L'incanto Patronus.

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Mi trovo nella sala comune a riposare, prima di andare a cena, e decido di sfruttare questo tempo, per scrivere una lettera a casa; "Cari Mamma e Papà, sono io, Albus!"

Hogwarts è un posto meraviglioso, il castello è enorme e tutto illuminato. Ho anche conosciuto Hagrid, il quale ha capito che sono tuo figlio per via degli occhi, dicendomi che ho gli occhi uguali ai tuoi. Poi prima di entrare al castello, abbiamo conosciuto il professor Lumacorno, un vecchio strambo che mi sta molto simpatico. Poi finalmente c'è stato lo smistamento, e sarete felici di sapere, che anc'hio come voi sono un Grifondoro, anche Rose, dopo essere stata smistata in Tassorosso, il giorno dopo l'hanno trasferita con noi a Grifondoro. Ti farà piacere sapere papà, che sto facendo amicizia con Scorpius Malfoy, il figlio del tuo collega, che abbiamo scoperto essere il nostro insegnante di difesa contro le arti oscuro. Proprio riguardo a questo, il professor Malfoy domani mattina ci insegnerà l'incanto Patronus, sono felicissimo!!!

Vi mando un grosso abbraccio, e salutatemi Lily, ciao

Albus!"

Dopo aver arrotolato la pergamena e averla allacciata alla zampa di Selly, la mando a casa con la lettere e scendo a cena dove mi aspettano Rose e Scorpius.

" Ciao Scorpius, ciao Rose" dico agitando la mano e correndo verso il tavolo dei Grifondoro. Dopo una faticosa giornata di lezioni, ho una fame da Troll, ed è lo stesso per Malfoy noto. Appena il cibo appare magicamente sul tavolo, Rose si siede tra me è Scorpius, in modo di evitare un'altra battaglia col cibo come quella dell'altro giorno. Non perdo molto tempo a parlare con gli altri, e spazzolo ogni pietanza che mi appare davanti, senza nemmeno guardare di che si tratti.

Finita la cena, seguiamo i prefetti e ci dirigiamo verso le nostre stanze, salutiamo Rose e andiamo a dormire.

" Buonanotte Scorpius"

"Notte Al"

Ci troviamo la mattina nella sala grande dopo aver fatto colazione, pronti ad andare in classe. Stamattina siamo tutti un pò nervosi all'idea di evocare un Patronus.

"Buongiorno ragazzi" esclama il prof.

"Buongiorno professore" rispondiamo all'unisono.

" Ora mettetevi in cerchio e tirate fuori le bacchette"

Gi spargiamo quindi per la classe impugnando la bacchetta.

"Bene, adesso ragazzi per evocare un patronus bisogna liberare la mente da ogni pensiero negativo, e dovete pensare a un ricordo felice, un ricordo talmente intenso da poter quasi uscire dal corpo e prendere vita, e quando siete abbastanza concentrati e pronti, pronunciate l'incantesimo expecto patronum".

Chiudo gli occhi e cerco dentro di me un pensiero felice abbastanza da evocare il patronus, e pronuncio l'incantesimo....

Dalla bacchetta non fuoriesce nulla,

"Riprovateci ragazzi, non mi aspettavo che ci riusciste al primo colpo" esclama il professore, prima di avvicinarsi a Scorpius sussurrandogli all'orecchio qualcosa, e si allontana facendoci riprovare. Mi concentro al massimo, ma prima di poter alzare la mano, noto a bocca aperta che dalla bacchetta di Scorpius esce una luce bellissima che si trasforma per un breve istante in una graziosissima Aquila. Tutta la classe si reca attorno al biondi oche in questo momento mi è veramente antipatico.

Rimango fermi al mio posto, non so come, ma nella mente rivivo il giorno che papà mi ha portato al ministero per farmi vedere la statua eretta in memoria dei caduti nella battaglia di Hogwarts, e, alzo la bacchetta pronunciando ad alta voce "expecto patronum", e potentemente, vi fuoriesce un grande cavallo alato che rende tutto più bello.

Non ci posso credere, ho evocato un patronus, a soli undici anni è... è pazzesco!

Finita la lezione, io e Scorpius ci pavoneggiamo con Rose per essere stati gli unici a riuscire ad evocare il patronus, ma la mia cuginetta ci risponde con un indifferente "Bravi" e ci dirigiamo fuori dall'aula.

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