' il nostro piccolo nascondiglio.
Lontani dal mondo e dalla realtà , ad osservare il cielo tramutarsi per dare spazio alla notte buia e solitaria.
Mi ero seduto anche io, cercando una posizione comoda per prepararmi ad aspettare che Izuku si aprisse con me, che mi rivelasse come sempre cosa fosse andato storto e a darmi ragione quando lo avvertivo di certi segni ed avvenimenti.

Oramai era diventata una routine così banale che io stesso avevo smesso di farci caso.
Finché potevo consolarlo andava bene per me.
Non importa quante volte fallisse, io lo avrei aiutato a rialzarsi ancora una volta.
Avevo letteralmente previsto il futuro in cui io sarei rimasto al suo fianco in eterno.
Mi era molto difficile staccare gli occhi da lui, perché avevo promesso ai miei genitori e a me stesso che avrei dato la vita a quel piccolo ragazzo pur sacrificando la mia.

Sato Emma non aveva tutti i torti, non avevo mai stretto amicizia con nessuno dei nostri compagni di classe. Riuscivo appena a salutarli che poi mi giravo di scatto ad osservare ogni singola mossa di Izuku.
Anche quest'ultimo non si era fatto così grandi conoscenze. Capitava che parlasse con qualcuno dei nostri compagni, ma solamente di argomenti scolastici o qualche ragazza di riferimento.
Non ero così possessivo da voler limitare Izuku a qualsiasi interazione sociale, eppure sembrava che in qualche modo ci stavamo rinchiudendo in noi stessi.

Era come se entrambi fossimo attratti da un magnete che ci faceva rimanere attaccati fra di noi, ma allo stesso modo ci faceva allontanare dagli altri.
Non avevamo mai aperto una discussione al riguardo, ma si poteva notare come più tempo passava e più isolati diventavamo.
Non avevo, però, avuto il coraggio di rivelargli questa piccola informazione per il timore che se la sarebbe presa male per poi allontanarsi definitivamente da me.

Whispered Words {BakuDeku} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora