🔹Unmei no akai ito 🔹

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Il destino è
in cammino ed io
fermo attendo

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Non ero più riuscito a comportami serenamente dal momento in cui Kacchan ha deciso di sua spontanea volontà che dovessimo stare assieme.
Appena terminata la rottura con Todoroki, non si era fatto scrupoli a comunicare a Sato e agli altri membri del piccolo gruppo che si era creato quali fossero le sue intenzioni, osservando in maniera maliziosa il mio corpo.
Kacchan stava ripercorrendo la strada alla ricerca di se stesso, ma io ancora non riuscivo a credere a ciò che era successo una settimana prima.

Dopo avermi invitato ad uscire, lo avevo bloccato sul posto proponendo che fossi io ad organizzare, soprattutto per rimediare al dolore provocato e al compleanno saltato, e lui aveva accettato senza battere ciglia.

Ero corso in classe prima di tutti per preparare il piano per il mio primo appuntamento. Non avrei mai immaginato, però, che sarei uscito con un altro ragazzo e io sarei stata la ragazzina di turno.
Zitto zitto lascio un bigliettino sotto il banco di Kacchan, fino a quando la stessa persona appare dietro di me.

<<Che stai combinando Zuzu?>>
Chiede dispettoso Kacchan mentre sento il suo respiro a due centimetri da me.
Comincia a toccarmi i fianchi avvicinandomi al suo ventre come in una danza sensuale e io mi sento sprofondare.

<<Zuzu, questo è per me?>>
Mi chiede maliziosamente afferrando il mio bigliettino e abbracciandomi da dietro.
Comincia a leggere attentamente il pezzo di carta e quasi si illumina per le parole scritte nero su bianco.

<<Allora sai essere adorabile, Zuzu>> comincia per poi baciarmi il collo e a dondolare con i nostri corpi che non si staccano più.
Io continuo a sentirmi cullato come una barca su delle onde tranquille durante una tranquilla giornata estiva.
Le sue mani mi afferrano caldamente il resto del mio corpo, dandomi un tale amore che mai avrei pensato di ottenere nella mia intera vita.

<<Volevi vederci nel nostro posto segreto per pranzare? Questo lo consideri un appuntamento? Zuzu... Puoi fare meglio di così!>>
E senza persarci due volte mi gira completamente afferrando docilmente il mio viso e baciandomi.
Appena i miei occhi puntano verso la porta mi accorgo della presenza di Sato Emma.

Mi smuovo immediatamente sotto gli occhi confusi di Kacchan e quelli stupiti dell'altra.
<<Ci vediamo dopo.>>
E senza aggiungere altro mi siedo al mio posto dando inizio alla giornata.

Come avevo preannunciato a Kacchan , il nostro primo appuntamento sarebbe stato dove tutto aveva avuto inizio: sul tetto.

Mi siedo, cercando ti trovare la posizione più comoda per affrontare un argomento molto importante: il nostro passato.

Kacchan arriva e nota immediatamente il mio sguardo puntato sul suo. Iridi pieni di intensità e serietà che fanno cancellare immediatamente dalle sue labbra il sorriso di qualche secondo prima.

<<Cosa succede?>> Mi chiede titubante sedendosi al mio lato e rimanendo in totale silenzio, aspettando una mia reazione.

Io osservo, lo scruto e lo analizzo.
È veramente cambiato, mentre io avevo ancora paura di stargli accanto.
Lo ammetto, certi avvenimenti non si eliminano definitivamente dalla tua mente. Affrontare una relazione con colui che ti bullizzava appena qualche anno prima è una impresa da pochi.

<<Kacchan, ti ho detto di averti perdonato, eppure questa non è del tutto la verità. Vederti picchiarmi, umiliarmi davanti a tutti solo perché ti volevi sentire migliore non è una scusa valida. Mi hai fatto soffrire talmente tanto che mi hai fatto dubitare sulla mia stessa esistenza. Adesso, solamente perché ho detto di amarti, pensi che possa cancellare tutto ciò che è successo in passato? Hai ragione, anche io ti ho fatto soffrire... Ma questo non giustifica le tue azioni!>>

Whispered Words {BakuDeku} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora