Sento bussare alla porta e con la voce rotta dico "Avanti.." alla fine faccio un singhiozzo.
Entra Alex.
"Cosa vuoi?." Cerco di sembrare il più dura e seria possibile,ma difficilmente credo di esserci riuscita,in fondo sto ancora piangendo,ho gli occhi rossi,la voce rotta e il trucco scoltato quindi.
Alex:" Ehi senti..." alza la mano quasi per farmi una carezza,ma io lo schivo.
"Cosa!?" dico alzando la testa dalle ginocchia
Alex:" Mi dispiace.."mi sembra dispiaciuto dal tono di voce,ma d'altronde lui sa fingere benissimo,lo interrompo.
"Per cosa? Per avermi rovinato da quando ho iniziato le superiori? Per avermi rovinato gli anni che dovrebbero essere i migliori? Oppure per le prese per il culo? Per gli insulti? Per gli sfottimenti? Per avermi fatto diventare lo zimbello di te e della tua cricca del cazzo?" Dico urlando,facendo il segno di contare tutto quello che ho detto sulle dita della mano.
Alex:"I-i-io..eh.."non ha neanche le parole,che schifo. Se non veniva faceva prima.
"Tu cosa?! La tua pena non la voglio, se sei venuto per balbettare parole a cazzo te ne puoi andare,le tue false scuse non ci tengo ad averle. Sinceramente non capisco neanche perché sei venito, rivolgere la parola a una plebea come me,non sono degna di parlare con il principino di sta minchia, che ha tutte le oche che gli vanno dietro come cani." Mi asciugo le lacrime,e mentre dicevo tutto ciò,mimavo con le mani, continuo.
"Se pensi che delle semplici scuse potranno aggiustare la mia situazione ti sbagli. Te ne puoi andare." Cerco di sembrare acida e gli indico la porta.
Fa per andarsene,quando lo fermo per dirgli l'ultima cosa.
"Ah,digli alla tua sottospecie di pseudo ragazza(Rosalie),che la prossima volta,squittisce a voce più bassa,dato che ho sentito tutto e ringraziala, tutto quello che ha detto,me lo sono già detto da sola un migliaio di volte, quindi non c'era bisogno che lo ripetesse,ma va bene grazie comunque." Fingo un sorriso
Alex:"Cosa ha detto?" Sembra interessato.
"Come se ti interessasse pf" mentre lo dico ruoto gli occhi all'indietro
"Mi interessa invece." Ribatte lui con voce ferma.
"Non perdere tempo a parlare con me,vai a chiederlo direttamente a lei." riabbasso la testa nelle ginocchia
Alex:" Ascolta, smettila di fare la bambina. Se non mi interessava e non volevo parlare con te ,a quest'ora non sarei seduto sulle ginocchia di fronte a te" la sua voce si è fatta calda, e si sta avvicinando un pò troppo a me, riesco a sentire il suo respiro.
"E...e..m..h, dovresti allontanarti."mi sta facendo andare in soggezione.
Alex:" Perché? Che succede sennò? " mi sussurra all'orecchio con voce sensuale.
"Questo" e lo spingo con le mani facendogli perdere l'equilibrio e facendolo cadere visto che era seduto sui talloni .
Alex:" Sei una bambina." Sembra incazzato,ma non credo in fondo non si è fatto nulla se non una botta nel sedere.
"Grazie" faccio un sorrisetto
Alex:" questa è l'ultima volta che mi preoccupo per qualcuno " mi guarda negli occhi mentre lo dice.
"Non ti sei mai preoccupato di qualcuno se.non di te stesso" sbuffo.
Alex:"Non è vero." Fa la voce da offeso
"E quando lo saresti stato? Sentiamo" gli faccio segno con la mano come per dire *vai pure*.
Alex:" Esattamente ora." La sua voce è bellissima,davvero.
"Non è questo il modo." Non mi devo fare incantare dalla sua voce che sembra una canzone che non voglio smettere di ascoltare.
Alex:" Fammelo vedere tu allora" sta iniziando a fare il presuntuoso, l'Alex che per 5 minuti non sembrava un pallone gonfiato,non c'è più.
"Sei solo un pallone gonfiato,un bambino viziato. Se non te ne vai tu, me ne vado io." Faccio segno per alzarmi, ma lui mi tira per il braccio facendomi cadere seduta su di lui.
Alex:" Eh poi?" Mi sussurra all'orecchio.
"Fammi alzare subito." Mi impunto incrociando le braccia.
Alex:"perché che fastidio ti da?"
