Anime Tentatrici

Capitolo 4 - SECONDA PARTE

Apro l'armadio e per non farla attendere troppo scelgo qualcosa di veloce: un vestito nero a spalla larga con girocollo, che cade stretto fino a metà polpaccio. Semplice si, ma brutta mai. Asciugo i capelli in modo naturale, metto giusto un po' di correttore e mascara, infilo degli stivaletti bassi a caviglia ed esco dalla stanza. Record, ci ho messo esattamente 30min.

Busso alla sua porta e dopo neanche qualche secondo mi si palesa davanti Jade.
<<Hey, pensavo ci mettessi di più. Io devo finire gli ultimi ritocchi, mi dai giusto 5min?>> mi dice lei e io non posso fare altro che acconsentire. Come poteva pensare ci mettessi tanto, se manco mi conosce. A questo punto ne approfitto per migliorarmi il trucco e rientro nella mia stanza lasciando la porta aperta. Una corsa per niente. Dopo 15min sento la porta della sua stanza aprirsi. Prima cosa che ho capito: è ritardataria come me e questo è un male.

<<Ehm… scusami, ci ho messo un po'. Quando vuoi possiamo andare>> dice Jade sulla soglia della mia porta. Wow, ora che la osservo meglio è proprio carina. Ha deciso di indossare dei jeans a zampa con un top senza spalline, nero brillantinato, un giubbino leggero sopra le spalle e infine dei camperos come scarpe. Ora forse, con questa attesa, inizio a capire cosa prova Ellie quando mi aspetta minuti interminabili.
<<Figurati, non posso dirti niente, perché io sono una ritardataria patentata!>> ridacchiamo ed usciamo dalla stanza insieme, chiudo a chiave la porta dell'alloggio e ci incamminiamo verso l'ascensore.

<<Fortuna che non dobbiamo scendere 5 piani a piedi, sennò penso mi davo alla telematica>> dico io mentre fisso i piani che diminuiscono sempre di più.
<<Infatti, sono d'accordo con te>> replica lei e aspettiamo di arrivare al piano terra, in un silenzio imperniato dal disagio. Una volta uscite dall'edificio optiamo per un locale che dista 20min da qui e prendiamo la sua macchina. Mi ha confidato di non conoscere bene la strada, quindi devo farle da navigatore. Secondo le mie previsione arriveremo per le 20:30.

<<Allora da quanto ti sei trasferita qui a San Diego?>> le chiedo per intavolare un discorso, una volta allacciata la cintura.
<<Sono ben 5 anni. Prima di venire qui alla SSU frequentavo la USD, ma devo essere sincera non è l'ambiente che faceva per me. Troppi cretini in giro, e tra l'altro il piano studi era troppo confusionario. Così mi hanno consigliato di venire qui ed eccomi>> conclude la frase facendo spallucce e sorride.
<<Tu invece, sei originaria di San Diego?>> continua a chiedermi Jade.
<<No,no. Mi sono trasferita qui dal Connecticut, all'età di 6 anni. Diciamo che non sono proprio nuova nella zona>> rido e guardo fuori per capire tra quanto dobbiamo svoltare a destra.
<<Dopo il semaforo, svolta subito a destra e poi sempre dritto>> le dico, indicando con il dito la strada. Intanto, prendo il telefono e controllo se mi è arrivato qualche messaggio che non ho visto.

<<Hai qualche preferenza musicale?>> dice Jade, mentre sistema il cellulare sul supporto apposito, lo collega al cavo USB e inizia a digitare qualcosa.
<<No, mi piace tutto. Fai pure>> così, senza aggiungere altro, mette una playlist. Parte: “do i wanna know?” degli Arctic Monkeys e caspita adoro questa canzone. Però, dall'episodio in doccia, ora temo di ascoltare qualsiasi cosa, per paura che la mia mente mi faccia brutti scherzi. Le canzoni scorrono una dopo l'altra e sono l'unica cosa che si sente all'interno del veicolo.

<<Ok, ora svolta a sinistra e siamo arrivate>> le dico dopo un po’ di tempo e inizio a rimettere il giubbino di jeans, che avevo tolto prima di entrare in macchina, in modo da non sudare. Jade trova posto proprio davanti al locale, che fortuna di solito è sempre pieno, scendiamo e ci avviamo verso l'ingresso.
Abbiamo scelto il Whiskey Girl, è uno dei più frequentati della zona. C'è sempre il pienone, però oggi è lunedì, dovrebbero esserci dei tavoli liberi.