Pericolo all'orizzonte.

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"Sveglia, sveglia, sveglia!!!" Gridiamo io e Scorpius, correndo per casa agitando e sbattendo le pentole di mamma.

"C'è il Quidditch oggi, c'è il Quidditch!"

Il nostro rumore ha svegliato proprio tutti in casa, perfino il gatto di Rose, Grattastinchi jr, salta dallo spavento. Dopo essersi svegliato, molto irritato, papà ha sforzato un sorriso e ci ha minacciato di chiamare Rose e andare a fare a colazione altrimenti non ci avrebbe portato a vedere la partita. A quel punto, corriamo verso la tavola preoccupatissimi di rischiare di saltare il Quidditch.

Prima di andare alla partita, papà ha invitato a colazione molti parenti e, ovviamente anche i Malfoy. Lasciamo i grandi parlare tra loro, ed usciamo in giardino.

"È una bella giornata" esclama Rose sorridendo,

"E c'é il Quidditch" rispondiamo in coro io e Scorpius.

È veramente una bella giornata, la neve candida per terra che lentamente inizia a sciogliersi da quel forte sole, neanche una nuvola riempie il cielo, ed un piacevolissimo venticello freddo soffia nell'aria.

Con noi, ci sono anche Lily e Hugo, il fratellino di Rose, dai capelli rossi ovviamente e le lentigini, un bambino vivacissimo, con l'alta attitudine a cacciarsi nei guai, cosa molto comune nella famiglia Weasley.

Dopo un po' torniamo dentro con tutti gli altri, papà e il signor Malfoy mi sembrano per un attimo me e Scorpius, li seduti uno vicino all'altro a parlare forse di lavoro o forse di altro. Guardandoli, non posso far altro che pensare a me e Il biondino, insomma i nostri genitori da ragazzi si odiavano a tal punto da arrivare a rischiare di uccidersi in certe occasioni, ed ora sono la coppia di Auror più famosa al mondo, io e Scorpius siamo ottimi amici, non posso che chiedermi dove potremo arrivare insieme e chiedo la stessa cosa a lui,

"Beh, semplice Al, io e te diventeremo la coppia di maghi più potente di sempre" risponde spavaldo. C'è poco da dire, io e Scorpius siamo una coppia perfetta, e se a noi due si aggiunge anche Rose, possiamo dare filo da torcere anche al trio composto da papà, zio Ron e zia Hermione. Quei tre avranno pure salvato il mondo magico, ma noi siamo tutt'altra cosa!

"Andate a prepararvi ragazzi, la partita inizia fra meno di due ore" urla papà dalla stanza in cui si era appartato con il padre di Scorpius. Dopo circa mezz'ora, siamo tutti pronti davanti alla porta, la "squadra dei Weasley al completo, sono a dir poco inconfondibili, una macchia rossa lentiginosa che si muove in branco sventolante le sciarpe bianche crociate di rosso. Io e Scorpius eravamo decisamente più sobri, con una semplice bandiera inglese dipinta sulla guancia.

Appena pronti ad andare, sorge un problema, "Oh no ragazzi, ho dimenticato i biglietti a casa" esclama il signor Malfoy, dal nostro viso spunta il terrore, ma prima di poter pronunciare una sola parola, il padre di Scorpius, si smaterializza a prendere i biglietti: "Tutto a posto ragazzi, ora andiamo".

Camminiamo per un centinaio di metri prima di trovarci di fronte alla passaporta, che ci porterà in un attimo alla coppa del mondo. Siamo arrivati, c'è tantissima gente, centinaia, migliaia di maghi provenienti da tutto il mondo per assistere al più importante torneo di Quidditch del mondo Magico, che quest'anno si tiene proprio qui in Gran Bretagna.

Entriamo all'interno dello stadio, dove, grazie a papà e al signor Malfoy, siamo ospiti nella tribuna del ministro Kingsley, che prima dell'inizio della partita, come di consuetudine annuncia: "Do a tutti i presenti, il benvenuto alla semifinale del torneo internazionale di Quidditch, la nazionale della Bulgaria, si è qualificata ieri sera alla partita finale, e, aspetta la vincente della partita di questa sera tra l'Inghilterra e l'Irlanda, auguro buona fortuna alle squadre, e a tutti voi buon divertimento.

L'atmosfera è a dir poco eccitante, grida, canti e applausi, il pubblico è altamente divertito dagli atleti che si danno battaglia sulle scope.

All'intervallo, io,Scorpius e Rose,chiediamo ai nostri genitori di poter uscire a comprare dei dolcetti, alla risposta positiva, scendiamo a tutta velocità per le scale, dirigendoci verso il banco delle caramelle, dove però è quasi impossibile passare a causa di un'infinità di persone ammassate.

"Aspettatemi qui, cerco di girare in torno e vedere se riesco a trovare un varco" dico agli altri.

Prima che possa accorgermene, mi allontano troppo e mi perdo, in men che non si dica mi trovo solo e al buio. Ho paura.

Ho perso l'orientamento, vorrei poter lanciare un incantesimo d'allarme ma non ne sono capace, cerco quindi di tornare indietro, sperando di non sbagliare strada. Ormai è certo, mi sono perso, cammino da più di dieci minuti e intorno a me solo alberi. All'improvviso vedo una persona, penso di avvicinarmi per chiedergli aiuto, prima che possa aprire bocca, però, l'uomo estrae la bacchetta e pronuncia la parola "crucio", cado a terra urlando dal dolore, non riesco a pensare a nulla ho male, ho tanto male, mi rotolo a terra dolorante, piango, supplico l'uomo con la bacchetta di fermarsi ma niente, continua a torturarmi.

Improvvisamente l'uomo scappa via e sento il mio nome urlato da lontano,

"Sono qui!" Urlo con tutta l forza rimasta i e le lacrime agli occhi.

Sono papà e gli altri, non riesco a smettere di piangere mentre papà mi abbraccia,

"Figlio mio che ti è successo?"

"Mi ha fatto male papà, mi ha fatto male!"

"Harry, tuo figlio porta i segni della maledizione cruciatus!"

"Oh, no" risponde papà, "Ron, accompagna a casa tutti gli altri e porta Albus al San Mungo, tu Draco chiama il ministro e raggiungimi al ministero, dobbiamo scoprire chi ha torturato mio figlio!"

"Noi andiamo con Al, urlano spaventati Rose e Scorpius"

"Va bene, sbrighiamoci però" risponde zio Ron.

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