"Mi da fastidio,fammi scendere sono pesante" cerco di alzarmi ma mi tiene bloccata con la sua presa.
Alex:"Sei dimagrita sai? Non hai mangiato?" Mi dice scherzando, e ti pare se non poteva essere serio e sincero per una volta. Ma vaffanculo a me e quando ci credo.
"Alex, fottiti." Ora sono incazzata nera, ma non ce bisogno che mi faccia pesare il fatto che io sia grossa,gli do una gomitata nello stomaco e mi lascia. Mi metto davanti alla porta e gli faccio segno di andarsene via.
Alex:"Carly scusa,io non volevo." Mi sembra sincero
"Vattene." Sto per rimettermi a piangere,lo sento. Mi sta iniziando a tremare il labbro e gli occhi stanno iniziando a pizzicare.
Alex:" No. Scusa davvero,non volevo offenderti,giuro" fa il segno del giuramento
"Peccato che tu l'abbia appena fatto" sospiro e due lacrime mi rigano le guance.
Alex:"Nono,non piangere per favore" mi asciuga le lacrime con i pollici,il suo tocco è come una scarica di adrenalina pura.
Qualcuno apre la porta, è Rosalie.
R:"Alex,tesoro, dove sei?" Entrando vede noi due,cioè non stavamo facendo, lui mi stava asciugando le lacrime, di cui lui stesso era la causa.
Rosalie sbarra gli occhi.
R:" che sta succedendo?!" Dice con quella da oca.
Alex si stacca da me e gli risponde dicendo solamente "Niente" e io rispondo con "Nulla" ed evidenzio con il tono di voce la parola 'nulla'
Dopo questo lei lo tira per il braccio trascinandolo fuori,lui gira la testa e incrocia il mio sguardo,che non si vuole staccare dal suo. Con gli occhi fa un espressione come per dire 'È fuori,mi dispiace.' Io gli sorrido e basta.
Carly calma, non cadere nella sua trappola come tutte le altre, non tu. Ti ricordo che sa fingere benissimo.
La mia vocina stava sempre lì a ricordarmi che uno come lui, non avrebbe mai e poi mai potuto avere o semplicemente trovare carina una come me.
'Grazie vocina,lo so. Non sono cosi scema.'
Appena se ne andarono del tutto chiusi la porta.
Andai verso il lungo specchio e quello che vidi non mi piacque,non mi era mai piaciuto.
Lo specchio rifletteva la mia immagine,una ragazza alta 1.75* si sono alta* in carne dato che peso 84 chili, con gli occhi marroni ancora rossi e gonfi per il pianto con il contorno nero per via del trucco scolato,le labbra abbastanza grandi, secche e gonfie per il pianto.
Iniziai guardare i lunghi capelli ricci, castano scuro quasi sul nero con i boccoli naturali che erano diventati una massa scompigliata e disordinata,poi gli occhi marrori che avevano ormai un colore spento e un aria morta,facevano male, arrivata alle labbra ,le sfiorai delicatamente che pur essendo abbastanza grandi erano diventate secche con delle rughe quasi come se avessero un bisogno immediato di acqua.
Quello che vedevo non mi piace.
Spalle larghe,pancia,fianchi,cosce,braccia e gambe con grasso,smagliature,cicatrici e tagli.
Tutto questo non mi piace, senza volerlo inizio a piangere. Inizio a frugare nella mia borsa,fin quando non la trovo, la mia amica. La lametta. Il dolore mentale e tutte le emozioni iniziano a farsi pesanti,a farmi male e a lacerarmi, cosi decido di farlo,inizio a incidere sul mio corpo. 6, 6 tagli, ne avrei voluti fare di più ma poi la benda non ci sarebbe riuscita a coprirli tutti. Dopo averli sciacquati e bendati,mi lavo la faccia rifaccio il trucco mascara e eyeliner respiro, riposo tutto nella mia borsa pulisco perché non voglio assolutamente che qualcuno si accorga di qualcosa. Respiro aggiusto la mia divisa e finalmente dopo un'ora e un quarto esco.
Autrice
Ehi bimbiii,spero vi piaccia questo capitolo a presto farò quello nuovo.
Scusate per eventuali errori,votate mi raccomando vi voglio in tanti, baci.❤

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É sempre cosi..
Teen FictionCarly è una 17enne che ha problemi di autostima,nasconde segreti bruttissimi di cui solo Emily è alla scoperta,o almeno lo era. Abita sola,dato che la mamma è quasi sampre fuori per lavoro. Emily,la sua migliore amica,le tiene sempre compagnia,non s...