Stato d'animo.

41 3 2
                                    

"Al, la vuoi smettere con quella faccia? Dal giorno della profezia di quella squinternata, a starti accanto si respira aria pesante"
- "Oh scusa Scorpius, ho solo scoperto che mio padre morirà, niente di che, forse dovrei mettermi a ridere e scherzare giusto? O che ne dici di un triplo salto mortale rocesciato in avanti?"
- " Ma io dico solo..."
"Taci Scorp."
"Zio Harry lo sa?" Mi chiede Rose preoccupata.
"Non ancora, é stato convocato dalla Mcgranitt stasera."
Non riesco a concentrarmi su nient'altro, nella mente rivivo costantemente quel giorno nell'ufficio della preside. Perché? Perché ora succede tutto questo? Papà non ha gia sofferto abbastanza? Non ha gia perso abbastanza in passato? Perché ora il pericolo torna? Che cosa vuole da noi?
Mi sento come se la mia testa fosse troppo piccola e che troppe domande l'avrebbero fatta esplodere in mille pezzi. Sono passati due giorni, due giorni di un dolore atroce quasi fisico e di tormenti, non mi sono mai sentito cosi prima d'ora.
Gli unici con cui ne ho parlato sono Rose e Scorpius, entrambi si sono preoccupati, anche se reagendo in maniere differenti. Rose si é messa a piangere non sapendo cosa dire o a che pensare, Scorp invece mi ha consigliato di dirlo a James.
"No, assolutamente no, non voglio che mio fratello provi quello che provo io in questo momento, per lo più senza potere fare nulla, no, la cosa migliore é aspettare papà e andare a parlarne con lui."
Mi ritrovo cosi a fine giornata, sdraiato a letto da un'ora con la mappa del malandrino aperta, non succede nulla fino al momento in cui noto la scritta Harry Potter davanti all'ufficio della preside. Mi alzo di scatto dal letto, e corro fuori dal dormitorio diretto da Papà.
Arrivato al Gargoyle, vedo mio padre e la preside venire verso di me, gli corro in contro e lo abbraccio: "Papà! Sono così felice di vederti, la cooman... Una profezia... Tu..."
"Calma Albus, calmati."
"No che non mi calmo papà, non dopo quello che ho sentito."
"Figliolo sono al corrente di tutto, la preside mi ha raccontato ogni minimo particolare"
Si rivolge alla Mcgranitt:" Va tutto bene Minerva puoi lasciarci soli ora"
"D'accordo Harry, ti spedisco un gufo appena ho novità, e per quanto riguarda te signorino, appena finito con tuo padre, tornatene subito al tuo dormitorio intesi?"
"Si signora."
"Ora figliolo, ascoltami molto bene, é tutto sotto controllo e voglio che tu stia fuori da questa faccenda"
"Assolutamente no Papà, se c'é qualche problema voglio affrontarlo e se ci sarà da combattere, allora combatterò insieme a te."
Una lacrima attracersa il viso da bambino di mio padre... "Quanto mi assomigli figlio mio, ma ora vieni voglio presentarti una persona."
Mi prende la mano e si dirige verso l'ufficio della preside, mi confesso molto confuso, li dentro non c'é nessuno cos'é uno scherzo?
Entriamo nello studio e, papà si rivolge al quadro di silente posto dietro alla scrivania.
" Io esco e vi lascio fare conoscenza, a dopo!"
Mi avvicino al dipinto:" Lei é Albus Silente vero? L'ultimo preside di Hogwarts."
"Si ragazzo e tu? Come ti chiami?"
"Io sono Albus Potter..."
"Ah noto che tuo padre ti ha chiamato come me, devi sapere che tuo padre é stato molto speciale e importante per me, lui mi ha salvato e ha redento la tua anima, ma con tutta la sua modestia e bontà d'animo lui non lo ammetterà mai, dichiarerà invece che io sono stato importante per lui... Oh tuo padre é una persona speciale!"
"Già..."
"Cosa c'é che ti turba ragazzo mio?"
" E' che sembra che papà sia in pericolo ma non vuole che io ne sappia di più."
"Sai qual'é la qualita che piu mi affiscina di tuo padre?"
Faccio cenno di continuare con la testa...
"Ecco Harry Potter é sempre pronto ad infrangere le regloe se lo reputa necessario e se può combatte lui stesso per evitare agli altri di farlo, quindi Albus se tu ti senti in dovere di fare qualcosa fallo."
La porta si apre e papà mi saluta dicemdomi che é tardi e ordinandomi di andare a letto.
Prendo la strada dei dormitori con la testa piena di pensieri.

Arround The Magic.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora