Usciti dall'ascensore salutai Harry e mi diressi verso il mio ufficio. Nemmeno il tempo di aprire la porta che il telefono iniziò a squillare. Appena lessi il nome sullo schermo il mio buon umore andò a farsi un giro. - Giorno signor Malik, come posso esserle utile?- cercai di dire in modo tranquillo, non lo sopporto quando mi chiama appena arrivata. - Venga nel mio ufficio.- disse con voce stanca, forse per le ore piccole fatte al festino?
Mi sistemai la giacca e andai nel suo ufficio. Dopo avermi dato una serie di pratiche da fotocopiare mi guardò con un ghigno malizioso -Signorina Parker oggi siamo molto carine- si alzò dalla poltrona venendomi incontro, guardandomi negli occhi. Dio quanto è sexy ma quanto lo odio! Non posso pensare queste cose di lui...che cavolo mi succede? - Sono sempre uguale- cercai di rispondere con tono differente. -No oggi sei sexy- mi disse sussurrando all'orecchio e mille brividi mi percorsero la schiena al contatto del suo respiro contro la mia pelle. Perchè mi faceva quell'effetto? che mi succede? - Visto che non le serve altro, Mr Malik, io andrei- dissi cercando di tenere un tono più indifferente possibile, così me ne andai sbattendo la porta.
Passai la giornata a vedere gli incontri del capo, organizzare riunioni e inviare fax. All'ora di pranzo Harry venne nel mio ufficio. - Hey Roxy! Andiamo a pranzo insieme se hai finito?- da quando ero lì era un abitudine andare a pranzo insieme. - Si certo sono pronta- dissi prendendo la borsa e il telefono. Con la coda dell'occhio vidi Mr Malik appena mi vide con Harry. Quest'ultimo se ne accorse e mi cinse la vita con il braccio, Mr Malik divenne rosso per la rabbia, così sorridendo uscimmo. Durante il pranzo parlavamo del più e del meno, Harry mi raccontava delle sue conquiste quando squillò il mio telefono. Risposi senza vedere il mittente -Pronto?- - L'aspetto nel mio ufficio è urgente- merda era Malik! Nemmeno il pranzo poteva andare tranquillo. Mi scusai con Harry e andai in ufficio.
-Come posso aiutarla?- dissi più irritata possibile -Perchè eri con Harry? Non devi stare con quello!!- disse urlandomi contro, ma che gliene importava, perchè si incazzava? -Ma a te che importa!?- iniziai ad urlare anche io. - Quello ti vuole solo scopare!!- -Che?!? Harry è un mio amico, tu vuoi entrarmi nelle mutande da quando sono qui! coglione!!- urlai uscendo e sbattendo la porta, ma che gli importa, perchè si intromette nella mia vita? Mentre ero sopraffatta da qui pensieri, fece irruzione nel mio ufficio. - Come mi hai chiamato, mocciosa?- - Se vuoi te lo ripeto...C O G L I O N E- dissi scandendo bene le parole, sembrava volesse saltarmi addosso - Perchè non vai dalle tue puttanelle dei tuoi festini, invece di rompere le palle a me!?- continuai urlando - Io faccio quello che mi pare, a te non deve importare, e non chiamarmi così!- non ci vidi più dalla rabbia - E tu non intrometterti nelle mia vita, cazzo!- si avvicinava sempre di più e io andai a finire contro il muro, mise le sue mani sui miei fianchi e disse - Un giorno anche tu farai parte dei miei festini- mi sorrise maliziosamente e andò via, il mio cuore batteva talmente forte che sembrava uscirmi dal petto. Dopo quell'episodio non mi chiamò e non entrò nel mio ufficio. Così mi diressi a casa pensando a quello che era successo. Arrivata a casa trovai Maya, la mia migliore amica - Maya, tesoro, sei tornata finalmente!-.

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La paura che ho di perderti -Z.M.-
Fanfiction" Si erano dichiarati guerra mentre con gli occhi facevano l'amore" -C. Bukowski