Elementi

10.

In una casa bianca dal tetto beige si materializzarono improvvisamente tre individui, creando un lieve rumore.

Erano Fuoco, Acqua e Terra con le loro valige.

F/T:Ma dove siamo?
Aq: siamo in una delle mie ville, vengo qua per meditare, è un posto abbastanza tranquillo. Vi piace?
T: percepisco la quiete di questo paesino, deve essere propio come dici te. Mi piace.
F: peccato che dovremo incasinarlo noi hahaha
AQ: non dobbiamo fare troppo casino.
T: ti piacerebbe avere dei rampicanti sui muri frontali?
AQ: ehm si, anche se preferisco qualcosa sull tonalità blu o viola.
T: esiste!
AQ: non le piante di Sopra.
T: certo che no! Non sono così stupida.
AQ: quale sarebbe?
T: Solanum jasminoides, ti piace?

AQ: carino.
F: abbiamo finito con queste cose da femminucce?

Terra e Acqua lo guardarono male e infine risposero con un sì seccato e arrabbiato.

F: entriamo su!
AQ: non siamo dei cani!
T: calma, dai entriamo, salviamo Aria.

Entrarono in quella, ora, magnifica casa e come al solito c'era stato un ampliamento dello spazio interno rispetto a quello che fu da appena costruita. Le pareti erano bianche facendo capire di trovarsi in un luogo soleggiato e vicino al mare, con arredi somiglianti a quelli in campagna, esprimendo un ambiente tranquillo. 
Sulle mensole e sulle pareti c'erano dei quadri che ritraevano i quattro elementi da bambini: la prima foto ritraeva loro da bebè, appena generati; la seconda ritraeva i quattro mentre si accanivano uno sull'altro probabilmente per un errore di Fuoco, il solito casinista; la terza erano loro tutti insieme in una delle loro avventure nel centro dell'Isola di FATA, la più armoniosa, tranquilla e incredibilmente stupenda; l'ultima li ritraeva insieme al Signore, un essere di cui si potevano solo distinguere le forme: era vecchio, alto, con una barba lunga e vestito con una tonaca da frate ottocentesco, ovviamente senza rosario; tutti sorridevano ancora.

Acqua con gli occhi luminosi ma allo stesso tempo ombrosi per la nostalgia disse: eravamo carinissimi.

T: già, quanto vorrei ritornare a quel tempo...

F: tutti spensierati, più o meno hahahha.

AQ: per colpa tua hahah

Dopo questo scambio di parole tutti stavano per piangere e si abbracciarono per consolarsi. Ma ad un certo punto a tutti venne un'idea: avrebbero chiamato i loro amici e le creature a loro affezionati dispersi per il mondo e per l'universo, inclusa Libertas, lei ci avrebbe guidato da Aria.

Infatti stava arrivando dall'Isola FATA sentendo tutto il dolore dei quattro elementi, soprattutto di Aria.

POV ACQUA

Dopo tre lunghe ore di nullafacenza e di attesa si fece vedere Libertas con al seguito la mia adorata e pazza razza blu-azzurra metallizzata che coccolona...penso con gli occhi a cuoricino, Serenity, semplicemente magnifica. Poi....quella stupida fenice rosso fuoco con piume arancio e gialle che si infuoca da sola e rinasce dalle proprie ceneri all'infinito, Victorious, e per finire la dolcissima Sophie di Terra, lo scoiattolo volante più strano e mistico che tutti possano vedere, ha il manto marrone ma alla luce solare calda diventa arancio-verde, alla luce fredda invece diventa grigio-nera, pensai con gli occhi a cuoricino.

E poi...ricevemmo un messaggio telepatico dai nostri Discendenti, elementi che potrebbero simboleggiare la nostra unione, infatti sono ramificazioni e unioni solo dei nostri poteri e essenze, creando altri elementi molto utili, come Ghiaccio, Cenere, Polvere, Fango, Vapore, Lava.

Ghiaccio è un ragazzo che con capelli bianchi, occhi azzurro-grigio, pelle molto pallida, ha il viso molto magro ma è molto forte.

Cenere è una ragazza dai capelli neri, pelle scura, occhi grigio-neri, bassa e abbastanza magra.

Polvere è una ragazza dai capelli grigi, occhi nero-gialli, pelle ambrata, bassa e formosa.

Fango è un ragazzo con capelli castano chiari, pelle come il cioccolato, e occhi nero-azzurri, è basso e non molto muscoloso.

Vapore è un ragazzo dai capelli grigio-neri, e gli occhi azzurro-rosso, pelle bianca, non quanto quella di Ghiaccio, è di statura e costituzione media.

Lava è una ragazza dai capelli rosso acceso, occhi rosso-marrone, alta e formosa.

Aq: ragazzi, siete venuti anche voi?! Che bello. Siamo stati sorpresi dal messaggio.
Dissi molto emozionata, perché non li vedevo da mesi.

T: ragazzi!!! Datemi un abbraccio dai hahah

F: alla buon'ora.

La: ciao Fuoco. Ciao Acqua, ciao Terra.
Disse Lava con voce annoiata ma con un sorrisetto.

G: ciao.
Disse ghiaccio con voce dura.
Che benvenuto...

Va: heyy quanto tempo

Fa: né, anch'io l'ho notato.

Ce: tre mesi, sapete quanto...

Po: non incominciare, dai. Siamo appena arrivate.

Fa: perché non andiamo ad abbracciare tutti?

Po: siii

Ebbene sì, corsero tutti, chi con lentezza e apparentemente poco entusiasmo e chi molto rapidamente e con tanto entusiasmo da Terra, Acqua e per sfortuna Fuoco.

Però un tonfo interruppe questo momento.

Aria...era lì svenuta, magra come un osso tolto dalla carne che lo avvolgeva e vestita da una tunica bianca ridotta a brandelli, davanti ai loro occhi.

Ma per fortuna era viva e dotata dei suoi poteri. Lo si capiva grazie al flusso lucente nelle sue ciocche bianche, per fortuna era solo stravolta ed estenuata da qualcosa.

Le corremmo tutti attorno, inclusi gli animali per soccorrerla.

La portammo in salotto. Polvere le portò i medicinali, Lava e Fuoco la riscaldavano e Ghiaccio equilibrava il calore; Cenere, Vapore e Fango la controllavano. Io ero insieme a Ghiaccio, vedevo nei suoi occhi preoccupazione, ma come al solito non la esternava, non aveva preso niente da me e Aria di carattere, a quanto ne sapevamo.

Passò mezz'ora, poi un'ora, due, tre, e finalmente dopo nove ore si svegliò; tutti la stettimo a guardare e <<cosa avete da guardare? Smettetela!>> Eccola Aria, con la sua voce un pochino alta ma imperiale e soave allo stesso tempo.

Tutti ridemmo e dopo Fuoco le chiese di raccontarci come era arrivata qua e cosa le era successo, mentre io e Terra tenevano a bada le domande degli altri.