Anastasia

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Ho ritirato molta posta oggi e non sono affatto contenta di ciò, sono tutte per Dimitri e il mittente è una certa Camilla, devo assolutamente parlare con lui e avere delle spiegazioni, cammino con il mio ormai insolito passo veloce e lo raggiungo nella sala da pranzo al tavolo "Cos'ha lei che io non ho?" dico a gran voce tirando alcune lettere a Dimitri, lui si gira e mi domanda "A chi ti stai riferendo?" "A Camilla" gli punto il dito contro "E non pensare di prendermi in giro!" Dimitri si alza e cerca di tranquillizzarmi mettendomi il suo solito braccio intorno alle spalle, ma lo allontano subito "Non toccarmi!" "Anya, lo sai che ti amo, non lo farei mai..." "Si, certo, mi ami" non gli credo, dovrebbe avere almeno il coraggio di dirmi come stanno davvero le cose per quanto potrebbero farmi male, mi giro verso di lui e lo spingo "Dimmi senza giri di parole che Camilla è la tua amante!" "No, non è così, per me esisti solo tu" gli rivolgo un sorriso beffardo prima di rispondere con un semplice "Dimostramelo" Dimitri mi guarda con aria sufficiente "È tutta colpa di mio padre..." "Va bene" mi sposto i capelli e continuo "Allora andrò a parlargli di persona" sto per piangere, ma mi trattengo, non gli darò la soddisfazione di vedermi in lacrime per lui "Vieni qui, rilassati" dice Dimitri invitandomi a sedere accanto a lui, ma gli dico di no, non mi lascerò più trasportare dalle sue belle parole, sopraffatta dalla rabbia apro una di quelle lettere e la leggo a gran voce "Vorrei vivere tra le tue gambe" avverto un'immediato senso di vomito, ci guardiamo sconvolti per due motivi diversi: lui perché sta facendo finta di non capire ed io perché ci sono rimasta malissimo, dopodiché accartoccio quella lettera oscena e gliela lancio in faccia, poi me ne vado sbattendo la porta, non voglio sentire le sue spiegazioni, conosco i miei limiti e per il momento non mi va di ascoltarlo.

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