Capitolo 7

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Ember indossa un vestito color blu notte per il suo appuntamento con Jon.
Lascia i capelli sciolti sulle spalle e mette un pò di trucco.
Cristal viene a prenderla sotto casa, e insieme si diriggono verso il luogo dell'appartamento. Una caffetteria.
-Sei emozionata?-
Domanda Cristal all'amica mentre guida.
-Beh! Si. Lo sono-
Ribatte lei, sospirando.
-Ci siamo quasi-
Cristal giunge al luogo dell'appuntamento pochi minuti dopo e parcheggia l'auto.
Lei e Ember vanno verso l'ingresso della caffetteria. Jon e Simon sono già lì, seduti ad un tavolo.
Gli raggiungono e si mettono a sedere nello stesso tavolto di fronte ai loro cavalieri.
Gli occhi di Jon si incontrano subito con quelli di Ember e sorride compiaciuto.
-Ember. Caspita! Sei davvero bella. È un piacere conoscerti-
Jon ed Ember si stringono subito la mano.
Ember conosce anche Simon, il suo amico.
-Allora. Ember. Cosa fai di bello nella vita?-
Le domanda Jon soffermando qualche istante lo sguardo sui suoi seni.
-Faccio l'interior designer, tu invece?-
-Mi occupo di pubbliche relazioni insieme a mio padre-
Ember annuisce e sorride.
Jon ha i capelli neri, una leggera frangia sulla fronte, la carnagione ambrata e gl'occhi scuri. Ha un fisico niente male, e muscoli che non hanno nulla da invidiare a quelli di Jacob Evans.
Ci pensa e dice a se stessa;
Perché paragonare il fisico di Jon a quello di Jacob!
Basta! Il modo migliore di smettere di pensare a Jacob, e dedicare le sue attenzioni a qualcuno che le piace, uno come Jon, appunto.

Dopo aver chiacchierato del più e del meno, il quartetto decide di andare al cinema a vedere un film.
Ember è intenta a mangiare i pop-corn quando sente la mano di Jon posarsi sulla sua coscia.
Si morde il labbro, sorride e lo lascia fare.
Alla fine del film, Cristal e Simon hanno già dei progetti. Ember capisce che andranno a fare sesso e resta sola con Jon.
Lui le mette un braccio intorno alla spalle e poi dice:
-Andiamo da me?-
Ember non esita a rispondere.
-Certo. Perché no-

Jon prende la sua macchina, e insieme ad Ember raggiungono in pochi minuti l'appartamento. Entrano e subito, lì sulla porta ora chiusa, Jon si impossessa delle labbra di Ember con audacia e determinazione.
Le afferra le natiche e gliele stringe fra le mani, spingendo il bacino contro il suo ventre.
-Sei bellissima Ember. Ti desidero da impazzire-
La solleva, e la porta in camera da letto.
Ember lo lascia fare, si lascia accarezzare, baciare ovunque, ma non prova alcuno stimolo. Alcuna emozione mentre lo fa'.
La libera del vestito, le sgancia il reggiseno e le bacia i seni con ardore.
Strofina i capezzoli con i pollici che si inturgidiscono al suo tocco e poi uno lo lecca e lo succhia mentre l'altro continua a strofinarlo con il pollice.
-Hai delle tette stupende!-
Mormora Jon passando a leccare e succhiare avidamente anche l'altro capezzolo.
Ember si lecca le labbra e geme.
Forse il desiderio si sta risvegliando in lei.
Jon si stacca dai suoi seni e si spoglia completamente mettendo in mostra il suo arnese duro ed eccitato.
Sfila via le mutande di Ember e le bacia l'interno delle cosce, poi la sua lingua sale ed esplora attentamente le sue grandi labbra.
Ember chiude gl'occhi e si concentra sul piacere che Jon le provoca con la lingua.
Lui solleva il capo un'istante e la guarda estasiato.
-Stai godendo tesoro? Ora ti scopo-
Jon si solleva e si mette carponi.
Afferra il suo attrezzo in mano e lo infila nella fessura della fica di Ember.
La penetra e affonda all'istante tutta la sua asta facendola dentro di lei, facendola gemere e urlare quando va giù in fondo.
Ember si muove all'unisono con Jon, e la scopata diventa subito fluida e piacevole.
La scopa lentamente, per qualche minuto e sembra tutto fantastico, quasi perfetto.
Se non fosse per Jon che all'improvviso si ferma e dice:
-Posso venirti dentro?-
Ember inarca un sopracciglio e lo guarda.
Domanda inaspettata.
-Ecco...Non sono protetta-
Lui riprende a scoparla lentamente, e pochi minuti dopo tira fuori il suo cazzo dalla fica e le viene sul ventre.
Dio! È già finita?
Ember rimane ammutolita mentre Jon gode mentre viene.
-È stato bello-
Ammette lui, felice ed appagato dopo aver finito.

Ember afferra le salviette poste sul comodino e si pulisce, poi in fretta e furia si riveste.
-Devo proprio andare. Mi dispiace-
-Nessun problema, piccola. Ti chiamo-
Ember lascia casa di Jon e chiama subito un taxi per tornare a casa.
È stata la scopata più breve e triste della sua vita. Non ha avuto nemmeno il tempo di raggiungere un maledetto orgasmo.

Sale sul taxi e guarda l'ora.
E mentre torna verso casa, ecco che puntuale le torna in mente il suo bellissimo bacio con Jacob.
Quell'idiota di Jon, non è riuscito a farglielo dimenticare.

...

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