Capitolo 4 - PRIMA PARTE

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"E se fa paura, forse, è la strada giusta"

Cassandra

Non riesco a sbollire la rabbia. È passata un'ora da quello che è successo con William, subito dopo sono corsa in camera e adesso non ho intenzione di uscirci. Avevo due lezioni nel pomeriggio, ma le salterò, non posso seguire se ho la testa altrove, che, per giunta, mi intima di scoppiare.

<<Ciao Ellie, hai lezione?>> chiamo la mia amica, nella speranza che possa venire in mio soccorso. Eleonora frequenta la facoltà di moda&design e questo può spiegare molto del suo stile. Non ricordo se oggi aveva lezione il pomeriggio, ma sicuro sarà così, il suo corso ha un sacco di ore per materia.
<<Ciao Cassy. No, ho lezione tra un'ora e mezza, perché? Ma non avevi lezione anche tu?>> mi chiede con aria confusa. Già ha detto bene 'avevo', prima che qualcuno mi rovinasse la giornata, non che prima andasse meglio, ma sicuramente l'ha peggiorata ancora di più.
<<Si, è proprio per questo che ti chiamo. Devo aggiornarti su delle cose che sono successe e ho bisogno di sfogarmi con qualcuno>> dichiaro con voce supplichevole, così che capisca la gravità.
<<Ok, arrivo. Sei nella tua stanza?>> il mio umore si sta già appagando, sapendo che lei sarà qui a momenti.
<<Si, ti adoro. Fai presto, ciao>> chiudo la chiamata e mi getto sul letto a pancia in su.

Dopo qualche minuto qualcuno bussa alla mia porta, Eleonora avrà messo un razzo in culo, sennò non si spiega. Mi alzo e vado ad aprire, ma non trovo nessuno. Che strano.
Abbasso lo sguardo e trovo un bigliettino, lo prendo e sopra non trovo niente, se non delle iniziali 'A.A.'. Cosa dovrebbe significare questa stronzata adesso? Forse Eleonora si è nascosta e mi sta facendo uno scherzo?
Rientro nella stanza e penso a chi potrebbe starci dietro questo... non so neanche come chiamarlo: avvertimento? minaccia? burla? Dovrei collegarlo al tizio di questa mattina? No, non esageriamo. Sarà soltanto una coincidenza e qualche nullafacente che non aveva niente da fare, se non infastidire qualcuno. Però, adesso non è il momento di pensarci. Ripongo il foglietto nel cassetto del comodino e aspetto Eleonora, sovrappensiero.

Dopo un quarto d'ora bussano alla porta.
<<Cassy sono io, apri>> dice Eleonora. La faccio entrare e ci dirigiamo in camera.
<<Forza sputa il rospo, cos'hai combinato>> si sfila velocemente il giubbino e si siede di fronte a me sul letto. Le spiego tutto, dall'episodio all'olden Town, di ieri sera, fino a quello che è successo poco fa in presenza di Ithan. Per tutto il tempo Ellie non parla, mi guarda scettica, come se il suo cervello stesse frullando l'impossibile. Appena finisco rimaniamo in silenzio per qualche secondo e non capisco il motivo per il quale non parla, non è da lei.
<<Ehm...ho finito, adesso puoi parlare>> faccio un cenno con la testa in modo da marcare le parole appena dette, così da incitarla a dirmi qualcosa.

Sto scalpitando, ho paura di qualsiasi sua reazione in questo momento, il suo silenzio non mi piace, non è mai buono.
<<VI SIETE BACIATI?!>> mi domanda restando a bocca aperta. No vabbé, ha ascoltato solo questo di tutto quello che ho detto?
<<Oddio Ellie, non hai capito niente di tutto il resto. Penso che questa sia la cosa più insignificante che sia successa!>> non che mi sorprenda, ma cazzo dovrebbe dirmi altro. Tipo screditarlo per come si è comportato, soprattutto se mi vede in questo stato di puro nervosismo. Non gioire per un bacio...
<<Guarda, se proprio lo vuoi sapere, preferirei baciare mille volte un rospo che lui>> aggiungo spazientita, perché di certo non mi aiuta in questo modo.
<<Bacia così male?>> chiede lei, senza aver afferrato il concetto. Non voglio mica spiegare com'è stato il bacio. Ho provato di meglio!
<<ELLIE, FINISCILA>> la redarguisco e lei scoppia a ridere. Ma ora che le prende? Ha capito cosa mi è successo oppure mi son spiegata male?
<<Scusami, hai da dirmi solo questo? Dov'è finita l'Eleonora "odio gli uomini, è uno stronzo figlio di puttana, hai fatto bene a cantargliene quattro"?>> dico mimando la sua voce ed espressione.

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