Evelyn.1

151 9 7
                                    

New York.

La grande Mela, la città che tutti vorrebbero visitare almeno una volta nella vita, città che ospitava Evelyn Miller.

Evelyn che nome angelico, vero?

Peccato che lei di angelico aveva solo quello, figlia di Marcus Miller, uno dei capimafia di New York, fu cresciuta e addestrata come venivano addestrati gli uomini della famiglia, come veniva addestrato Trevor suo fratello maggiore, affinché entrambi, sotto volere di Marcus, prendessero le redini della famiglia Miller e dell'intera cosca mafiosa.

Evelyn a differenza di Trevor non era mai stata presentata alla società, nessuno sapeva che Marcus avesse una figlia, nessuno avrebbe mai dovuto scoprirlo.

Eppure lei era conosciuta, si, come l'Angelo Nero, forse a causa dei lunghi capelli neri o forse perché ovunque lei andasse si lasciava dietro una scia di cadaveri. Si prendeva le vite dei propri nemici proprio come l'angelo della morte.

"Non dovrai mai farti trattare come un'oggetto Evelyn"

Erano queste le parole che Marcus le riservava, perché lui sapeva come gli uomini di quel mondo trattassero le donne, e aveva fatto in modo che questo non capitasse.

Agiva nell'ombra Evelyn, tutto ciò che la sua mente malvagia progettava veniva messo in atto subito dopo.

Le bastò una giornata per progettare l'acquisizione del Bronx, ignorando chi ne fosse a capo, e quella stessa sera si trovava lì, con suo fratello e James, loro amico d'infanzia.

<<Resta dove posso vederti!>> le ordinò Trevor che diventava sempre più apprensivo, missione dopo missione.

Annuì solamente alzando gli occhi al cielo, e dopo aver controllato la strada alle sue spalle fece segno ai due e agli uomini che si erano portati dietro di camminare.

Per prima attaccarono le sentinelle, in maniera silenziosa affinché non dessero l'allarme per l'invasione. Furono invincibili sotto il comando della ragazza, e quando fu il momento si divisero in quattro gruppi per prendere il possesso delle colonne.

Sembrava filare tutto liscio, lei riuscì nel suo intento prendendo così posizione nella colonna ad ovest, ma qualcosa andò storto.

Un bruciore lancinante le si sprigionò nella spalla sinistra, portandola a serrare gli occhi e in quel momento sentì il fiato caldo della persona che impugnava l'arma sul collo.

<<Questo è solo l'inizio, Evelyn>> le fu sussurrato poi.

Aprì gli occhi di scatto ma chiunque l'avesse colpita fu più veloce ed estrasse il pugnale dalla spalla dandosi poi alla fuga.

Evelyn controllò ogni angolo di quella colonna, setacciò anche le strade alla ricerca di chiunque potesse essere stato, fu la voce di James a farla fermare.

<<Ev! Che ti è successo?!>> le chiese allarmato vedendo l'amica ferita

<<Non lo so, ma chiunque sia stato, sa chi sono>> riuscì a dire prima di venire investita dalla voce di suo fratello che vedendola sanguinare le corse incontro, ma lei non gli diede tempo di parlare, alzando la mano facendogli così segno di tacere.

"Chiunque sia stato morirà di una morte violenta e feroce"

Lo promise a se stessa mentre montava in sella alla sua moto e sgommava via diretta a casa sua inconsapevole, però, di ciò che l'aspettava.

________________________

Sono Tornata! Dopo un lungo periodo di malessere psicologico sono qui! 

Sto revisionando tutta la storia <3

Ciaoo <3

EvelynDove le storie prendono vita. Scoprilo ora