Infranse ogni limite di velocità con l'intento di raggiungere suo fratello il prima possibile, non seppe spiegarsi perché ma ogni cellula del suo corpo le urlava di andare da Trevor.
Quando arrivò si trovò davanti ad un cancello in ferro battuto e a due uomini che facevano da sentinella.
<<Fatemi passare>> ordinò la ragazza prima di togliere il casco e rivelare la sua identità.
I due uomini risero di gusto e la schernirono: <<E chi dovremmo annunciare?>>
<<L'Angelo Nero di New York vi basta?>> ruggì lei in risposta facendoli zittire per poi puntargli contro la pistola
<<Sappiamo delle tue gesta bambina, ma noi siamo due e tu sei...>>
<<Un problema se non vi levate dal cazzo ragazzi>> aggiunse Rafael mettendosi poi al fianco della ragazza <<Fatela passare su, non fate gli stronzi>>
I due uomini fecero per parlare ma Evelyn, stanca di aspettare premette il grilletto forandogli così il cranio in un sol colpo ciascuno. Rafael rise di gusto ma Evelyn rimise in moto e dopo aver sparato un paio di volte contro la serratura del cancello l'oltrepassò.
Gli uomini che erano di guardia cercarono di combattere contro la ragazza, ma lei sorrise maligna e dopo aver bloccato l'acceleratore si mise in piedi sulla sella e uccise chiunque volesse sbarrarle la strada, solo quando si accorse di star per arrivare vicino l'ingresso col piede sinistro fece pressione facendo piegare così la moto fino a farla stridere contro l'asfalto.
<<Che visione cazzo!>> sorrise Rafael
I quattro uomini che udirono il frastuono si ritrovarono a dover uscire dalla sala dove si stava svolgendo la riunione, Trevor non poté nascondere il sorriso soddisfatto al contrario di Edward e Joseph che guardarono la scena con un cipiglio nel viso.
La ragazza dai lunghi capelli neri scese dalla moto mostrando poi il suo volto, gli occhi cercarono Trevor ma trovarono Aleksander che a differenza degli altri te si gustò la scena con piacere e rimase fermo con la schiena appoggiata al muro quando trovò gli occhi di Evelyn.
Si bloccò sul posto e il cuore le iniziò a battere furiosamente non riuscì a distogliere lo sguardo dall'uomo che le aveva spezzato il cuore due anni prima, lo stesso uomo che andò via senza mai darle una spiegazione.
<<E tu chi cazzo sei?>> ringhiò Joseph interrompendo quello scambio di sguardi, sguainò la sua pistola puntandola contro la ragazza
<<Un problema se non abbassi quell'arma>> rispose annoiata.
Rafael le si affiancò con un sorrisetto divertito sul viso e quando notò Aleksander il sorriso gli si allargò ancora di più.
Senza dire più una parola Evelyn si fece largo fra Edward e Joseph ed entrò all'interno della struttura, seguita poi da tutti gli altri.
<<Tu sei la ragazza che ho visto alla veglia!>> proruppe Edward
<<Ma che ottimo osservatore>> lo schernì Evelyn rimanendo in piedi mentre tutti gli altri presero posto.
<<Ti nascondevi al piano di sopr...>> Evelyn alzò la mano facendogli segno di tacere e poi alzò il dito indice
<<Intanto non mi sembra di averti dato il permesso di darmi del tu>> disse, e quando alzò anche il medio disse: <<Io non mi nascondo Edward, mai>>
Aleksander nascose il sorriso soddisfatto quando Edward si zittì, gli occhi puntati sulla donna che amava.
<<Chi sei e cosa fai con lui?>> chiese nuovamente Joseph
Evelyn alzò il mento fiera e disse: <<Evelyn Miller>>
<<Mia sorella>> continuò Trevor.
L'irritazione dipinse il viso di Edward e Joseph <<Come hai superato le guardie?>> chiese uno dei due
<<Le ho uccise>>
Joseph, in preda alla collera si alzò e iniziò a camminare svelto verso la ragazza.
Trevor fece per alzarsi ma uno sguardo da parte di Evelyn lo riportò al suo posto e quando Rafael mosse due passi avanti si ritrovò la strada sbarrata dal braccio della stessa.
Fu una voce ad arrestare la corsa dell'uomo, la stessa voce che le procurò i brividi in tutto il corpo.
<<Se solo la sfiori, Joseph, io te ne farò pentire>>
<<Mi minacci Volkov?>> gli chiese incredulo
Aleksander si mise in piedi e lo guardò <<Non devi nemmeno pensare di toccarla>> asserì duramente
<<Dev'essere punita!>> sbottò Edward
<<Li fuori c'erano anche i tuoi uomini>> diede man forte Williams
<<Allora ringraziatela, per avervi tolto dalle scatole delle palle al piede>>
Edward aprì la bocca ma si ammutolì quando Aleksander sbatté la mano contro il tavolo <<Ciò che dico non si discute Baker, intesi?>> ringhiò per poi assottigliare lo sguardo su Joseph <<Williams?>>
I due uomini, che conoscevano bene l'ira silenziosa di quell'uomo annuirono piano e si rimisero composti.
<<Ora voglio sapere perché voi due siete qui, insieme>> chiese poi.
Evelyn deglutì a fatica, conosceva bene la luce che aveva negli occhi così seppe distinguere la voce calma dalle mani aperte sul tavolo. Lo guardò negli occhi e si sentì fremere dentro incapace così di parlare.
<<Sabato daremo la nostra festa di fidanzamento>> proruppe Rafael <<Le ho chiesto di sposarmi e lei ha accettato, volevamo invitarvi>>
Il tono leggero di Rafael era in netto contrasto con la tensione che si accumulava in quella stanza.
Evelyn notò come il petto di Aleksander si alzava e abbassava sempre più velocemente, sapeva che stava cercando di trattenersi e si sentì in difficoltà.
Chiese aiuto con gli occhi a Trevor che prese la parola dopo essersi schiarito la voce: <<Era giusto che sapeste chi fosse la ragazza>> disse per allentare la tenzione
<<Fuori>> ordinò Aleksander <<Tutti.Fuori>> ripeté
Edward e Joseph si alzarono in piedi e dopo aver lanciato un'ulteriore occhiata alla ragazza uscirono dalla stanza. Trevor s'incamminò verso la porta e quando fu sulla soglia si voltò verso sua sorella
<<Lei no>>
<<Come scusa?>> chiese Rafael infastidito
<<Lei resta qui>>
Trevor guardò Rafael e gli fece cenno di uscire, lui guardò di nuovo Evelyn e quando lei annuì leggermente lasciò la stanza, lasciandoli soli.
_________________________________________
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.