Chapter 8

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Lui esce dalla stanza ed inizio a prepararmi, ho deciso di lasciare i capelli sciolti e mossi, metto il profumo, prendo la pochette e la giacca per poi dirigermi di sotto. Quando arrivo lo vedo seduto al banco del bar così mi avvicino a lui e attiro la sua attenzioni facendo un colpo di tosse. Lui si gira guardandomi stupefatto. -Woow Roxy! Sei bellissima!- dice guardandomi e facendomi arrossire -Grazie, anche tu stai bene- dico sorridendogli, ma non penso che stia solo bene ma che è magnificamente sexy! -Andiamo- mi dice -Si certo- mi porge il braccio e ci dirigiamo all'auto che ci aspetta fuori.

Durante il viaggio io guardo fuori dal finestrino ma sento il suo sguardo bruciarmi la pelle. -Perchè continui a fissarmi? Mi hai sempre visto con gonne quindi non vedo dove sia tutto questo schock- dico mentre lui mi fa un ghigno divertito. -Niente è che questo vestito ha una bella scollatura...e tu ha delle forme stupende, e non mi stanco ma di guardarti perchè riesci a sorprendermi sempre- -Ok, basta non guardarmi più! Mi da sui nervi tutto questo!- -Preferiresti che ti dico cosa sto pensando veramente?- -No, non credo di volerlo sapere- -E io te lo dico lo stesso, è che questo vestito lascia molto all'immaginazione. Ti ripeto hai delle forme stupende e sta sera sei davvero sexy- disse con uno strano luccichio nel suo sguardo -Ma chi ti credi di essere per dirmi certe cose! Io non sono una delle tue puttanelle!- -Basta parlare siamo quasi arrivati- risponde lasciando cadere la conversazione e poi portare lo sguardo fuori dal finestrino.

Arrivammo in una villa enorme, bellissima, tutta illuminata e con un giardino magnifico. -Buonasera e bentornato,Mr Malik- dice il maggiordomo che ci prende le giacche e ci accompagna verso la terrazza. -Buon proseguimento di serata- dice e se ne va, mi giro e...o Dio ma questo tavolo...no, non può essere! -Perchè il tavolo è per 2!?- chiedo e non riesco a trattenere il mio nervosismo. -Perchè voglio passare la serata solo con te- -Ma tu sei veramente fuori di testa! Perchè hai detto che c'era una cena di lavoro?- -Perchè non avresti mai accettato se ti avessi detto che eravamo soli!- -E' logico che non avrei accettato!- -Ti prego siediti e parliamo. Voglio conoscerti, non ho detto che voglio scoparti adesso, ok? Dobbiamo stare insieme una settimana e non voglio che ci siano attiri tra di noi davanti ai colleghi che incontreremo domani- -Allora c'è davvero un convegno...- sussurrai sperando che non sentisse ma purtroppo la fortuna non mi assiste -Credevi che stessi mentendo!?- mi chiese sconvolto. -Bhè si...Zayn mettiti nei miei panni! Nessuno in ufficio sapeva niente!- -L'ho saputo quella mattina! Così ho pensato che potessi accompagnarmi, visto che ti stai impegnando a lavoro, tutto qui!- -Oh...scusami- dissi veramente dispiaciuta tanto da abbassare lo sguardo visto che non riuscivo a guardarlo in faccia. 

Zayn, con un dito sotto il mento, mi fece alzare lo sguardo facendo scontrare con i suoi magnifici occhi. -Scusami tu. Mi sono comportato da vero stronzo da quando ti conosco e per farmi perdonare, per "ricominciare" da capo ti ho portata qui a cena- disse sorridendomi, uno di quei suoi magnifici sorrisi che non potetti fare a meno di ricambiare, così ci sedemmo e cenammo. Dopo cena, passeggiamo nel giardino di quella splendida villa, parlando come due vecchi amici trascorrendo una stupenda serata. Devo ammettere che non credevo fosse così fuori dall'ufficio ed è stato bello conoscere il "vero" Zayn.

La paura che ho di perderti -Z.M.-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora