Evelyn.3

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Trevor fece scattare lo sguardo da Evelyn che si fermò improvvisamente accanto la finestra a Rafael che la guardava come un predatore guarda la sua preda.

<<Hai ucciso nostro padre siamo pari>> chiarì Trevor portando a sé l'attenzione di Rafael <<Vostro padre è morto perché tu due settimane fa hai ucciso i miei uomini>> il ragazzo rimase bloccato da quella confessione, perché era sicuro che non fosse stato lui, sapeva bene quali erano le leggi, e nonostante volesse disubbidire al padre che tanto odiava, teneva alla sua vita e a quella di sua sorella.

Lo sguardo scioccato di Trevor fece così capire che non fu lui, quindi si voltò di nuovo verso il suo angelo nero "Evelyn" <<Sei stata tu>> l'accusò scuro in volto, non poteva credere che una ragazzina potesse fare ciò, allora si chiese di cos'altro fosse capace <<Mi stavano importunando>> si giustificò scocciata, lei se ne infischiava delle leggi che da sempre facevano parte della sua vita, era una donna e non doveva avere niente a che fare con quel mondo, ma il suo essere ribelle, spericolata e pericolosa la spinsero fra le braccia della malavita.

Trevor tuttavia cercò un modo per poter pareggiare i conti, ma prima ancora di poter pensare a qualcosa fu Rafael a parlare <<Sai bene le leggi, e sai che dovrai pagare>> l'avvisò <<Posso pagare io per lei>> s'intromise Trevor ma fu ammonito dallo sguardo severo di lui e quando si voltò verso di lei la guardò dalla testa ai piedi <<E pagherai sposandomi>>

<<Scordatelo>> ruggì Trevor, mentre Evelyn rimase interdetta da quelle parole "dev'essere pazzo" <<Conosci le leggi Trevor, e non voglio versare altro sangue per stasera>> disse Rafael risoluto

<<Allora uccidi i miei di uomini ma lei non deve pagare>> disse Trevor in un moto di rabbia

<<L'ho appena deciso Trevor, e farà bene anche a te, sai bene che le altre famiglie non vedranno di buon occhio l'agguato al Bronx quindi pensa bene alle tue mosse, sei tu il capofamiglia adesso>>

Trevor sembrò essere investito da un treno in piena corsa perché non trovò parole per contrastare quel ragionamento, l'attacco al Bronx avrebbe fatto incazzare più di una famiglia, quindi il matrimonio sebbene non ne fosse felice era l'unica soluzione per evitare una guerra.

<<Io non sono in vendita Rafael, che mi facciano anche la guerra, atterrerò chiunque mi si metta fra i piedi, ma io non sarò mai di nessuno>>

Lo disse risentita e arrabbiata, parlavano di lei come fosse un'oggetto di scambio, lei o la pace e non le piaceva il viso pensieroso di Trevor

<<Evelyn, invece lo farai>> un ordine fu quello che impartì Trevor verso la sorella, ma lei non ci stava, avrebbe fatto di tutto pur di non diventare merce di scambio <<Invece non lo farò>> ribatté risoluta <<Evelyn>> la richiamo Rafael, e nonostante il disprezzo verso quello che stava per diventare il suo carceriere non poté evitare di eccitarsi quando quella voce profonda disse il suo nome <<Non mi farò mai toccare da te Rafael, sarò il tuo peggior incubo te lo prometto e credimi mi odierai>>

Fu una promessa quella che lei fece a lui, e lui l'accolse con un sorriso malizioso e tutt'altro che sicuro. "Non vedo l'ora" disse fra se e se.

Evelyn salì in camera sua sbattendo violentemente la porta, e inizio a camminare avanti e indietro chiamando l'unica persona che avrebbe potuto alleviare quella che sembrava essere una pena pesante da scontare.

James era da sempre il suo migliore amico, cresciuti insieme condividevano tutto per questo si trovava in camera di Evelyn intanto che lei si faceva una doccia ristoratrice, ne aveva bisogno, era arrabbiata e solo il suo amico poteva e sapeva calmarla. E intanto che James l'aspettava seduto nel letto Trevor fece irruzione nella stanza della ragazza meravigliandosi di trovare l'amico solo <<Sta facendo una doccia>> disse <<Quanto è arrabbiata?>> chiese allora Trevor sedendosi in una delle poltrone della camera <<Arrabbiata non è la parola giusta Trevor, sono incazzata>> la voce di Evelyn riempì la stanza facendo scattare i due ragazzi.

Aveva fasciato la spalla e Trevor ne fu sollevato quando capì che non ebbe ripercussioni <<Era necessario>> disse poi <<No, no Trevor>> ruggì di nuovo Evelyn e quando il fratello cerco di avvicinarsi lei si allontanò

<<Mi hai buttato in pasto ai leoni>> disse di nuovo lei

<<Non sarai sola Evelyn, io non ti ho buttato in pasto ai leoni, e non ti ho venduto>>

<<Scusami se tutto ciò che hai detto mi sembra un'enorme cazzata Trevor>> lo rimbeccò di nuovo

Fu James poi ad avvicinarsi ad Evelyn e con decisione strappò un pezzo di tessuto che scopriva la spalla indicandola subito dopo <<E' per questo che l'ha fatto Evelyn>> tuonò <<Non sappiamo chi è stato, e chiunque sia non ha niente da perdere quindi lo farà di nuovo, sappiamo che sei in grado di cavartela da sola, ma non puoi farlo se non hai qualcuno al tuo fianco perché che ti piaccia o no sei comunque una donna e sei stata puntata>>

La gola le si serrò e la ferita parve bruciare di nuovo, le doleva ammetterlo però aveva ragione, era brava si, ma come avrebbe potuto difendersi se non sapeva da chi difendersi?

<<Va bene>> disse sconfitta <<Fra una settimana ti sposi Evelyn>> furono le ultime parole di Trevor prima di uscire dalla camera seguito da James, ed Evelyn pensò bene che, quella sembrava essere l'inizio di una serie di scelte sbagliate.

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