Evelyn.5

64 8 5
                                    

Tre giorni dopo Trevor e Evelyn si ritrovarono a discutere nel grande salone della loro abitazione.

<<Voglio venire Trevor, hai bisogno di me>> lo pregò Evelyn

<<No, Ev, tu devi stare qui, devo affrontarli da solo>> disse lui perentorio

<<Ma...>>

<<Sono io il capofamiglia adesso! Si fa come dico io>>

Evelyn non si aspettava da suo fratello una frase del genere e ammutolì all'istante anche se non era d'accordo con lui. Lo lasciò andare e una volta assicuratasi che lui si fosse allontanato si mise in sella alla sua moto.

La sensazione del vento fra i capelli le dava sempre una sensazione di pace ma quando si ritrovò a sfrecciare per le strade della sua città l'unica sensazione che aveva era un peso all'altezza dello stomaco, non le servì molto tempo prima di trovare l'abitazione di Rafael e quando si ritrovò davanti al grande cancello in ferro battuto ancora aperto si addentrò senza problemi.

Pur mantenendo la guardia alta avanzò lentamente all'interno dell'abitazione fino a ritrovarsi poi in un grande salone, i sensi si allertarono quando percepì una presenza alle sue spalle e prima ancora che questo potesse anche solo sfiorarla gli piazzò un calcio in pieno stomaco facendolo cadere così per terra. Il ragazzo cercò di afferrarle la caviglia ma lei fu più veloce e riuscì a schivarlo, quando poi si rialzò si trovarono l'uno di fronte l'altra e lei notò subito i pugni serrati di lui ma non ebbe il tempo però di colpirla.

<<Qualsiasi cosa pensi di fare, Lucas, te la sconsiglio>>

La voce profonda di Rafael si fece largo fra di loro e quando anche la sua presenza riempì l'aria che li circondava il ragazzo indietreggiò fino a scomparire.

<<Che ci fai qui Evelyn?>>

<<Devo parlarti>>

Il tono arrendevole della ragazza lo fece allarmare così dopo averle fatto un cenno con la testa le fece strada per condurla fino al suo studio, Evelyn non riuscì a mantenere gli occhi fermi e studiò l'uomo che le camminava davanti.

Non si perse nessun dettaglio, dalle spalle larghe fasciate dalla camicia nera ai pantaloni beige che gli calzavano a pennello.

Era bello e si rese conto che ne era attratta e quasi rise di se stessa quando arrivò a quella conclusione, lei che pensava di non poter provare più alcun tipo di attrazione verso un altro uomo.

<<Che succede?>>

La voce di Rafael interruppe i suoi pensieri e non si era nemmeno resa conto di essere entrata nel suo studio.

<<Devi dirmi dove si farà la riunione>> disse di getto, non sapeva perché ma sentiva dentro di sé che lui era l'unico che l'avrebbe mai aiutata.

<<Sei pazza?>> sbottò Rafael

<<No, ho bisogno di andare da Trevor>>

Rafael strinse gli occhi in due fessure <<E' successo qualcosa, qualcuno ti ha minacciata?>>

<<Mi offendi Rafael, pensi che se qualcuno mi minacciasse verrei a parlare con te o cercherei mio fratello?>>

Rafael rise di gusto e disse: <<Hai ragione, immagino ti capiti spesso?>>

<<Abbastanza volte da non farmi più nessun effetto>>

<<Perché vuoi andare da lui?>> chiese poi lui serio

<<So che ha bisogno di me Rafael>> rispose lei <<Quanto pensi che duri Trevor con quelle persone? Io...>>

<<Tu non sai come potrebbe prenderla Trevor è lui il capofamiglia adesso>> cercò di farla ragionare

<<Ti sembro una che s'intimorisce per la reazione di mio fratello?>> ruggì lei assottigliando gli occhi.

Mezz'ora dopo era in sella alla sua moto diretta al luogo dell'incontro con Rafael alle calcagna alla guida della sua Maserati.

Quando Trevor lasciò casa sua e sua sorella all'interno era ben consapevole di ciò che lei avrebbe fatto una volta che lui si fosse allontanato da casa e si disse impaziente di vedere il caos che avrebbe creato la dolce Evelyn, ciò che però non si aspettava erano le persone che avrebbe trovato.

<<Aleksander>>

EvelynDove le storie prendono vita. Scoprilo ora