"Io che ti avevo lasciata sola, sola
sola, sola
Poi però sono rimasto solo, solo
Ehi..."Mi svegliai di soprassalto, ero completamente sudata. Avevo sicuramente fatto un sogno orrendo, che, però, in quel momento non riuscivo a ricordare.
Mi girai verso il lato di Zac per cercare la sua mano, ma quando mi voltai il letto era vuoto e lui non c'era.Iniziai a vagare per casa ma lui non era lì. Mi affaccia dalla finestra per vedere se ma sua macchina fosse ancora nel vialetto: nulla.
Gli mandai qualche messaggio e lo chiamai diverse volte cercando di calmarmi, con scarso successo.Lui non rispose.
In pochi secondi realizzai quello che era appena successo: gli armadi erano vuoti, le sue scarpe non c'erano più, nemmeno i suoi orologi e beni personali.Zaccaria se n'era andato.
Mi infilai la prima cosa che trovai per coprirmi e presi le chiavi della macchina. La prima cosa che mi venne in mente fu di andare a casa di Simba, che ormai era rientrato dalla sua famiglia, non viveva più in comunità.
Parcheggiai in una posizione completamente storta di fronte casa sua e bussai con forza.
Lui mi aprii dopo pochissimo.I suoi occhi assonnati divennero subito vividi e preoccupati alla mia vista.
Non ero un bello spettacolo: avevo un pigiama con sopra una felpa e stavo piangendo come una disperata."Anna..." esordì lui guardandomi.
"Simba... Zac se n'è andato." risposi tirando su con il naso.
Mi avvolse con le sue braccia. Era raro vedere un gesto del genere da parte sua, di base era una persona emotivamente riservata, però in quel momento decise di abbracciarmi."Quindi lo ha fatto davvero."continuò lui.
"Perché, tu lo sapevi?" Domandai io con sguardo interrogativo.
Lui annuì.
"Sì. Ma pensavo fosse una cosa detta in un momento di crisi. Non pensavo che avrebbe preso le sue cose di notte per andarsene senza dirti niente." ammise lui, per poi schiarirsi la gola.
Mi invitò ad entrare e mi fece sedere sul divano. Vedendomi così agitata decise di prepararmi una tisana e mi diede una coperta.
"Simba... io devo sapere se c'è un'altra. Devi essere sincero con me... almeno tu." lo inchiodai con lo sguardo.
"No. Non c'è un'altra donna, non è questo. É che lui purtroppo é in guerra con sé stesso e a volte fa delle cose inspiegabili." spiegò lui.
"E dov'è ora? Tu lo sai?" Incalzai.
"Aveva detto che sarebbe andato a Casablanca per un po'."
"Ma perché senza dirmi niente?" ricominciai a piangere. "Non una lettera, non un messaggio. Ma perché?""Senti Anna... noi non siamo come te. Tu vieni da un contesto completamente diverso dal nostro. Noi abbiamo conti in sospeso, problemi nella strada, cose che tu non immagini nemmeno."
Non finì neppure di pronunciare quelle parole che sentii un tonfo in direzione della porta.
Entrarono spaccando la porta con dei calci due tipi con il passamontagna. Avevano dei coltelli e si avvicinarono pericolosamente a Simba.
Lui inizialmente si divincolò con estrema abilità. Sembrava una scena da film, non in senso buono, però.
Uno di loro lo ferì nel basso ventre, cosa che accadde davvero in una manciata di secondi e poi lo lasciarono a terra sul pavimento del salotto. Sgusciarono dalla porta a passo velocissimo tanto che io non riuscii nemmeno a fermarli."Ecco cosa ci succede... cosa se per regolare i conti faranno del male anche a te?" disse Simba con tono flebile mentre il sangue sgorgava copioso dalla ferita.
Prontamente presi un asciugamano per farglielo tenere sopra al taglio che era profondo, poi lo presi e lo portai all'auto, dicendogli di restare sveglio e vigile e di parlare con me.
Guidai ad una velocità folle pur di arrivare in pochi minuti all'ospedale più vicino. Quando entrammo in pronto soccorso i medici compresero la gravità della situazione e lo fecero entrare in codice rosso per curarlo il prima possibile.Io rimasi in sala d'attesa per una buona mezz'ora. Poi una dottoressa si palesò e si rivolse a me con un viso tranquillo e rassicurante.
"É fuori pericolo. Può andare a vederlo, se vuole. Appena finiamo tutti i controlli potete andare a casa." disse.
Mi sentii più rilassata. Dopo questa breve discussione con la dottoressa mi alzai e attraversai il corridoio per poi arrivare alla stanza in cui avevano messo Simba.
Mi avvicinai al suo letto e lui si rivolse subito a me.
"Grazie per avermi soccorso subito. Scusami se ti ho fatta spaventare." si scusò subito facendosi serio.
"Ma chi erano quelli?" chiesi con curiosità.
"Amici della mia ex. Lei ha pensato che per risolvere tutte le nostre discussioni sarebbe stata una buona idea accoltellarmi. Per fortuna che c'eri tu." rispose.
Restai accanto a lui finché i dottori non completarono tutte le analisi necessarie.
Ad un tratto lui interruppe il nostro silenzio."La verità è che tu mi sei piaciuta dal primo momento in cui ti ho vista. Me lo ricordo ancora, stavi parlando con Don Mario, indossavi un jeans e una maglietta chiara ed avevi i capelli legati in una treccia. Ma eri la donna del mio migliore amico, sai... off limits. Non potevo assolutamente provare interesse per te. Comunque... tornando a Zac, non so cosa gli sia preso, ma se non tornerà da te sarà un coglione. Quelle come te non si incontrano tutti i giorni. Cazzo, Anna sei andata a trovarlo in galera quando non gli dovevi niente. Ti sei presa cura di lui ogni giorno. Spero se ne renda conto."
I dottori ci diedero tutto il necessario per continuare le cure a casa e lo dimisero non appena tutti gli accertamenti furono completati.
Rientrammo a casa sua e lui mi chiese di restare almeno per la colazione, dato che comunque avrebbe dovuto prepararla anche per i fratelli."Senti Anna..." disse "prepara le tue cose, fra due giorni andiamo a Casablanca. Dobbiamo risolvere la questione. Ti pago io il biglietto, di questo non devi preoccuparti. Però, anche se lui deciderà di non tornare da te, meriti una spiegazione. Sono stato chiaro?"
Io annuii.
Provai a mandare qualche altro messaggio, ma non ricevetti mai alcuna risposta. L'unico modo era andare sul posto accompagnata da Simba che, in assenza di Zaccaria, si comportava come se fosse la mia guardia del corpo. Mi proteggeva da tutti. Inoltre mi sembrava l'unica soluzione plausibile, almeno avrei saputo qualcosa in più e, in caso di rottura definitiva, mi sarei messa l'anima in pace.
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L'angelo del male
RomanceÉ il sequel di "Innocente", vi consiglio di leggere prima quella fanfiction.